Virtus Tennis 1925
La SEF Virtus nasce come società di ginnastica il 17 gennaio 1871 con il nome di Società sezionale di ginnastica in Bologna per iniziativa del medico Emilio Baumann.
Negli anni successivi le sezioni sportive della Società di educazione fisica Virtus (nome adottato nel 1922) si moltiplicarono, andando a coprire quasi tutte le discipline più popolari. La vita agonistica della sezione tennis par prendere avvio nel 1925. Nel Mito della V Nera 1871-1925, la monumentale storia virtussina a cura di Achille Baratti e Renato Lemmi Gigli, pubblicata nel 1972, si legge: "Il 1925 vede nell'inverno lo stadio dotato di due courts per il gioco del tennis (uno ricavato dal campo di Palla al Cesto). Le istallazioni perfette del campo Ravone vengono a completarsi con la nuova sezione tennis". E più oltre: "Nell'ottobre, sempre dalla Virtus, è organizzato il primo torneo nazionale che richiama un ottimo numero di racchette segnando in tal modo un progresso sensibilissimo della propaganda tennistica. L'incremento è lusinghiero giacché al termine della stagione gli aderenti sono saliti ad un centinaio".
Bandiera della SEF Virtus
Virtus tennis è una delle otto sezioni della Società di educazione fisica Virtus, ente morale fondata nel 1871: atletica leggera, baseball, basket, calcio, football, ginnastica, scherma e tennis.
Alberto Buriani
Il presidente Buriani decise di costruire a proprie spese un campo sportivo. E così fu fatto. Acquistato nel 1919 un vasto appezzamento di terreno tra le vie Saragozza e Andrea Costa, il Buriani fece subito iniziare i lavori e li spinse avanti con tanta alacrità che due anni dopo il Campo sportivo di Ravone era pronto.
Veduta della sede storica della SEF Virtus
Il Campo di Ravone realizzato in tempi record ed inaugurato il 19 settembre 1921 era dedicato inizialmente ad atletica, calcio pallacanestro e pallavolo.
Il campo centrale della Virtus Tennis
Il campo centrale durante una competizione ufficiale. Più tardi sarà intitolato alla memoria del grande campione Orlando Sirola.
La squadra vincitrice del campionato italiano
La Squadra virtussina vincitrice del campionato Italiano di II categoria. Il presidente Alberto Buriani circondato dai tennisti virtussini. Da sinistra Canepele e Alfieri, Buriani, poi Masetti con la macchina fotografica, Caniato, Hercolani e Cuccioli.
Il Torneo di tennis della «Virtus»
In un articolo apparso il 6 ottobre 1925 nella sezione sportiva de Il Resto del Carlino si trova la conferma di quanto riportato nel Mito della V Nera.
Il torneo di tennis della Virtus: "Ieri mattina, presenti numerosi appassionati si svolse la finale doppio uomini tra Tornielli di Novara e Antognini di Milano contro i fratelli Sertorio di Torino. Questi ebbero una pessima giornata e furono dominati dai forti avversari; tuttavia nel corso della partita gli spettatori ebbero agio di assistere a brillanti azioni e a un gioco veloce e deciso che soddisfece pienamente e strappò a diverse riprese gli applausi. La vittoria si concluse con il seguente punteggio: 6-1, 6-2, 6-1. Con tale incontro ebbe termine la prima parte del torneo, giacché nella giornata di sabato e domenica prossima si svolgeranno le altre gare, singolare signore e doppio misto. Sappiamo che vi parteciperanno anche concorrenti di altre città unitamente alle signore bolognesi e signorine Canopoli, Farolfi, Pini, Vareton, Rizzoli ed altre. Le due ultime giornate si presentano dunque sotto i migliori auspici e daranno modo al pubblico di assistere a partite interessanti e ben combattute. Le iscrizioni si chiudono giovedì prossimo alla società Virtus via Castiglione 36".
Laura Farolfi
Le origini del tennis in Italia
Il tennis club più antico d’Italia è il Bordighera Lawn Tennis Club attivo già nel 1878, collocato dietro alla chiesa inglese della città, anche se anch’esso. Come la Virtus Tennis, inizia la attività agonistica vera e propria solo a partire dal 1925.
Almeno 10 ambienti tennisti italiani precedono la nascita della Virtus Tennis. E tra queste ritroviamo, già nel 1902, la terra rossa del Circolo Tennis Bologna ai Giardini Margherita:
1878 Bordighera Tennis Club - Bordighera
1893 Tennis Club Genova - Genova
1893 Tennis Club Milano ''A. Bonacossa'' Milano
1895 Tennis Club Premeno - Premeno
1896 Circolo Tennis Viareggio - Viareggio
1898 Circolo del Tennis Firenze
1898 Tennis Club Triestino - Trieste
1901 Circolo Tennis Fano - Fano
1902 Circolo Tennis Bologna - Bologna
1905 Tennis Club Napoli - Napoli
1906 Tennis Club Parioli - Roma
Fonte: UNASCI - Unione Nazionale delle Associazioni Sportive Centenarie Italiane.
La cura della Neurastenia
La squadra di skating femminile
Il Percorso Espositivo del Novantesimo S.E.F. Virtus
Nel 1961, per commemorare i novant’anni dalla fondazione della casa madre, venne organizzata una mostra al Palazzo dello Sport di Bologna.
