IT-CPA-ST0002-0000001

Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna

1943 - 1991
con docc. dal 1905 e fino al 1992

969 buste (con all'interno 36 registri, 5103 fascicoli, 88 volumi)

Si compone della documentazione prodotta e raccolta dalla Federazione del Partito comunista di Bologna dal 1943 fino al 1991, anno in cui il Pci inizia la fase costituente della nuova formazione politica: il Partito democratico della sinistra (Pds).

Importanti per ricostruire la storia dell'organizzazione della Federazione di Bologna sono i (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0002-0000001
Identificativo gerarchico scheda 00001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna
Data 1943 - 1991
con docc. dal 1905 e fino al 1992
Consistenza 969 buste (con all'interno 36 registri, 5103 fascicoli, 88 volumi)
Soggetto conservatore Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Via Mentana 2, 40126 Bologna
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Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica Fin dall'origine i docc. prodotti e raccolti dalla Federazione di Bologna del Pci si sono sedimentati negli uffici della Federazione stessa presso le sedi del partito, fino allo scioglimento del Pci avvenuto nel 1991.

La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna è stata individuata dal Pci prima, poi dal Partito Democratico della Sinistra (Pds), quale istituto conservatore della memoria scritta e deputato al trattamento dei docc. Tra la fine degli anni Ottanta e il 1993 la Federazione di Bologna del Pci, poi Pds, ha depositato e poi donato in tempi successivi l'intero fondo alla Fondazione Gramsci (allora Istituto Gramsci) che ha provveduto, e che provvede tuttora, alla conservazione, alla salvaguardia e al trattamento archivistico delle cc. Va segnalato che la vicinanza delle due sedi della Federazione e dell'Istituto Gramsci, rispettivamente in via Barberia 4 e 4/2, ha evitato il trasloco delle cc. fino al 2003 quando l'Istituto Gramsci si trasferì in via Galliera 26. In quell'occasione una parte dei docc. del fondo fu depositata, per motivi di spazio, in locali lontani dalla sede. Quando nel 2010 la Fondazione si trasferisce in via Mentana 2 tutti i fondi relativi al Pci di Bologna vengono riunificati in un unico deposito in via Cervellati 2 a Bologna.

Il 25 settembre 1987 il fondo è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna insieme al resto del patrimonio documentario della Fondazione. La dichiarazione è stata successivamente rinnovata in data 8 settembre 1994 e in data 8 luglio 2008.

L'insieme delle cc. all'avvio del trattamento recava solo in parte le tracce di un ordine archivistico.

Il fondo si presenta come un complesso di docc. sedimentati nel tempo con evidenti distinzioni di provenienza da uffici o da attività di dirigenti e di funzionari di partito le cui mansioni venivano definite all'interno della struttura organizzativa del partito. Nella Federazione bolognese ogni funzionario che svolgeva attività politica era solito produrre e raccogliere i docc. relativi allo svolgimento del proprio incarico. Dal momento in cui le cc. non erano più di utilità i materiali venivano conservati in un locale adibito a deposito d'archivio presso la stessa federazione, e riorganizzati in un sommario ordine cronologico sulla base di criteri non uniformi. Non vi è riscontro della presenza di un funzionario addetto all'archivio.

Alcuni tentativi di ordinamento sono testimoniati dalla presenza di regg. di protocollo della corrispondenza che fanno presupporre a un tentativo di riorganizzazione consapevole delle cc. da parte di qualche funzionario o dirigente della Federazione. Infine a metà degli anni Ottanta fu affidato ad Angela Bosi l'incarico di applicare a posteriori ai docc. conservati una classificazione sulla base di un titolario elaborato qualche anno prima dalla direzionale nazionale del Pci. Questo intervento è stato riscontrato solo su un nucleo circoscritto di docc. (si veda l'introduzione alla serie "Documentazione organizzata secondo un piano di classificazione originale").

Le competenze storiografiche e la sensibilità conservativa dello storico Luigi Arbizzani, prima funzionario di partito, poi direttore della scuola di formazione politica Anselmo Marabini e infine direttore dell'Istituto Gramsci, hanno senz'altro contribuito alla formazione e alla conservazione dell'archivio della Federazione. Lo storico bolognese infatti ha favorito la raccolta e l'organizzazione dei docc. personalmente in più momenti; di tale azioni vi è traccia tra la documentazione d'archivio. Su impulso dello stesso Arbizzani fu istituito nell'ottobre del 1986 all'interno della federazione un gruppo di lavoro con il compito di elaborare "un programma di reperimento e ordinamento delle fonti".

