IT-CPA-ST0051-0000001

Archivio di Carlo Musi

1881 - 1920
con docc. fino al 1965.

2 buste (con all'interno 12 fascicoli)

Si compone di documentazione prodotta da Carlo Musi e, in misura minore, anche dalla figlia Linda Musi. Relativamente al nucleo documentario afferente a Carlo Musi si tratta di corrispondenza ricevuta, scritti, pubblicazioni e materiali di lavoro inerenti le attività esercitate di poeta, scrittore, musicista, attore e autore di commedie e monologhi in (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0051-0000001
Identificativo gerarchico scheda 00001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Archivio di Carlo Musi
Data 1881 - 1920
con docc. fino al 1965.
Consistenza 2 buste (con all'interno 12 fascicoli)
Soggetto conservatore La Famèja Bulgnèisa
Via Barberia, 11 - 40123 Bologna
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Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica La documentazione si presentava priva di qualsiasi ordinamento. Il nucleo documentario è il risultato, tuttavia, di una operazione di recupero e salvaguardia da una parte del materiale documentario che parzialmente era stato conservato da Linda Musi, figlia di Carlo Musi, e dall'altra della documentazione in qualche modo aggiunta dapprima dalla figlia Linda Musi - in particolare una raccolta di ritagli di stampa e una lettera inviata a Linda Musi in ringraziamento del dono di un volume del padre - e poi dalla stessa Famèja bulgnèisa.
Modalità di acquisizione La documentazione fu donata dalla figlia Linda Musi, figlia di Carlo Musi, al presidente della Famèja bulgnèisa per interessamento di quest'ultimo presumibilmente tra il 1961 e il 1965.

Contenuto

Si compone di documentazione prodotta da Carlo Musi e, in misura minore, anche dalla figlia Linda Musi. Relativamente al nucleo documentario afferente a Carlo Musi si tratta di corrispondenza ricevuta, scritti, pubblicazioni e materiali di lavoro inerenti le attività esercitate di poeta, scrittore, musicista, attore e autore di commedie e monologhi in dialetto bolognese; e, inoltre, di rassegna stampa di articoli e contributi pubblicati su alcuni quotidiani e giornali relativi allasua figura e, infine, di alcune fotografie che ritraggono Carlo Musi in abiti di scena. Relativametne al nucleo documentario afferente alla figlia Linda Musi, si tratta di una raccolta di ritagli di stampa intorno alla morte del padre Carlo e alla sua commemorazione. Si conserva, inoltre, un fascicolo relativo al carteggio intercorso tra il presidente della Famèja bulgnèisa e Eleonora Conchi circa l'acquisizione di pubblicazioni di Carlo Musi.
Criteri di organizzazione L'intervento di riordino ha avuto avvio tra il 2006 e il 2008 quando si procedette alla ricognizione sommaria del fondo da parte di Armando Antonelli. Successivamente nel novembre 2010 si procedette all'ordinamento e all'inventariazione della documentazione da parte di Riccardo Pedrini. Dal momento che i documenti non presentavano un condizionamento originale, così come risultavano assenti elementi di un precedente ordinamento (fatta eccezione per alcune segnature generiche non riconducibili ad un precedente ordinamento), il fondo è stato ordinato sulla base dei soggetti produttori (Carlo Musi e la figlia Linda) e della tipologia della documentazione nelle seguenti serie:

I. Corrispondenza e carte personali (1884-1917);
II. Scritti e pubblicazioni (1818-1919);
III. Fotografie, caricature e ritratti (1886-1920);
IV. Documenti di Linda Musi (1920-1961);
V. Documentazione relativa al fondo (1965).

Relativamente alla serie V. Documentazione relativa al fondo è bene specificare come comprenda un solo fascicolo relativo al carteggio intercorso fra Andrea Marcovigi, presidente della Famèja bulgnèisa, ed Eleonora Conchi; fascicolo che, presumibilmente, per volontà dello stesso presidente, è stato posto in coda alla documentazione del fondo al momento dell'acquisizione da parte della Famèja bulgnèisa di due volumi relativi a Carlo Musi.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Lingua italiano, dialetto bolognese
Stato di conservazione buono

Note

Note redazionali Inventario a cura di Riccardo Pedrini redatto nel 2011 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.