IT-CPA-SP00001-0000083

Ferro, Lida

22 luglio 1915 - 22 giugno 2012

Nasce a Livorno nel 1915.
Figlia di un gioielliere, dal 1931 al 1937 si trasferisce con il padre a Parigi, dove frequenta la scuola di teatro Paupelix e si fa notare in alcune rappresentazioni presso il Teatro degli italiani. A Parigi conosce e sposa l'impresario teatrale André Verdier. Rientrata in Italia nel 1941, è già abbastanza nota nell'ambiente e diviene attrice generica nella compagnia Donadio e poi in quella di Elsa Merlini; "secondadonna" con la compagnia (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000083
Tipologia persona
Denominazione

Ferro, Lida

Date di esistenza 22 luglio 1915 - 22 giugno 2012

Descrizione

Storia
Nasce a Livorno nel 1915.
Figlia di un gioielliere, dal 1931 al 1937 si trasferisce con il padre a Parigi, dove frequenta la scuola di teatro Paupelix e si fa notare in alcune rappresentazioni presso il Teatro degli italiani. A Parigi conosce e sposa l'impresario teatrale André Verdier. Rientrata in Italia nel 1941, è già abbastanza nota nell'ambiente e diviene attrice generica nella compagnia Donadio e poi in quella di Elsa Merlini; "secondadonna" con la compagnia Adani (1945-46), con la Maltagliati-Benassi (1947), con Tatiana Pavlova (1947), con la Benelliana (1948), con Torrieri (1948), è finalmente "primaattrice" nel 1951 al Piccolo teatro di Genova nella commedia "Uno cantava per tutti" di Enrico Bassano. Forma anche una propria compagnia con Luciano Alberici e con Luigi Cimara, interpretando tra l'altro "L'uomo del piacere" di Paul Géraldy. Nel 1953 fonda con Carlo Lari il teatro S. Erasmo a scena centrale: qui la Ferro, dotata di una forte comunicativa e tensione emotiva, è la protagonista di un vasto repertorio che comprende sia autori italiani (Mario Federici, Cesare Vico Lodovici, Giulio Cesare Viola, Carlo Maria Pensa, Enrico Bassano) sia stranieri (Federico Garcìa Lorca, Paul Claudel); si ricorda in particolare la sua interpretazione di "Nora seconda" di Giulio Cesare Viola. Terminata l'esperienza del S. Erasmo nel 1957, fonda nel 1961 la sezione teatro alla Televisione della Svizzera italiana (Tsi), dove porta in scena un vasto repertorio e dove continua a lavorare fino alla fine degli anni Novanta. Per la prosa televisiva italiana, ha interpretato nel 1964 la commedia di Eduardo De Filippo "La paura numero uno", diretta dallo stesso autore.
Dopo essersi ritirata a vita privata presso una casa di riposo in Lombardia, si spegne a Milano il 22 giugno 2012.
Luoghi

Livorno (luogo di nascita, 22 luglio 1915)

Parigi (residenza, 1931 - 1937)

Parigi (attività, 1931 - 1937)

Italia (tournées teatrali, 1941 - [1961])

Svizzera (attività, [1961 - 1990])

Lombardia (residenza, [1990 - 2012])

Milano (luogo di morte, 22 giugno 2012)

Funzioni e attività Attrice di prosa e televisiva, capocomico, produttore televisivo.

Relazioni

Relazione associativa
Lari, Carlo, scrittore, regista, (Firenze 1881 - Milano 1958) Date di esistenza della relazione: 1953 - 1957

Descrizione della relazione: Insieme a Lida Ferro fondano il teatro S. Erasmo di Milano.

Risorse collegate

Fonti utilizzate per la compilazione della scheda

Fonti archivistiche:

- BIBLIOTECA E ARCHIVIO STORICO DI CASA LYDA BORELLI [BALB], Archivio di Carlo Lari-Lida Ferro, Attività teatrale di Lida Ferro;
- BALB, Archivio di Carlo Lari-Lida Ferro, Attività del teatro Sant'Erasmo.

Fonti bibliografiche:

- Ferro Lida, in Enciclopedia dello spettacolo, a cura di S. D'AMICO, Roma, Le maschere, 1959, vol. V, col. 222;
- Teatro S. Erasmo, in I Teatri di Milano, Milano, Mursia, 1985, pp. 218-222;
- Ferro Lida, in Dizionario dello spettacolo del '900, a cura di F. CAPPA - P. GELLI, Milano, Baldini e Castoldi, 1998, p. 399;
- L. IANNACCI - F. ROSSI, Carte e libri di teatro: breve viaggio attraverso le raccolte di Casa Lyda Borelli, in Spigolature d'archivio. Contributi di archivistica e storia del progetto «Una città per gli archivi», a cura di A. ANTONELLI, Bologna, Bup, 2011, pp. 277-293.

Note

Scheda descrittiva a cura di Lorenza Iannacci redatta nel 2012 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.