IT-CPA-SP00001-0000144

Istituto tecnico Elisabetta Sirani

(ente di istruzione e ricerca)

1895 - 1998

Le origini di fine '800

Gli Istituti Sirani discendono, attraverso varie trasformazioni, dalla Scuola provinciale femminile di arti e mestieri, fondata nel 1895 per iniziativa della Società operaia di Bologna. L'idea di favorire l'istruzione professionale femminile era dibattuta, in città, da più di vent'anni e si inseriva nel fervore di esperienze che caratterizzavano - in quei decenni - la vita di associazioni, leghe e comitati cittadini (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000144
Tipologia ente
Qualifica

ente di istruzione e ricerca (1895 - 1998)

Denominazioni

Istituto tecnico Elisabetta Sirani (date d’uso della denominazione: 1956 - 1998)

Scuola professionale Elisabetta Sirani (date d’uso della denominazione: 1947 - 1956)

Istituto femminile di arti e mestieri "Regina Margherita" (date d’uso della denominazione: 1897 - 1947)

Scuola provinciale femminile di arti e mestieri (date d’uso della denominazione: 1895 - 1897)

Date di esistenza 1895 - 1998

Descrizione

Storia
Le origini di fine '800

Gli Istituti Sirani discendono, attraverso varie trasformazioni, dalla Scuola provinciale femminile di arti e mestieri, fondata nel 1895 per iniziativa della Società operaia di Bologna. L'idea di favorire l'istruzione professionale femminile era dibattuta, in città, da più di vent'anni e si inseriva nel fervore di esperienze che caratterizzavano - in quei decenni - la vita di associazioni, leghe e comitati cittadini (con particolare riferimento, qui, ai vari sodalizi di mutuo soccorso e ad altre forme associative, quali la Società degli insegnanti, il Comitato di propaganda per il miglioramento della condizione della donna e la Lega per l'istruzione del popolo).
La Scuola provinciale femminile di arti e mestieri nasceva con il carattere di scuola-impresa e si poneva l'obiettivo di formare a un mestiere le fanciulle delle classi popolari. Era una scuola post-elementare indirizzata ad attività tipicamente femminili: sartoria, modisteria, ricamo e cucina. Dal punto di vista giuridico, si presentava come una società cooperativa. Lavorava su commissione e, finanziariamente, poteva contare solo sui proventi delle attività artigianali svolte nei propri laboratori.
Nel 1897 la scuola ottenne il patronato della regina e assunse il nome di Istituto femminile di arti e mestieri Regina Margherita. Di lì a pochi anni subentrarono, però, difficoltà di bilancio, che vennero superate con il passaggio dell'Istituto, nel 1903, alla gestione comunale. Da quel momento, si precisò ulteriormente l'identità di una scuola che preparava manodopera ad alta specializzazione per l'artigianato e la piccola industria nel settore tessile e dell'abbigliamento.
Nel 1913 l'ordinamento dell'Istituto fu adeguato a quello delle Scuole regie, così da configurare una Scuola industriale di 2° grado. Accanto a questa fu istituita una Scuola operaia di 1° grado, gratuita, che consentiva alle giovinette meno abbienti l'assolvimento dell'obbligo scolastico.

Il consolidamento nei decenni tra le due guerre mondiali

Nel periodo fascista l'Istituto spostò l'accento e l'attenzione dei propri corsi dalle finalità professionalizzanti a quelle, più generiche, di educazione alla famiglia e di governo della casa. Così facendo guadagnò consensi nella piccola borghesia cittadina, che si rispecchiava in quell'insieme di valori tradizionali riconducibili al ruolo domestico e familiare delle donne.
L'Istituto venne riorganizzato nel 1933 su tre ordini di studio omogenei all'ordinamento statale: Avviamento, Scuola professionale e Magistero professionale. Cinque anni più tardi, ottenne la certificazione di scuola "pareggiata".

La svolta del secondo dopoguerra

Solo nel dopoguerra, nel 1947, l'Istituto assunse il nome di "Elisabetta Sirani". Il cambiamento di nome preludeva a un ammodernamento che non sembrava più rinviabile, se si voleva adeguare la scuola a una società e a un mercato del lavoro in continua evoluzione. Nel 1956 la Scuola professionale si trasformò (attraverso un processo di transizione durato due anni: 1956-1957 e 1957-1958) in Istituto tecnico femminile. Pochi anni più tardi, in conseguenza della legge sulla scuola media unica, chiudeva il vecchio Avviamento professionale e, contemporaneamente, nasceva il nuovo Istituto professionale.
Tra la metà degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, vennero istituite due scuole serali per lavoratori: l'Istituto tecnico commerciale (1966) e l'Istituto tecnico per geometri (1971).
Negli anni successivi, sia l'Istituto tecnico femminile che quello Professionale aprirono (a volte solo per pochi anni) nuovi indirizzi che facevano riferimento a sempre più attuali profili lavorativi. In questa ottica, nel 1998 l'Istituto tecnico femminile lasciava il posto all'Istituto tecnico per le attività sociali, che si rivolgeva anche a una utenza maschile.

