IT-CPA-SP00001-0000344

Centro emiliano romagnolo di studi sulla Venezia Giulia e Dalmazia, (1955 - [1961])

(organo culturale della sezione bolognese della Lega nazionale di Trieste) (ente di istruzione e ricerca)

24 aprile 1955 - 1961 (data finale attribuita)

Il Centro studi sulla Venezia Giulia e la Dalmazia in Emilia Romagna nacque per volere del suo fondatore Silvio Bigi «quale organo culturale della sezione bolognese della Lega nazionale di Trieste» nota Archivio della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, Centro emiliano romagnolo di studi sulla Venezia Giulia e Dalmazia, b. 132, fasc. 1, minuta della lettera di (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000344
Tipologia ente
Qualifica

ente di istruzione e ricerca (organo culturale della sezione bolognese della Lega nazionale di Trieste, 1955 - [1961])

Denominazione

Centro emiliano romagnolo di studi sulla Venezia Giulia e Dalmazia, (1955 - [1961]) (date d’uso della denominazione: 1955 - [1961])

Date di esistenza 24 aprile 1955 - 1961 (data finale attribuita)

Descrizione

Storia
Il Centro studi sulla Venezia Giulia e la Dalmazia in Emilia Romagna nacque per volere del suo fondatore Silvio Bigi «quale organo culturale della sezione bolognese della Lega nazionale di Trieste» nota Archivio della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, Centro emiliano romagnolo di studi sulla Venezia Giulia e Dalmazia, b. 132, fasc. 1, minuta della lettera di ringraziamento inviata da De Vergottini a Spadolini, 3 maggio 1955.
Bigi, a seguito dei fatti della Rivolta di Trieste del 4 novembre 1953, ritenne fosse necessario «far conoscere agli italiani, immemori e ignari, quanto d'infame andava accadendo, da troppi anni, sui nostri confini, nonché di risvegliare nei cuori la coscienza del nostro diritto e dei nostri doveri» nota Archivio della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, Centro emiliano romagnolo di studi sulla Venezia Giulia e Dalmazia, b. 132, fasc. 2, copia della "Relazione mandata ai giornali del Veneto".
Il Centro, primo ed unico in quegli anni in Italia, fu costituito il 24 aprile 1955 «con il preminente contributo di docenti della locale Università e con la l'adesione di eminenti personalità» con lo scopo di «difendere, attraverso una attività improntata a severa obbiettività scientifica e al di sopra di qualsiasi contingenza politica, la tradizione culturale e civile italiana e cristiana delle Terre Giuliane e Dalmate» nota Archivio della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, Centro emiliano romagnolo di studi sulla Venezia Giulia e Dalmazia, b. 132, fasc. 7, lettera inviata dal presidente del Centro studi, Giovanni De Vergottini, al direttore del Resto del Carlino, Giovanni Spadolini, 28 febbraio 1955.
L'attività culturale del Centro fu espletata attraverso iniziative quali la redazione di uno schedario bibliografico giuliano-dalmata, l'allestimento della mostra storica «dell'italianità delle terre giuliane e dalmate», la realizzazione di un ciclo di conferenze annuale, ed ebbe come principale scopo quello di promuovere «la conoscenza naturalistica, etnico-linguistica, storica, letteraria, artistica, filosofica e religiosa delle terre Giuliano-Dalmate» nota Archivio della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, Centro emiliano romagnolo di studi sulla Venezia Giulia e Dalmazia, b. 132, fasc. 2, relazione del Consiglio direttivo del Centro, 8 dicembre 1954.
La sede del Centro studi era sita a Bologna in via Pignattari, 1, mentre la sede della Lega nazionale di Trieste, sezione di Bologna, si trovava in Via S. Vitale, 13 (presso l'Associazione nazionale alpini).
Non si hanno informazioni del Centro successive ai primi due anni di attività, né tantomeno circa la sua chiusura; per certo la sezione bolognese della Lega nazionale di Trieste nel 1961 era ancora operativa nota A. Secco, In vedetta operosa. Cento anni di storia della Lega Nazionale 1891-1991, Trieste, Editoriale Danubio, 1995 per cui si può presuppore che lo fosse anche il suo organo culturale.
Luoghi

Bologna (sede, 1955 - [1961])

Funzioni e attività Il Centro studi aveva come scopo principale quello di promuovere gli studi rivolti alla conoscenza naturalistica, etnico-linguistica, storica, letteraria, artistica, filosofica e religiosa delle terre Giuliano-Dalmate.
Organizzazione interna Per quanto non si ha testimonianza della redazione di uno statuto che regolamentasse la vita del Centro, per certo fu composta una commissione apposita al fine di redigerlo; fu altresì creata una commissione finanziaria, un consiglio amministrativo e furono assegnate delle cariche per il governo del Centro:

- Consiglio direttivo:
Giovanni De Vergottini (presidente)
Felice Greco (vicepresidente)
Silvio Bigi (vicepresidente)
Giuseppe Plessi (segretario)
Mario Angelici
Riccardo Artelli
Felice Battaglia
Emilio Battisti
Lorenzo Bianchi
Gino Bottiglioni
Carlo Alberto Cappelli
Giorgio Cencetti
Carlo Del Grande
Michele Gortani
Giuseppe Guadagnini
Carlo Lorenzoni
Giovanni Maioli
Umberto Marcelli
Raffaele Ottani
Annibale Zerbetto
Vittorio Zincone

- Commissione per lo statuto:
Giovanni De Vergottini
Felice Greco
Giorgio Cencetti
Riccardo Artelli
Giuseppe Plessi

- Commisione finanziaria:
Silvio Bigi
Riccardo Artelli
Federico Graziani

- Commissione per la stampa:
Vittorio Zincone
Giuseppe Plessi

Note

Scheda descrittiva a cura di Paola Infantino redatta nel 2017 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.