Città di carta │ città di pietra
L'archivio professionale di Carlo Savonuzzi protagonista dell'architettura ferrarese del Novecento
La mostra propone alcuni momenti significativi del percorso professionale di Carlo Savonuzzi (1897-1973), ingegnere e architetto di cultura europea eppure fortemente legato alla lezione architettonica della città d’origine, Ferrara, dove opera sia come ingegnere comunale sia come libero professionista, nel periodo compreso tra la metà degli anni Venti e il 1972.
I disegni e le fotografie inerenti gli edifici prescelti sono proposti seguendo l’iter cronologico di realizzazione e testimoniano della varietà di incarichi professionali cui Carlo Savonuzzi si dedicò.
L'attività di Carlo Savonuzzi si esprime, fin dagli anni Trenta, in ambiti diversi, che spaziano dall'urbanistica al restauro, come attestano gli interventi sul piano urbano realizzati con il fratello Girolamo nel quadrivio novecentista non lontano dal Castello Estense e i numerosi incarichi di progettazione e direzione dei lavori nell'antico Palazzo Ducale, attuale residenza municipale, nelle sale e nel giardino del Palazzo dei Diamanti, in occasione della esposizione della pittura ferrarese del Rinascimento tenurasi nel 1933 e nella storica palazzina di Marfisa. Agli anni Trenta risale anche la progettazione di edifici di primaria importanza per la vita cittadina ferrarese, tra cui il foro boario, il serbatorio monumentale dell'acquedotto, il campo sportivo, il mercato coperto, la scuola elementare "Umberto I" (oggi "Alda Costa"), il liceo musicale "Girolamo Frescobaldi" e l'attiguo complesso del dopolavoro "Giovanni Boldini".
Progetto per il Foro Boario, prospetti prospicienti la piazza (s.d., ma 1928 ca.)
Progetto per il serbatoio pensile dell'acquedotto di Ferrara, variante al prospetto nord (1929)
Progetto per il serbatoio pensile dell'acquedotto di Ferrara, variante al prospetto sud (1929)
Progetto per il serbatoio pensile dell'acquedotto di Ferrara, sezione (1929)
Alla carriera pubblica si affianca una considerevole attività come libero professionista, testimoniata sia dagli incarichi per l'arcispedale Sant'Anna (con diversi ruoli, dal 1929 al 1946), che da numerosi progetti di edilizia privata che lo vedranno impegnato nella definizione di complessi produttivi, uffici e complessi residenziali, anche di carattere popolare, oltre che nella ristrutturazione di edifici storici, particolarmente nel secondo dopoguerra.
Al periodo compreso tra il 1946 e il 1962 corrisponde l'attività svolta come ingegnere capo del Comune di Ferrara, nel corso della quale si dedica anche al coordinamento generale e allo studio dei piani di ricostruzione della città (1948-1949), del piano regolatore generale (1946-1956), dell'annoso e travagliato piano di risanamento del rione di San Romano (1946-1962).
Progetto di sistemazione del prospetto del palazzo Sant'Anna fra la chiesa di San Carlo e il palazzo Roverella (s.d.)
Progetto di trasformazione del prospetto dell'ex ospedale Sant'Anna, con imbocco di una nuova strada (1931)
Palazzina di Marfisa d'Este, progetto per la recinzione su corso Giovecca (1930)
Carlo Savonuzzi, indubbio protagonista del dibattito culturale ferrarese, nel 1952 contribuisce all'organizzazione della "Mostra dello sviluppo urbanistico di Ferrara attraverso i tempi" e poi, nel 1958, della "Mostra dell'urbanistica ferrarese", entrambe organizzate con l'ingegnere Eligio Mari.
Negli anni Sessanta partecipa alle attività della Ferrariae Decus e della Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria, delle quali diventa socio.
L'archivio, che in seguito alla generosa donazione della figlia Gloria Savonuzzi è conservato presso il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Ferrara, è costituito da documenti di varia natura quali elaborati grafici, fotografie e carteggi, che testimoniano l'attività svolta da Carlo Savonuzzi, alla cui spiccata tendenza a conservare documentazione e memoria della propria produzione progettuale dobbiamo la rilevante consistenza della documentaziona arrivata fino ai noi.
Progetto per i magazzini generali della Cassa di Risparmio, veduta prospettica (s.d., ma 1940 ca.)
Progetto dell'edificio per abitazioni di proprietà della Società anonima Gomma Sintetica, veduta prospettica (s.d., ma 1940 ca.)
Piano di sistemazione edilizia per la "Società chimica dell'Aniene" nel quartiere Arianuova, prospettiva (s.d.)
Palazzo Droghetti Masotti in corso Ercole I d'Este angolo via Padiglioni, veduta prospettica (s.d., ma 1946 ca.)
Progetto per la ricostruzione del Palazzo Sacrati Strozzi, prospettiva della facciata verso la chiesa di San Domenico (s.d.)
Progetto per il nuovo fabbricato SADE (Società Adriatica di Elettricità) in piazza Santo Stefano (s.d., ma 1958 ca.)
Veduta prospettica dell'interno della sede centrale della Banca di Credito Agrario di Ferrara
(s.d., ma 1958-1959)
Progetto per una nuova costruzione in via Borgoleoni angolo via Padiglioni, schizzo prospettico (1960 ca.)
Progetto per una nuova costruzione in via Borgoleoni angolo via Padiglioni, veduta prospettica (1960)
Crediti Savonuzzi
Curatori della mostra
Armando Antonelli e Rita Fabbri
Crediti
La realizzazione della mostra virtuale è resa possibile dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Testi e didascalie
I testi e le didascalie sono stati elaborati da Rita Fabbri, sulla base delle descrizioni archivistiche e del profilo biografico, redatto da Ramona Loffredo
Diritti
Viene fatto divieto di copiare e ridistribuire le immagini e i contenuti, al di fuori dell’utilizzo personale
Le riproduzioni digitali dei documenti sono state realizzate da Massimo Zancolich, secondo i criteri stabiliti all’interno del progetto “Una città per gli archivi”
La presente mostra è stata creata utilizzando anche le riproduzioni digitali di documenti presenti nel fondo archivistico Carlo Savonuzzi, le cui descrizioni sono raggiungibili a partire dalla mostra medesima
Accessibilità
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L’inventario del fondo documentario e la biografia di Carlo Savonuzzi (1897-1973) sono navigabili sul portale archIVI
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