IT-CPA-SP00001-0000348

Istituto tecnico commerciale Pier Crescenzi

(ente di istruzione e ricerca)

09 dicembre 1862 - 2000

Il Regio istituto tecnico di Bologna, istituito con il r.d. 30 ottobre 1862, stilato su proposta del Ministro per l'agricoltura, industria e commercio, competente all'epoca in materia di istruzione tecnica, sulla base delle norme contenute nella legge Casati, e per iniziativa degli enti locali, in particolare della Provincia, fu inaugurato il 9 dicembre dello stesso anno in via san Domenico (poi via Garibaldi), in un'ala del complesso conventuale domenicano, già sede del (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000348
Tipologia ente
Qualifica

ente di istruzione e ricerca (9 dicembre 1862 - 2000)

Denominazioni

Istituto tecnico commerciale Pier Crescenzi (date d’uso della denominazione: 1962 - 2000)

Istituto tecnico commerciale e per geometri Pier Crescenzi (date d’uso della denominazione: 1933 - 1962)

Istituto tecnico Pier Crescenzi (date d’uso della denominazione: 1883 - 1933)

Istituto tecnico di Bologna (date d’uso della denominazione: 1862 - 1883)

Date di esistenza 09 dicembre 1862 - 2000

Descrizione

Storia
Il Regio istituto tecnico di Bologna, istituito con il r.d. 30 ottobre 1862, stilato su proposta del Ministro per l'agricoltura, industria e commercio, competente all'epoca in materia di istruzione tecnica, sulla base delle norme contenute nella legge Casati, e per iniziativa degli enti locali, in particolare della Provincia, fu inaugurato il 9 dicembre dello stesso anno in via san Domenico (poi via Garibaldi), in un'ala del complesso conventuale domenicano, già sede del Gabinetto Aldini e delle Scuole Pie.
Lunedì 12 gennaio 1863 iniziarono le lezioni, «secondo i programmi - come si legge nel decreto istitutivo - concordati colle rispettive rappresentanze provinciali e comunali». L'Istituto era all'epoca articolato in due sezioni: fisico-matematica e commerciale-amministrativa, per un totale di trentacinque iscritti, tra alunni ed uditori.
Nel 1864 il Ministero per l'agricoltura, industria e commercio presentò una profonda riforma degli istituti tecnici, definita con il r.d. 14 agosto 1864, n. 1354, che istituiva, al posto delle precedenti sezioni, una quantità di scuole "speciali" o "riunite", con corsi di tre o quattro anni, con l'obiettivo di rendere l'istruzione più aderente alle specificità professionali.
In base a tale decreto, poi modificato con il r.d. 18 ottobre 1865, che, tra l'altro, mutò la denominazione degli istituti in "industriali e professionali", togliendo l'appellativo di "tecnici", l'Istituto bolognese, nell'anno scolastico 1864-65, portò a quattro le sezioni o "scuole": meccanica e costruzione, che in base al citato r.d. 14 agosto 1864 sostituiva, come denominazione, la sezione fisico-matematica ed aveva durata quadriennale; commercio ed amministrazione, con durata triennale; agronomia e agrimensura, corso triennale; ragioneria, con un corso di quattro anni.
In seguito, nei primi anni Settanta, nuove riforme ripristinarono nella sostanza l'ordinamento casatiano e così, nell'anno scolastico 1872-73, in base alla riforma voluta da Marco Minghetti, applicata con circolare ministeriale 17 ottobre 1871 e approvata con r.d. 30 marzo 1872, fu ripristinata la denominazione della sezione fisico-matematica al posto di meccanica e costruzione, e nell'anno scolastico 1876-77, sulla base del r.d. 5 novembre 1876, le sezioni si stabilizzarono in numero di tre con corsi quadriennali: fisico-matematica, commercio e ragioneria, agrimensura.
Tale assetto dell'Istituto, che riacquisì anche la denominazione di "tecnico", rimase stabile fino alla riforma Gentile del 1923, anche dopo il passaggio degli istituti tecnici al Ministero della pubblica istruzione, avvenuto nel 1878, e le nuove norme stabilite dai rr.dd. 21 giugno 1885, n. 3413 e n. 3454 e dai rr.dd. 2 ottobre 1891, n. 622 e 16 agosto 1892, n. 492.
Nel 1883 l'Istituto fu intitolato a Pier Crescenzi, agronomo bolognese vissuto tra il XIII e il XIV secolo.
Si può notare come proprio negli anni in cui a livello nazionale prevalevano le tesi che vedevano negli istituti tecnici scuole che dovevano avere un carattere esclusivamente professionale, strettamente legate con il mondo economico della produzione e finalizzate all'immediato inserimento degli allievi nelle professioni, nell'Istituto di Bologna si tenevano gli insegnamenti di alto valore scientifico e culturale di Antonio Pacinotti, che proprio nell'anno scolastico 1864-65 iniziava ad insegnare nell'Istituto bolognese, e che erano seguiti dal giovane Augusto Righi, entrato nello stesso anno come studente e destinato in seguito, nel 1874, a subentrare nella stessa cattedra al Pacinotti.
Nel suo primo sessantennio l'Istituto vide crescere notevolmente il numero degli iscritti fino a giungere ad oltre mille nell'anno scolastico 1919-20 e mantenne elevata la qualità dei professori e dell'insegnamento, oltre che nelle materie tecnico-scientifiche anche in quelle umanistiche. Tra i molti degni di nota si ricordano in particolare Adolfo Albertazzi, critico letterario e scrittore di romanzi e novelle, allievo ed editore di Carducci e Giuseppe Kirner, docente di storia, che fu il fondatore, nel 1902, anno in cui prese servizio all'Istituto bolognese, della Federazione nazionale insegnanti scuola media (Fnism), legata al pensiero di Salvemini e che riunì fino ad un terzo dei professori italiani.
La riforma Gentile attuò un profondo riordinamento degli istituti tecnici, determinato nello specifico dal r.d. 6 maggio 1923, n. 1054 e divenuto operativo a partire dall'anno scolastico 1923-24.
In particolare gli istituti tecnici vennero strutturati su due corsi quadriennali: inferiore, a cui si accedeva con esame di Stato subito dopo la scuola elementare, e superiore, suddiviso in due sole sezioni: quella di commercio e ragioneria e quella di agrimensura, ridefinite poi nel 1931 "commerciale" e "geometri". La sezione fisico-matematica venne contestualmente soppressa e trasformata nell'autonomo Liceo scientifico.
Nel 1933, con il r.d. 31 agosto, n. 2271, che ne approvava lo statuto, stilato in base alla l. 15 giugno 1931, n. 889, l'Istituto Pier Crescenzi divenne Istituto tecnico commerciale a indirizzo amministrativo e per geometri, «ente dotato di personalità giuridica e di autonomia nel suo funzionamento».
Con l'unificazione dei ginnasi e dei corsi inferiori degli istituti magistrali e tecnici in un unico corso triennale denominato semplicemente "scuola media", stabilita dalla l. 1 luglio 1940, in applicazione dei principi della "Carta della Scuola" del ministro Bottai, il corso inferiore dell'Istituto Pier Crescenzi fu gradualmente chiuso e nel 1945 fu costituita una classe di collegamento del corso superiore, portandolo quindi ad una durata quinquennale.
Il boom demografico e il fermento di ricostruzione del secondo dopoguerra portarono all'apertura di una succursale in Strada Maggiore e delle sezioni di Imola e San Giovanni in Persiceto, a cui poi seguirono quelle di Molinella, Casalecchio di Reno e Castiglione dei Pepoli. Inoltre, l'elevato numero delle iscrizioni alla sezione commerciale determinò la nascita dell'Istituto tecnico commerciale Pier Crescenzi Tanari.
L'ordinamento delineato all'inizio degli anni Trenta rimase valido fino al 1962, anno in cui, in applicazione della l. 21 luglio 1961, n. 685, fu istituito a Bologna il nuovo Istituto tecnico per geometri intitolato ad Antonio Pacinotti, staccando così la sezione "geometri" da quella "commerciale".
Nell'anno scolastico 2000-01 l'Istituto Pier Crescenzi e l'Istituto Pacinotti si unirono nel nuovo Istituto tecnico commerciale e per geometri Crescenzi Pacinotti.
Luoghi

