Fondazione Gramsci Emilia-Romagna

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La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna è un istituto di conservazione e catalogazione di patrimoni documentari del Novecento, di ricerca, di incontro e scambio tra saperi, di informazione e divulgazione di conoscenza, aperto a tutti i cittadini.

La Fondazione nasce a Bologna come associazione culturale nella metà degli anni Sessanta. Dal 1998 si configura come Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus) e aderisce all'Associazione delle istituzioni culturali italiane (Aici). Nel febbraio 2007 si trasforma in  Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, con riconoscimento giuridico della Regione Emilia-Romagna.

Sono stati direttori e presidenti Luigi Arbizzani, Walter Tega, Pier Paolo D’Attorre, Franco Frabboni e Gian Mario Anselmi. 

Dal 2009 il presidente è Carlo Galli, docente di Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Bologna e deputato dal marzo 2013.

Si pone come luogo di confronto e approfondimento libero e aperto: un laboratorio di idee sulla realtà contemporanea, diretto alla conoscenza e all’approfondimento del significato politico, istituzionale, economico e culturale della società contemporanea nella sua evoluzione storica e nelle forme dei suoi mutamenti. L’indagine storiografica della contemporaneità e l’approfondimento dei nodi interpretativi più significativi sono al centro dell’attività, attraverso progetti di ricerca e attraverso la promozione di momenti di incontro e discussione pubblica, praticando ambiti disciplinari quali la ricerca storiografica, l’antropologia, la sociologia, la storia del pensiero politico, la critica letteraria. In particolare rivolge la propria attenzione allo studio critico della storia contemporanea e della storia del pensiero politico italiano ed europeo, con specifica attenzione alla sinistra e al socialismo democratico, ai movimenti politici e sociali contemporanei, alla storia del pensiero democratico. Nella promozione di ricerche, convegni, seminari e pubblicazioni collabora da sempre con altri centri culturali e di ricerca, con l’amministrazione pubblica, con l’Università di Bologna e altri atenei italiani e stranieri.

Ÿ La Fondazione è impegnata al contempo nella valorizzazione della tradizione storica e documentaria di cui è depositaria:  in tal senso tutela il patrimonio della Biblioteca e dell’Archivio curando e arricchendo costantemente le raccolte bibliografiche, le collezioni documentarie e i fondi archivistici, garantendo l’apertura al pubblico di Biblioteca e Archivio e la libera consultazione dei testi secondo i criteri adottati dalla Comunità scientifica internazionale.