L’esposizione, ricostruiva con pannelli e immagini la storia delle sezioni, presentate in ordine cronologico per anno di costituzione.
Molte delle foto esposte sono attualmente conservate nell’Archivio Storico SEF.
Dalla mostra per i novant’anni della SEF Virtus
La foto illustra il pannello dedicato alla sezione tennis in occasione della mostra allestita al Palazzo dello Sport per celebrare i novant’anni della Società nel 1961. Si riconoscono le immagini tuttora conservate nell’archivio storico SEF in via Valeriani 21 a Bologna.
Racchette virtussine
Una squadra virtussina: da sinistra Alfonso Pilati, Angiolino Pilati, Ermete Alfieri.
In abiti borghesi: Vittorio Masotti e Francesco Pilati, ultimo a destra.
Il virtussino Ermete Alfieri
La coppa Old England
La coppia di doppio misto
La coppia Zanasi Caniato e i tempi che cambiano: le gonne femminili e i pantaloni maschili si accorciano per rendere più dinamici i movimenti.
Canepele e De Stefani
Coppa Luzzatto
Giorgio Neri, il Capitano
Indiscutibilmente il più noto ed emblematico presidente Virtus Tennis è stato Giorgio Neri. A 59 viene eletto presidente della Federazione italiana tennis negli anni 1973-1977. Capitano della Coppa Davis nel 1952, fu lui a far debuttare Sirola e Merlo in questa gara. Alla guida di nazionali giovanili, mise per primo in campo il giovane Pietrangeli. Scopritore di giovani talenti ha portato alla ribalta campioni come Merlo, la Riedl, Ferruccio Bonetti. E’ stato l’ideatore dei Centri estivi federali e del Centro tecnico di Formia.
Durante la campagna elettorale per la carica federale un giornalista gli chiese: «Perché alla Virtus e anche in tutta Italia la chiamano da vent’anni il Capitano?». «A dire la verità non lo so - rispose - ma devo confessare che questo grado mi piace moltissimo. Non mi sento né colonnello né generale, ma mi sento proprio e solo capitano, cioè l’ufficiale che resta sempre vicino ai suoi uomini».
Giorgio Neri
Dal programma del Presidente:
1. La F.I.T. va intesa come espressione delle società che la compongono.
2. Solo le società devono costituire l’ambiente ideale per la formazione sia tecnica che morale dei giocatori.
Retro di copertina
1957 in Virtus
Coaching
Nicla Migliori
Tra i vari successi nazionali, nel 1958, la tennista toscana vinse la coppa Bonacossa in coppia con Resy Riedl.
Resy Riedl
Campionessa d’Italia di singolare negli anni 1961 e 1963 esegue un rovescio d’attacco. E poi dicono che le donne giochino solo da fondo campo.
Sfida virtussina di doppio
Le fedeli racchette di legno
In Nazionale
Beppe Merlo, a sinistra, e Fausto Gardini a destra, in pausa durante una seduta di allenamento nei campi virtussini.
Ferruccio Bonetti
Un altro talento scoperto dal Capitano è Ferruccio Bonetti, qui nella veste di capitano della squadra femminile under 16, campione d'Italia.
Da sinistra: Tampieri con il tricolore, Sangiorgi e Dalla Mora.
Lele Spisani, il maestro
Ha fatto lezione per 54 anni, 12 ore al giorno, dalle 7 alle 13 e dalle 14 alle 20. Omar Camporese, a 8 anni, diede i primi ingenui colpi sotto la sua guida.
Il suo motto: “Ho sempre allenato prima l'uomo e poi l'atleta. Se non eserciti la testa non vai da nessuna parte”.
Camporese e Reggi
Ogni circolo che si rispetti ha il suo notiziario. Dal 1974 si pubblica «Virtus Tennis notiziario dell’attività sociale e sportiva». Nel numero del gennaio 1984 si riportano i successi internazionali della virtussina Raffaella Reggi, numero 25 delle classifiche mondiali, mentre Omar Camporese, classe 1968, è ancora una promessa.
Scrive di lui l’allora presidente Beppe Paoloni: «Omar, virtussino dalla nascita, è un giovane molto educato (oggi cosa rara) e intelligente, in campo e fuori.
Tecnicamente ha talento sopra la media, ma forse gli manca quel po’ di gambe che gli consentirebbe di raggiungere traguardi superiori a quelli ottenuti sinora».
Virtus Tennis Notiziario delle attività sportive
Omar Camporese
Raffaella Reggi
Curatori
Armando Antonelli e Luciana Sacchetti
Crediti
La realizzazione della mostra virtuale è stata resa possibile dalla Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna
Testi
I testi che accompagnano la mostra sono di Luciana Sacchetti
Diritti
Viene fatto divieto di copiare e ridistribuire i contenuti e le immagini, al di fuori dell'utilizzo personale
La riproduzione digitale dei documenti è stata realizzata da Luciana Sacchetti
La presente mostra è stata creata utilizzando le riproduzioni digitali di documenti presenti nel fondo archivistico SEF Virtus
Accessibilità
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L'inventario del fondo documentario e la storia della Società di educazione fisica Virtus sul portale archIVI.
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