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IT-CPA-ST0089-0000001
Archivio di Bella Starace
1872 - 1958
1 busta (con all'interno 74 fascicoli)
Si compone perlopiù del carteggio intercorso tra Bella Starace e diverse personalità del mondo dello spettacolo e della politica della prima metà del Novecento, e di documenti privati e amministrativi appartenuti all'attrice.
All'interno della documentazione scarsissimi sono i documenti riferibili direttamente all'attività artistica dell'attrice.
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Identificazione
Identificativo scheda | IT-CPA-ST0089-0000001 |
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Identificativo gerarchico scheda | 00001 |
Livello di descrizione | fondo |
Denominazione | Archivio di Bella Starace |
Data | 1872 - 1958 |
Consistenza | 1 busta (con all'interno 74 fascicoli) |
Soggetto conservatore | Fondazione Casa Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo Via Saragozza 236, 40135 Bologna vai alla scheda |
Contesto
Soggetti produttori | |
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Storia archivistica | Il fondo Bella Starace comprendeva in origine la documentazione e le fotografie appartenute all'attrice. Le fotografie vennero conservate separatamente con il restante materiale fotografico di proprietà della Casa Lyda Borelli, per volontà dell'amministrazione della Casa. Il fondo venne parzialmente ordinato da Bruna Viteritti, che tra il 1995 e il 1997, a seguito di una convenzione stipulata tra la Casa e l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali (Ibc), ricoprì l'incarico di operatrice bibliotecaria presso la Casa con mansioni di riordino e catalogazione. Nel corso di tale intervento di riordino, per quanto riguarda la parte relativa al carteggio, per ciascuna lettera o gruppi di lettere era stato individuato un mittente ed era stato assegnato un numero d'inventario progressivo che fa probabilmente riferimento ad un elenco di consistenza analitico che non è stato possibile reperire. La restante documentazione era stata accorpata in un unico fascicolo, sul cui frontespizio era presente un sommario elenco dei documenti contenuti al suo interno, tra i quali due carte di assegnazione pensionistica appartenute rispettivamente a Teresa Caputo e a Livia Luisa Bozzelli, quest'ultima zia della Starace. Il 3 aprile 2012 con nota prot. n. 1153 è stato avviato dalla Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna il procedimento per la dichiarazione di interesse storico particolarmente importante, ai sensi dell'art. 13 del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio. Con provvedimento della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna n. 27 del 6 agosto 2012 l'archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante. Nel 2012 il fondo è stato oggetto di rilevamento nell'ambito del progetto «Censimento degli archivi femminili della provincia di Bologna». |
Modalità di acquisizione | Il fondo risulta in possesso della Casa a seguito del decesso di Bella Starace ivi avvenuto nel 1958. |
Contenuto
Si compone perlopiù del carteggio intercorso tra Bella Starace e diverse personalità del mondo dello spettacolo e della politica della prima metà del Novecento, e di documenti privati e amministrativi appartenuti all'attrice. All'interno della documentazione scarsissimi sono i documenti riferibili direttamente all'attività artistica dell'attrice. |
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Criteri di organizzazione | Il fondo è stato strutturato nelle serie documentarie delle "Carte personali" e del "Carteggio". E' stato assegnato un n. di corda formato da una stringa alfanumerica composta dal cognome del soggetto produttore seguito da una numerazione continua per l'intero fondo (ad es. "Starace1"). |
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Fonti e risorse collegate
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Bibliografia sulla documentazione | |
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Condizioni d’uso
Consultabilità | Si ritiene che parte della documentazione potrebbe essere soggetta ai limiti di consultabilità di 40 e 70 anni previsti dal D.lgs. 22 gen. 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, art. 122, c. 1). |
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Lingua | Italiano |
Note
Note redazionali | Inventario a cura di Lorenza Iannacci redatto nel 2011 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. |
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