IT-CPA-FT0020-0000001

Archivio fotografico di Raimondo Ambrosini

1857 - 1940 (data finale attribuita)

1 Scatole. Totale di 122 Fotografie

Il fondo fotografico si compone di un album che raccoglie diverse vedute delle principali rilevanze storiche, artistiche e monumentali della città di Bologna. I luoghi documentati fotograficamente dalla seconda metà dell'Ottocento fino al primo decennio del secolo successivo, in alcuni casi non sono più esistenti o nel corso degli anni hanno subito (…)

vai al menu di navigazione nell'archivio

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-FT0020-0000001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Archivio fotografico di Raimondo Ambrosini
Data 1857 - 1940 (data finale attribuita)
Tipologia positivi
Consistenza 1 Scatole. Totale di 122 Fotografie
Soggetto conservatore Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
Via Nazario Sauro, 20/2 - 40121 Bologna
vai alla scheda

Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica I materiali che costituiscono il fondo fotografico fanno parte di un complesso documentario più ampio, per lo più librario, ma che consta anche di materiali di altra natura (bandi, manifesti, libretti d'opera, manoscritti etc.) e fonti iconografiche di vario tipo, tra cui le stampe fotografiche oggetto del presente inventario.
Gli eterogenei materiali sono stati raccolti dall'avvocato Raimondo Ambrosini nel corso della sua vita e, alla sua morte, sono stati lasciati in eredità dallo stesso all'unico figlio maschio, Lorenzo, anch'esso avvocato.
Nel 1948, complesso documentario viene venduto da Lorenzo Ambrosini alla Cassa di risparmio in Bologna. Successivamente, nel 1992, a seguito della Legge Amato/Carli che sanciva la divisione degli istituti di credito in Spa e Fondazioni, i materiali sono passati di proprietà alla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.
Dal 2006, infine, tutto il patrimonio di proprietà della Fondazione Cassa di risparmio in Bologna e quindi anche il complesso documentario di Raimondo Ambrosini, è gestito dalla società strumentale Museo della città di Bologna.
Modalità di acquisizione Fondo acquisito dalla Cassa di risparmio in Bologna nel 1948, con delibera n. 74 del 15 aprile.
Nel 1992, a seguito della legge Amato/Carli, il fondo è stato venduto alla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.

Contenuto

Il fondo fotografico si compone di un album che raccoglie diverse vedute delle principali rilevanze storiche, artistiche e monumentali della città di Bologna. I luoghi documentati fotograficamente dalla seconda metà dell'Ottocento fino al primo decennio del secolo successivo, in alcuni casi non sono più esistenti o nel corso degli anni hanno subito notevoli modifiche.
All'interno dell'album è stata rinvenuta una fotografia sciolta, copia stampata in anni successivi, di un originale in esso presente.
Criteri di organizzazione Metodologie di intervento:

L'intervento si è limitato alla descrizione separata dei due oggetti fotografici, essendo il fondo fotografico costituito unicamente da un album e da una fotografia sciolta, copia successiva di un originale in esso presente.
Nello specifico, per quanto riguarda l'album, ad una presentazione generale dell'oggetto è stata affiancata la descrizione delle singole stampe fotografiche in esso custodite, attraverso la trascrizione delle didascalie originali poste da Raimondo Ambrosini, responsabile della costituzione dell'album.

Descrizione fisica

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Consultabilità

Proprietà della Fondazione Cassa di risparmio in Bologna, via Farini, 15 - 40124 Bologna.

Fatte salve le norme di legge sulla consultabilità, si prevede la richiesta di autorizzazione da inoltrare alla responsabile della Biblioteca d'arte e di storia di San Giorgio in Poggiale di Bologna e dell'Archivio fotografico della Fondazione Cassa di risparmio in Bologna, dottoressa Daniela Schiavina, per la consultazione e l'eventuale riproduzione delle fotografie.

Stato di conservazione I materiali che costituiscono il fondo fotografico presentano nel complesso una situazione conservativa discreta. La maggior parte delle stampe mostra uno stato di conservazione buono, sono tuttavia presenti esemplari recanti danni soprattutto di origine meccanica, quali strappi, abrasioni, pieghe e lacerazioni. Solo in alcuni casi a questi ultimi si aggiungono degradi chimico-fisici, per lo più sbiadimenti o specchi d'argento.

Note

Note redazionali Inventario a cura di Marta Magrinelli redatto nel 2012 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Approfondimenti