Dall'anno scolastico 1999-2000, l'istituto venne aggregato all'istituto "Aldini-Valeriani", in un'unica sede in via Bassanelli e con un unico preside, portando così alla formazione degli attuali "Istituti Aldini Valeriani e Sirani". Il processo di accorpamento fu graduale in quanto già dall'anno scolastico 1991-92 le scuole serali del Sirani erano state unite a quelle dell'Aldini-Valeriani.
Luoghi

Bologna, via Benedetto XIV (sede, 1900 - 1912)

Bologna, Via Ca' Selvatica (sede, 1900 - 1912)

Bologna, Via Bassanelli (sede, 1900 - 1912)

Quadro giuridico-normativo - 1903: deliberazione del consiglio comunale del 29 agosto, relativa al passaggio della scuola al Comune di Bologna;

- 1912: legge Nitti 14 n. 854, relativa alla ristrutturazione dell'istruzione professionale in base a una partizione su tre livelli formativi; nel 1913 l'ordinamento dell'Istituto fu adeguato a quello delle scuole regie, così da configurare come una Scuola industriale di 2° grado;

- 1931-1932: legge 15 giugno, n. 889 e legge 22 aprile, n. 490, relative al riordinamento dell'istruzione tecnica; l'istituto fu riorganizzato nel 1933 su tre ordini di studio omogenei all'ordinamento statale: Avviamento, Scuola professionale e Magistero professionale;

- 1956: nota ministeriale n. 3545 del 19 aprile, con cui si istituiscono gli istituti tecnici femminili: quella che si chiamava Scuola professionale diventò Istituto tecnico femminile;

- 1962: legge n. 1859 del 31 dicembre, relativa alla scuola media unica con l'eliminazione dell'avviamento professionale: nasce il nuovo Istituto professionale (legalmente riconosciuto con decreto ministeriale del 28 maggio 1962, n. 295);

- 1991: deliberazione di giunta comunale n. 2940 del 12 luglio, con cui l'Istituto Sirani serale viene unito all'Istituto Aldini serale sotto un'unica presidenza con sede all'Aldini-Valeriani;

- 1994: deliberazione di giunta comunale n. 19578 del 26 febbraio, con la quale l'amministrazione delle scuole Aldini-Valeriani viene accorpata con quella delle serali Aldini-Valeriani e Sirani;

- 1998: deliberazione di giunta comunale n. 1524 del 13 ottobre, relativa all'unione dell'istituto Aldini-Valeriani e dell'istituto Sirani in un'unica sede e con un'unica presidenza a partire dall'anno scolastico 1998/99 da completarsi nel 2000/2001.

Relazioni

Relazione con successore
Istituto Aldini Valeriani Sirani, Bologna, (1998 - ) Date di esistenza della relazione: 1998

Descrizione della relazione: Con deliberazione di giunta del Comune di Bologna n. 1524 del 13 ottobre 1998, l'Istituto tecnico Elisabetta Sirani fu unito all'Istituto tecnico industriale Aldini-Valeriani in un unico ente con il nome di Istituto Aldini Valeriani Sirani.

Risorse collegate

Fonti utilizzate per la compilazione della scheda

Fonti archivistiche:

- ISTITUTO ALDINI VALERIANI E SIRANI, Archivio dell'Istituto Aldini Valeriani Sirani, Istituto tecnico industriale Aldini-Valeriani, Amministrazione, Carteggio e atti, Carte e corrispondenza d'ufficio "Protocollo".Fonti bibliografiche:

- B. DALLA CASA, Nasce a Bologna la scuola delle professioni femminili, "Scuolaofficina", n. 2, 1995, pp. 6-10;

- B. DALLA CASA (a cura di), Donne scuola lavoro: dalla Scuola professionale Regina Margherita agli istituti Elisabetta Sirani di Bologna: 1895-1995, Imola, Galeati, 1996;

- ISTITUTO FEMMINILE D'ARTI E MESTIERI REGINA MARGHERITA, Relazione presentata dal Consiglio d'amministrazione agli azionisti nell'assemblea generale del 25 novembre 1900: esercizio 1899-1900, Bologna, Azzoguidi, 1900;

- ISTITUTO FEMMINILE D'ARTI E MESTIERI REGINA MARGHERITA, Compendio della monografia redatta per l'Esposizione generale di Torino 1898, Bologna, Azzoguidi, 1989;

- M. MARAGI, Storia della Società operaia di Bologna, Imola, Galeati, 1970;

- F. TAROZZI, La Società Operaia di Bologna: dal Mutuo Soccorso alla "resistenza" (1870-1885), "Bollettino del Museo del Risorgimento", a. XX-XXII, 1975-1977, pp. 41-105;

- A. VICINELLI (a cura di), Ex scuola professionale femminile Elisabetta Sirani già convento di S. Maria Maddalena de Pazzi, Bologna, s.n.t., 1992.

Note

Scheda descrittiva a cura di Matteo Troilo redatta nel 2013 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.