IT-CPA-SP00001-0000068

Baldi, Oreste

30 novembre 1920 - 1980

Oreste Baldi nasce a Bologna il 30 novembre 1920, figlio di Giovanni Baldi ed Ersilia Bragaglia. Di estrazione sociale modesta, il nucleo familiare vive del lavoro saltuario del capo famiglia che svolge l'attività di muratore e bracciante agricolo.
Dopo aver frequentato la scuola elementare e di avviamento professionale, dove viene a contatto con le prime pubblicazioni di divulgazione popolare che gli fanno sviluppare una grande curiosità per tutto quanto di (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000068
Tipologia persona
Denominazione

Baldi, Oreste

Date di esistenza 30 novembre 1920 - 1980

Descrizione

Storia
Oreste Baldi nasce a Bologna il 30 novembre 1920, figlio di Giovanni Baldi ed Ersilia Bragaglia. Di estrazione sociale modesta, il nucleo familiare vive del lavoro saltuario del capo famiglia che svolge l'attività di muratore e bracciante agricolo.
Dopo aver frequentato la scuola elementare e di avviamento professionale, dove viene a contatto con le prime pubblicazioni di divulgazione popolare che gli fanno sviluppare una grande curiosità per tutto quanto di innovativo va succedendo in quegli anni, Baldi inizia a lavorare per contribuire al sostegno della famiglia che, nel corso degli anni, è cresciuta con la nascita dei fratelli Irma, Gualtiero e Alice. Lo scoppio della seconda guerra mondiale lo trova in servizio di leva e nel 1940 viene inviato sul fronte Jugoslavo. La passione per la fotografia, che si è successivamente estesa alla cinematografia, nasce proprio durante il periodo bellico, dalla frequentazione con un suo commilitone, il sig. Turchi, come si evince da un diario da lui tenuto nel periodo dal 1940 al 1945: "Nel frattempo avevamo preso in forza Turchi col suo motocarro ed egli era sempre in giro con la Leica a tracolla e far foto a chi gliele chiedeva; alla sera poi sviluppava e stampava con un attrezzatura di fortuna che si era fatto da solo. E fu così che si sviluppò anche in me il virus della fotografia che già vi era latente! Sotto la sua guida cominciai a distinguere pregi e difetti dei vari tipi di obiettivi e le loro caratteristiche specifiche in rapporto all'uso, così che in breve cominciai a sentire la necessità del meglio perché con l'obbiettivo a menisco della mia cassetta non potevo che ottenere informi macchie di grigio. Per farla breve in poco tempo cambiai diverse macchine, fino a che arrivai ad averne una sufficientemente buona che però potei tenere solo per pochi mesi perché non si trovava più materiale sensibile e se si trovava aveva prezzi astronomici" nota 1:Dal diario personale di Oreste Baldi conservato dal figlio Andrea nella propria abitazione..
A seguito della morte del padre avvenuta nel 1943, al suo ritorno a casa alla fine del conflitto si trova ad assumere l'incarico di capo famiglia e siccome l'azienda dove aveva lavorato prima della guerra, le Officine di Casaralta, era andata distrutta, in quegli anni è costretto a cambiare lavoro diverse volte fino a che, nel 1950, trova un posto fisso come impiegato all'Istituto nazionale previdenza sociale (Inps). Negli anni '50 la passione per la fotografia nota 2:Le poche foto scattate negli anni dell'immediato dopoguerra vengono fatte con una Voigtlander Compur a lastre ottenuta da un baratto al fronte., con la nuova Zeiss-Ikonta 6x6, si ripropone nei tanti scatti di famiglia che, dopo il matrimonio con Edera Guizzardi celebrato il 30 aprile 1950 e la nascita del figlio Andrea, il 20 febbraio 1951, documentano battesimi, cresime, compleanni, ma anche scene del vivere contadino, abitudini, momenti e avvenimenti particolari della città. In tali anni frequenta circoli e partecipa a concorsi fotografici locali e non, dai quali riceve notevoli riconoscimenti di cui si conservano tuttora medaglie e diplomi.
È del 1959 la prima ripresa, effettuata con una cinepresa Bolex, che documenta il primo e ultimo giorno di scuola di IV elementare del figlio Andrea, il suo compleanno, la moglie, la madre, le sorelle. La fotografia non è più sufficiente a fermare nel tempo momenti e sensazioni. Il suo lavoro di impiegato gli consente di mantenere un tenore di vita decoroso, ma lo stipendio serve a malapena a soddisfare i bisogni familiari. Sfruttando la propria esperienza nella fotografia quindi, si adopera con servizi rivolti a conoscenti, scatti per campionari di calzature, documentazioni fotografiche per tesi di laurea, fino a che, nel 1959, riesce ad acquistare la sua prima cinepresa e a mantenere le spese per la sua nuova passione.
Ed è così che da allora fino al 1979 la cinepresa è, assieme alla macchina fotografica, l'indiscussa rivale di sua moglie, come dichiara il figlio Andrea Baldi. Non c'è ricorrenza a cui non partecipi (matrimoni, vacanze, compleanni), avvenimento straordinario di cui non prenda nota (eclissi, sbarco sulla luna, ultima corsa del tram a Bologna, comizi, manifestazioni), usi e costumi locali che non documenti per mantenerne memoria (frustarini, cordai, lavorazione della canapa, ocarine di Budrio, ecc).
In seguito, con l'acquisto nel 1967 di una Agfa Movex Reflex si cimenta anche in alcuni esperimenti di veri e propri documentari da lui stesso montati, corredati di titoli, commenti e colonna sonora. In questi anni Baldi è in famiglia il fotografo e il cinematore. L'unica attività per la quale spesso viene richiesta la consulenza del figlio Andrea è la sonorizzazione delle pellicole.
Muore a Bologna nel 1980.
Luoghi

Bologna (luogo di nascita, 30 novembre 1920)

Bologna (luogo di morte, 1980)

Funzioni e attività Impiegato presso l'Istituto nazionale previdenza sociale (Inps).

Risorse collegate

Fonti utilizzate per la compilazione della scheda

Fonti orali:

- testimonianza rilasciata da Andrea Baldi, figlio di Oreste, nel 2009 all'Associazione Home Movies.

Note

Scheda descrittiva a cura di Karianne Fiorini, redatta nel 2012 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.