IT-CPA-ST0044-0002853

Protocolli generali

1861 - 1988
con lacune dal 1 gennaio 1972 al 1 agosto 1976 e dal 1 gennaio 1980 al apr. 1.

125 registri

La documentazione è conservata presso l'Archivio di Stato di Bologna (ASBo) e presso l'Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) Giovanni XXIII.

La serie si compone dei registri di protocollo, vale a dire i registri annuali in cui veniva annotata la corrispondenza, assegnando a ogni documento in entrata e in uscita un numero d'ordine (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0044-0002853
Identificativo gerarchico scheda 00001.00006
Livello di descrizione serie
Denominazione Protocolli generali
Data 1861 - 1988
con lacune dal 1 gennaio 1972 al 1 agosto 1976 e dal 1 gennaio 1980 al apr. 1.
Consistenza 125 registri

Contesto

Storia istituzionale / Biografia L'art. 135 del "Regolamento generale d'amministrazione" del 1892 nota 1:ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA, Istituto di cura e riposo Giovanni XXIII, Regio ricovero Vittorio Emanuele II, Serie III, b. 1, fasc. 3. prevedeva che il protocollo della corrispondenza fosse tenuto da un solo impiegato, detto archivista-protocollista, che aveva, tra l'altro, il compito di presiedere alla conservazione dell'archivio e di effettuare la spedizione degli atti.
Storia archivistica I registri di protocollo relativi agli anni 1861-1882 sono conservati presso l'Archivio di Stato di Bologna (ASBo). Sono stati invece conservati presso la sede dell'Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) Giovanni XXIII i protocolli relativi agli anni 1911 - 1988.

Contenuto

La documentazione è conservata presso l'Archivio di Stato di Bologna (ASBo) e presso l'Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) Giovanni XXIII.

La serie si compone dei registri di protocollo, vale a dire i registri annuali in cui veniva annotata la corrispondenza, assegnando a ogni documento in entrata e in uscita un numero d'ordine progressivo. Fino al 1892 per ogni voce venivano indicati:

- numero di protocollo;
- data;
- esibente;
- oggetto;
- eventuale diramazione nei diversi uffici;
- eventuali provvedimenti presi in merito dall'amministrazione.

A seguito del riordino d'archivio del 1892, nei registri si cominciò a indicare, per ogni documento protocollato, anche la relativa classificazione sulla base della "Tabella descrittiva dell'ordinamento dell'archivio" adottata. Tale classificazione (in uso fino al 1973) prevedeva, per ciascuna registrazione, l'indicazione di serie, titolo e categoria (rubrica). Mentre i titoli e le categorie erano rappresentati da nn. arabi, le serie erano contrassegnate da sigle alfabetiche che rinviavano ai diversi istituti ("R" per Regio ricovero di mendicità Vittorio Emanuele II, "M" per Orfanatrofio S. Leonardo, già dei Mendicanti, "V" per Ospizio dei vecchi settuagenari di S. Giuseppe, "F" per Eredità Ferrarini", "Z" per Eredità Zamboni, "P" per Patrimonio ex gesuitico). Nei registri antecedenti il 1892, con una matita blu, ad ogni documento protocollato è stata attribuita in maniera retrospettiva la nuova classificazione.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Strumenti di ricerca

Le unità arichivistiche conservate presso l'Archivio di stato di Bologna sono incluse nell'inventario VI/462 (ex VI/27A), consultabile in sala di studio: Fondo Istituto di cura e riposo Giovanni XXIII, Protocolli, nn. d'ordine 58-89.

Stato di conservazione discreto Diversi registri conservati presso il deposito dell'Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) Giovanni XXIII presentano muffe che, pur essendo abbastanza diffuse, non inficiano la leggibilità del testo.

Note