IT-CPA-ST0086-0000001

Archivio di Guglielmo Privato-Elettra Brunini

1863 - 1913; 1983 - 1985

1 busta (con all'interno 13 fascicoli)

Il fondo costituisce la testimonianza dell'attività artistica svolta da Guglielmo Privato ed, in misura minore, dalla moglie Elettra Brunini. Alle carte personali di Privato, infatti, si affiancano:

-il carteggio con alcuni personalità del mondo del teatro della seconda metà del XIX secolo;
-documenti, in particolare contratti e (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0086-0000001
Identificativo gerarchico scheda 00001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Archivio di Guglielmo Privato-Elettra Brunini
Data 1863 - 1913; 1983 - 1985
Consistenza 1 busta (con all'interno 13 fascicoli)
Soggetto conservatore Fondazione Casa Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo
Via Saragozza, 236 - 40135 Bologna
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Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica Il fondo si compone della documentazione appartenuta all'attore Guglielmo Privato e, in minima parte, ad Elettra Brunini, sua seconda moglie, che alla morte del marito ne ereditò la documentazione.
Fino al presente intervento di riordino il fondo "Guglielmo Pivato-Elettra Brunini" era considerato parte integrante del fondo "Antonio Gandusio" (di proprietà della Casa dal 1951). Secondo le ricerche di Paola Bignami, che ha ricostruito la storia di queste carte, il nucleo documentario di Privato e della Brunini sarebbe stato donato da Elettra all'attore Antonio Gandusio, conosciuto nell'ambiente del teatro come raffinato collezionista di libri e documenti teatrali nota 1: Cfr. P. Bignami, "Titoli d'attore", Bologna, Il nove, 1996, pp. 46-48..
Una provenienza simile avrebbe avuto anche parte del carteggio del fondo "Ciro Galvani", considerato fin qui parte integrante del fondo Gandusio nota 2:Cfr. l'introduzione a questo fondo..
Tuttavia, grazie ad alcune lettere rinvenute all'interno della serie "Carteggio" dell'archivio amministrativo della Casa Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo è stato possibile ricostruire la storia del fondo "Guglielmo Privato-Elettra Brunini".
I documenti e alcuni effetti personali di Privato e della Brunini furono ereditati dalla loro unica figlia Carlotta Privato; il fondo venne poi acquisito da una cara amica di Carlotta, Lidya Dyer Pizzirani, che lo lasciò a sua volta alla figlia, Marilena Pizzirani Brattelli. La Brattelli, finalmente, lo donò nel 1983, a nome della madre, alla Fondazione Casa Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo di Bologna. La donazione è attestata dalla lettera del 21 settembre 1983 inviata a Raoul Grassilli, allora presidente della Casa. Al testo di questa lettera segue l'elenco dattiloscritto dell'intera donazione. La Pizzirani Brattelli completò la donazione nel 1985, con lettera del 15 settembre, inviando il restante materiale in suo possesso.
Alla luce della documentazione rinvenuta, attualmente aggregata al fondo "Privato-Brunini" per volontà dell'amministrazione della Casa, sembra probabile ipotizzare che i documenti dei coniugi Privato, subito dopo la donazione a favore della Casa Lyda Borelli, furono accorpati al fondo Gandusio, che all'inizio degli anni Ottanta era il più importante "corpus" conservato presso l'archivio, nonché l'unico proveniente da donazioni esterne, cioè non appartenuto ad ospiti della Casa.
Un parziale intervento di riordino venne effettuato, esclusivamente sulla parte relativa al carteggio, da Bruna Viteritti, che tra il 1995 e il 1997, a seguito di una convenzione stipulata tra la Casa e l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali (Ibc), ricoprì l'incarico di operatrice bibliotecaria presso la Casa con mansioni di riordino e catalogazione. Nel corso di tale intervento i tre nuclei documentari, costituiti dalle lettere di Gandusio, di Privato e di Galvani, vennero descritti e catalogati nel catalogo elettronico di Casa Borelli, secondo i criteri allora applicati dalla Soprintendenza ai beni librari. Venne inoltre attribuita una doppia numerazione a singole lettere o gruppi di lettere (numero d'inventario e collocazione).
Come ricorda la Bignami "la collocazione originaria, e ovviamente anche l'attuale catalogazione, presentava distinti questi tre gruppi di lettere" nota 3: P. Bignami, "Titoli d'attore", cit., p. 40.: quindi i fondi vennero mantenuti come nuclei costitutivi distinti all'interno del medesimo complesso documentario. Ed infatti il numero d'inventario assegnato alle lettere è continuo , mentre la collocazione assegnata è differente per ciascun nucleo di destinatari: V.L. 1 alle lettere ricevute da Antonio Gandusio, V.L. 2 alle lettere ricevute da Guglielmo Privato e da Elettra Brunini, V.L. 3 alle lettere ricevute da Ciro Galvani.
Le lettere così catalogate sono state poi pubblicate in appendice al volume della Bignami, nella sezione "Catalogo delle lettere", dove sono ordinate alfabeticamente per mittente nota 4:In calce alle descrizioni delle singole lettere sono riportati il numero d'inventario e la collocazione assegnata..
Il catalogo elettronico venne poi stampato ed è oggi disponibile in forma caratcea presso la Biblioteca e archivio S. Genesio di Casa Lyda Borelli.
Nel corso del presente intervento di riordino, le lettere ricevute da Privato sono state scorporate dal fondo Antonio Gandusio, e ordinate e descritte autonomamente, all'interno della serie "Carteggio" del fondo.
Le restanti carte sono state reperite all'interno dell'archivio fotografico della Casa e quindi aggregate alla rimanente documentazione. Tale frammentarietà nella conservazione delle carte costituisce verosimilmente la principale causa della dispersione del materiale: l'elenco dattiloscritto, allegato alla lettera del 1983, segnala documenti che non corrispondono al materiale oggi conservato nota 4:Mancano ad es. alcune fotografie citate nell'elenco..
Gli oggetti personali appartenuti a Guglielmo Privato ed Elettra Brunini sono tuttora conservati presso i locali della Casa.
Il 3 aprile 2012 con nota prot. n. 1153 è stato avviato dalla Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna il procedimento per la dichiarazione di interesse storico particolarmente importante, ai sensi dell'art. 13 del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Con provvedimento della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna n. 27 del 6 agosto 2012 l'archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante.
Modalità di acquisizione Il fondo Guglielmo Privato-Elettra Brunini venne donato a Casa Lyda Borelli da Marilena Pizzirani Brattelli nel 1983 (lettera del 21 settembre 1983) e nel 1985 (lettera del 15 settembre 1985)[[nota:1:Le due lettere sono attualmente conservate nella serie "Carte personali di Guglielmo Privato" del fondo "Guglielmo Privato-Elettra Brunini".]].