Bologna (sede, 9 dicembre 1862 - 2000)

Relazioni

Relazione associativa
Istituto tecnico per geometri Antonio Pacinotti, Bologna, (1962 - 2000) Date di esistenza della relazione: 1962, 2000

Descrizione della relazione: L'Istituto Pacinotti sorse nel 1962 dal distacco della sezione "Geometri" dell'Istituto Pier Crescenzi; nel 2000 i due istituti si unirono nel nuovo Istituto tecnico commerciale e per geometri Crescenzi Pacinotti.

Relazione associativa
Liceo scientifico Augusto Righi, Bologna, (1999 - ) Date di esistenza della relazione: 1923

Descrizione della relazione: Il Liceo scientifico sorse nel 1923 dal distacco della sezione fisico-matematica dell'Istituto Pier Crescenzi.

Relazione associativa
Fondazione Cecilia e Mario Piretti, Bologna, (1985 - ) Date di esistenza della relazione: 1985

Descrizione della relazione: La Fondazione è nata con lo scopo di assistere gli studenti dell'Istituto Pier Crescenzi e di premiarne i migliori con una borsa di studio.

Relazione associativa
Soglia, Sergio, giornalista, (Castel San Pietro Terme 1926 - Bologna 2003) Date di esistenza della relazione: 1949

Descrizione della relazione: Sergio Soglia conseguì il diploma di geometra come privatista presso l'Istituto Pier Crescenzi.

Relazione associativa
Selleri, Angelo, geometra, (Bologna 1926 - Bologna 2005) Date di esistenza della relazione: 1940 - 1945 ca.

Descrizione della relazione: Angelo Selleri frequentò l'Istituto Pier Crescenzi.

Risorse collegate

Fonti utilizzate per la compilazione della scheda

Fonti bibliografiche:

- Il R. Istituto tecnico Pier Crescenzi in Bologna nei suoi primi settantacinque anni. 1863-1938, Bologna, Cappelli, 1939;

- Istituto tecnico Pier Crescenzi. Primo centenario 1863-1963, Bologna, Cappelli, 1963;

- Istituto tecnico Pier Crescenzi. Appendice al volume edito per ricordarne il primo centenario, Bologna, 1863-1963, Rocca San Casciano, Cappelli, 1964;

- Una scuola nel tempo. Documenti e collezioni dell'Istituto tecnico Pier Crescenzi, Bologna, Grafis, 1995;

- Una scuola in posa. Dall'archivio fotografico dell'Istituto Crescenzi-Pacinotti, Bologna, Labanti e Nanni, 2003.

Note

Scheda descrittiva a cura di Letizia Guidi redatta nel 2009 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.