Dopo l'affidamento delle cc. all'Istituto Gramsci Emilia-Romagna, ai primi anni Novanta si è proceduto al primo importante intervento di inventariazione della parte di documentazione che copre l'arco cronologico dal 1943 al 1972. L'inventariazione e l'ordinamento di tali docc. sono stati effettuati da Patrizia Busi. Lo strumento prodotto a seguito di tale intervento ("Partito comunista italiano. Federazione provinciale di Bologna (1943-1972)") è confluito nell'inventario cartaceo dal titolo "L'Archivio del Partito comunista italiano di Bologna. Archivio della Federazione (1923-1972)" a cura della Cooperativa archivisti ricercatori. Nel 2002 l'Istituto Gramsci Emilia Romagna ha aderito al progetto "Archivi del Novecento" e ha proceduto alla migrazione dell'inventario "Partito comunista italiano. Federazione provinciale di Bologna (1943-1972)" all'interno del software Gea 4.0; dal 2003 tale inventario è consultabile sul sito www.archividelnovecento.it.

Nel 2007, aderendo al progetto cittadino "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, si è proceduto all'intervento di ordinamento e di inventariazione delle cc. della Federazione provinciale del Pci dal 1943 al 1991, da parte di Sara Verrini e di Federica Cavina attraverso l'applicativo xDams.
Modalità di acquisizione Donazione.

Contenuto

Si compone della documentazione prodotta e raccolta dalla Federazione del Partito comunista di Bologna dal 1943 fino al 1991, anno in cui il Pci inizia la fase costituente della nuova formazione politica: il Partito democratico della sinistra (Pds).

Importanti per ricostruire la storia dell'organizzazione della Federazione di Bologna sono i verbali delle riunioni degli organi federali (Comitato federale, Segreteria, Direzione federale, Consiglio di Federazione, Commissione federale di controllo), i docc. relativi all'attività delle zone territoriali (zona Città, zona Montagna, zona Pianura, zona del Comprensorio della cintura industriale (Pic), delle sezioni e dei comitati delle zone di Bologna che consentono di comprendere la presenza del partito sul territorio.

Sono conservati inoltre i materiali relativi all'attività delle commissioni e delle sezioni di lavoro (tra le quali la commissione Stampa e propaganda, Sicurezza sociale, Femminile, sezione Lavoro di massa, sezione Educazione ideologica, Problemi del lavoro), i docc. pervenuti dagli organi nazionali (Congresso nazionale, Conferenza nazionale, Comitato centrale, Commissione centrale di controllo), i docc. testimoni delle relazioni intercorse con gli altri partiti (tra i quali la Democrazia cristiana, il Partito radicale italiano, il Partito socialista italiano). Sono presenti poi i docc. prodotti dalla Federazione giovanile comunista italiana (Fgci) di Bologna; i materiali prodotti e raccolti durante le consultazioni elettorali (elezioni politiche, amministrative, europee e referendum); la corrispondenza completa di protocolli (rinvenuti in quantità consistente); una raccolta voluminosa della rassegna stampa operata nel corso degli anni; una ricca documentazione relativa a questionari diffusi dalla Federazione provinciale su tematiche di vario interesse; una quantità considerevole di docc. relativi ai convegni e alle iniziative svolte sia a livello locale che nazionale.

E' inoltre conservato il fondo dell'emittente "Nuova Televisione" (Ntv), fondata nel 1982 con la collaborazione del Pci e con sede a Bologna.

Si segnala infine la documentazione prodotta dalle sezioni territoriali in occasione della morte del segretario Enrico Berlinguer, avvenuta l'11 giugno del 1984, nonché la preziosa raccolta delle autobiografie manoscritte e dattiloscritte redatte dai militanti comunisti nel secondo dopoguerra, su richiesta degli organismi dirigenti locali del Pci.