Contenuto

Il fondo costituisce la testimonianza dell'attività artistica svolta da Guglielmo Privato ed, in misura minore, dalla moglie Elettra Brunini. Alle carte personali di Privato, infatti, si affiancano:

-il carteggio con alcuni personalità del mondo del teatro della seconda metà del XIX secolo;
-documenti, in particolare contratti e rendiconti, relativi all'attività teatrale, svolta da Privato e dalla Brunini. Si segnala la presenza di un contratto teatrale di Emilia Cavallini, la defunta prima moglie di Privato, probabilmente confluito fra la documentazione del marito alla sua morte.
Criteri di organizzazione Il fondo è stato intitolato a Guglielmo Privato e alla seconda moglie Elettra Brunini, che aveva ereditato i documenti del marito a seguito della sua morte.
La documentazione è stata ordinata e descritta nelle serie "Carte personali di Guglielmo Privato" e "Carteggio", ordinato per mittenti. All'interno della serie "Carte personali" è stato inserito il fascicolo relativo alla donazione del fondo.
A queste due serie documentarie è stata affiancata la serie tematica "Attività teatrale", che testimonia l'attività artistica svolta principalmente da Guglielmo Privato ed in misura minore dalla Brunini.
E' stato infine assegnato un numero di corda formato da una stringa alfanumerica composta dai cognomi dei soggetti produttori, tra loro separati da un trattino, seguiti da una numerazione continua per l'intero fondo (ad es. "Privato-Brunini1").

Fonti e risorse collegate

Bibliografia sulla documentazione
  • Titoli d'attore, a cura di P. Bignami, Bologna, Il nove, 1996 notaIn particolare si v. il pargrafo "Destinatari: a Guglielmo Privato", alle pp. 46-48.

Condizioni d’uso

Strumenti di ricerca

Catalogo analitico dattiloscritto delle lettere di Ciro Galvani, Antonio Gandusio e Guglielmo Privato. Le lettere sono ordinate secondo la collocazione assegnata nel corso della precedente catalogazione.

  • Titoli d'attore, a cura di P. Bignami, Bologna, Il nove, 1996 notaAlle pp. 402-419 del volume è pubblicato un "Catalogo delle lettere" che contiene la descrizione analitica delle lettere dei fondi Ciro Galvani, Antonio Gandusio e Guglielmo Privato ordinate alfabeticamente per mittente. In calce alle singole descrizioni viene fornita la collocazione e il numero d'inventario assegnati nel corso del precedente intervento di catalogazione.
Lingua Italiano

Note

Note redazionali Inventario a cura di Lorenza Iannacci redatto nel 2011 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.