La notevole consistenza della documentazione, l'estrema eterogeneità delle tipologie documentarie (statuti, verbali di riunioni, atti di convegni, tabelle statistiche, opuscoli a stampa, articoli e relazioni di funzionari, appunti di lavoro, ritagli di giornali, dispense di corsi) e la molteplicità delle tematiche contenute, confermano la complessa attività della Federazione di Bologna e la sua importanza all'interno del Pci.
Criteri di organizzazione La documentazione è stata rinvenuta per lo più sopra a scaffalature e armadi, priva di ordine archivistico (ad eccezione del nucleo di documentazione raccolta all'interno della serie "Documentazione organizzata secondo un piano di classificazione originale"), la maggior parte dei docc. era raccolta secondo un ordine dettato dalla sola esigenza conservativa, solo parzialmente secondo un ordine cronologico. Erano state però individuate alcune serie: atti verbalizzati degli organi federali, verbali dei congressi federali e nazionali, notiziari contenenti rapporti riservati sull'attività dei singoli militanti, rassegna stampa, protocolli della corrispondenza, questionari per la discussione politica. Sono stati ritrovati anche piccoli nuclei di docc. relativi alla Fgci e all'emittente televisiva Nuova televisione. La documentazione si presentava condizionata in vari modi: all'interno di faldoni, di fascicoli sciolti, oppure raccolta in cartelline con sistema a sospensione ed infine in scatoloni organizzati in ordine cronologico. L'ordinamento attribuito al fondo rispecchia in buona parte la struttura organizzativa del partito, caratterizzata da uno schema piramidale che si sviluppa dal vertice (il Congresso nazionale come "istanza suprema del partito", e gli organi di direzione nazionale), attraverso gli organismi regionali, gli organismi federali, per giungere alle zone territoriali e alle sezioni. La documentazione è strutturata in ventisette serie: - congressi nazionali - conferenze nazionali - comitato centrale - direzione nazionale - commissione centrale di controllo - consiglio nazionale - comitato centrale e commissione centrale di controllo - Enrico Berlinguer: discorsi e documentazione raccolta in occasione della morte - conferenze regionali - congressi provinciali - conferenze provinciali - comitato federale - commissione federale di controllo - segreteria - comitato esecutivo. Verbali - comitato direttivo - direzione federale - consiglio di federazione - attivo provinciale - organizzazione territoriale: comitati, zone, sezioni - commissioni, sezioni di lavoro e dipartimenti - corrispondenza - protocolli della corrispondenza - convegni, seminari, iniziative e manifestazioni - elezioni e referendum - Federazione giovanile comunista italiana (Fgci) - documentazione organizzata secondo un piano di classificazione originale - rassegna stampa raccolta dalla Federazione di Bologna - documentazione varia A questa parte si aggiunge la documentazione prodotta dall'emittente televisiva "Nuova televisione" (Ntv) di proprietà del partito; tale subfondo è strutturato nelle seguenti serie: - attività amministrativa - gestione del personale - palinsesto televisivo - corrispondenza In generale per le serie corrispondenti agli organismi nazionali, regionali e federali (dalla serie "Congressi nazionali" alla serie "Commissioni, sezioni di lavoro e dipartimenti") è stata inserita, quando possibile, la descrizione delle funzioni e delle attività dell'organismo secondo le indicazioni fornite dagli statuti approvati nei congressi nazionali contestualmente alle informazioni ricavate dallo studio dei docc. La serie denominata "Documentazione organizzata secondo un piano di classificazione originale" contiene una parte di docc. rinvenuti con una classifica originale che coincide con la classificazione del titolario alfanumerico rinvenuto tra le cc. del fondo. Considerata la peculiarità di tali materiali si è deciso trattarli separatamente secondo i criteri di seguito riportati: i fascc. sono stati organizzati e descritti in serie e sottoserie; in particolare ad ogni sottoserie corrisponde una lettera del piano (F,N,R,Z,S) e la documentazione al proprio interno è stata ordinata seguendo la numerazione crescente del piano (ad esempio: F200, F301, ecc.). Si tratta quindi di un nucleo documentario che si sovrappone cronologicamente e tematicamente alle cc. presenti nel fondo, distinguendosi solo per il modo in cui i docc. sono stati conservati (Si veda l'introduzione alla serie). L'unità di descrizione è il fasc. (ad eccezione del nucleo di documentazione raccolta all'interno della serie "Documentazione organizzata secondo un piano di classificazione originale"); le bb. e i fascc. sono contraddistinti da un numero progressivo che riparte da 1 (uno) per ogni serie e ogni sottoserie del fondo. L'inventario della documentazione compresa tra 1943 e il 1972, oggetto del primo intervento di Patrizia Busi (si veda l'introduzione alla Storia archivistica), è stato interamente recuperato all'interno del presente inventario secondo le seguenti modalità: - ogni serie individuata da Patrizia Busi è stata fedelmente riportata e inserita nella struttura, dandone notizia nel campo "Storia archivistica" - per ciascun fasc. descritto da Patrizia Busi è stata riportata la segnatura precedente, mentre ne è stata lasciata invariata la descrizione - ai suddetti fascc. è stata infine attribuita la nuova e attuale numerazione, ricollocandoli poi all'interno delle bb. originarie.
Scarto E' stato operato lo scarto di copie doppie e redatto un elenco di tali materiali.
Incrementi previsti Sono previsti incrementi, attualmente non quantificabili.

Fonti e risorse collegate

  • La localizzazione dei docc. in copia del 1926 è ignota.

Condizioni d’uso

Strumenti di ricerca

"L'Archivio del Partito comunista italiano di Bologna. Archivio della Federazione (1923-1972)", a cura della Cooperativa archivisti ricercatori, redatto nel 1990. Inventario datt. a uso interno in consultazione presso la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.

Strumenti di ricerca su web
Consultabilità Parte della documentazione è soggetta ai limiti di consultabilità previsti dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) e dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
Lingua La maggior parte dei docc. è in lingua italiana; sono inoltre presenti alcuni docc. in lingua inglese, francese, spagnola e tedesca.
Stato di conservazione buono

Note

Note redazionali Inventario a cura di Federica Cavina e Sara Verrini (Manifesta soc. coop. a r.l.), redatto tra il 2007 e il 2009 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. In particolare Federica Cavina e Sara Verrini (2007-2009) hanno curato l'inventariazione e la stesura delle introduzioni mentre Sara Verrini (2011) ha curato l'ordinamento, la revisione finale, il ricondizionamento e l'etichettatura.