IT-CPA-ST0081-0000001

Archivio di Antonio Gandusio

1880 (data attribuita) - 1949

1 busta (con all'interno 27 fascicoli)

Il fondo costituisce la testimonianza diretta dell'attività artistica svolta da Antonio Gandusio, e risulta composto da documentazione accuratamente selezionata da Gandusio nel corso della sua vita.
In particolare si compone di:

-carteggio, contenente perlopiù lettere ricevute da Antonio Gandusio in particolare da parte di personalità (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0081-0000001
Identificativo gerarchico scheda 00001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Archivio di Antonio Gandusio
Data 1880 (data attribuita) - 1949
Consistenza 1 busta (con all'interno 27 fascicoli)
Soggetto conservatore Fondazione Casa Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo
Via Saragozza, 236 - 40135 Bologna
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Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica Il fondo Antonio Gandusio è testimonianza della raffinata passione di collezionista dell'attore. Esso si compone dell'ampia biblioteca a carattere teatrale appartenuta a Gandusio, dei costumi teatrali, di una raccolta di fotografie e del fondo archivistico vero e proprio, costituito dall'epistolario e da ritagli a stampa.
La biblioteca, le collezioni e i documenti furono donati alla Casa Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo nel 1951 da Maria Gandusio Vianello, sorella di Gandusio, in ottemperanza alle volontà non scritte espresse dall'attore, il quale morì senza lasciare testamento. I libri andarono a costituire il primo rilevante nucleo storico della Biblioteca S. Genesio di Casa Lyda Borelli, mentre le fotografie vennero conservate separatamente all'interno del fondo fotografico della Casa.
La parte relativa al carteggio si presentava già parzialmente ordinata dallo stesso Gandusio, che l'aveva suddivisa in tre gruppi, a seconda della professione dei mittenti: "Attrici", "Attori e cantanti" e "Autori drammatici, scrittori, giornalisti". Ciascun gruppo di lettere era contenuto in una camicia, che riportava la professione e l'elenco dei mittenti contenuti all'interno. La restante parte del carteggio era composta da una miscellanea di mittenti diversi, e da alcune lettere ricevute da terzi, acquistate da Gandusio o confluite all'interno del fondo verosimilmente per motivazioni legate alla sua attività artistica (contatti professionali, attori che recitarono con lui nella stessa compagnia). Per quanto riguarda i ritagli a stampa, essi presentano tracce di un originario ordinamento effettuato da Gandusio, il quale individuò per ciascun ritaglio la testata giornalistica o il periodico di riferimento e la data; una parte dei ritagli fu poi riunita e incollata su delle camice in ordine cronologico, il restante materiale rimase sciolto.
Fino al presente intervento di riordino erano considerati parte integrante del fondo "Antonio Gandusio", anche i nuclei documentari costituiti dai carteggi degli attori Guglielmo Privato e Ciro Galvani. Secondo le ricerche di Paola Bignami, che ha ricostruito la storia di queste carte, i fondi dei due attori sarebbero stati consegnati dai rispettivi proprietari a Gandusio, noto nell'ambiente del teatro come raffinato collezionista di libri e documenti teatrali nota 1: Cfr. P. Bignami, "Titoli d'attore", Bologna, Il nove, 1996, pp. 23; 40-52; si vedano inoltre le introduzioni ai fondi "Archivio di Ciro Galvani" e "Archivio di Guglielmo Privato-Elettra Brunini". L'epistolario quindi era formato da tre gruppi di destinatari: Gandusio, Galvani e Privato.
Un parziale intervento di riordino venne effettuato, esclusivamente sulla parte relativa al carteggio, da Bruna Viteritti, che tra il 1995 e il 1997, a seguito di una convenzione stipulata tra la Casa e l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali (Ibc), ricoprì l'incarico di operatrice bibliotecaria presso la Casa con mansioni di riordino e catalogazione. Nel corso di tale intervento i tre nuclei documentari vennero descritti e catalogati, secondo i criteri allora applicati dalla Soprintendenza ai beni librari, nel catalogo elettronico di Casa Borelli. Venne inoltre attribuita una doppia numerazione a singole lettere o gruppi di lettere (numero d'inventario e collocazione).
Come ricorda la Bignami "la collocazione originaria, e ovviamente anche l'attuale catalogazione, presentava distinti questi tre gruppi di lettere" nota 2: P. Bignami, "Titoli d'attore", cit., p. 40.: quindi i fondi vennero mantenuti come nuclei costitutivi distinti all'interno del medesimo complesso documentario. Ed infatti il numero d'inventario assegnato alle lettere è continuo, mentre la collocazione è differente per ciascun gruppo di destinatari: V.L. 1 per le lettere ricevute da Antonio Gandusio, V.L. 2 per le lettere ricevute da Guglielmo Privato e da Elettra Brunini, V.L. 3 per le lettere ricevute da Ciro Galvani.
Le lettere così catalogate sono state poi pubblicate in appendice al volume della Bignami, nella sezione "Catalogo delle lettere", dove sono ordinate alfabeticamente per mittente nota 3:In calce alle descrizioni delle singole lettere sono riportati il numero d'inventario e la collocazione assegnata..
Il catalogo elettronico venne poi stampato ed è oggi disponibile in forma cartacea presso la Biblioteca e archivio S. Genesio di Casa Lyda Borelli.
I ritagli a stampa, invece, furono oggetto di un intervento archivistico immediatamente precedente o successivo a quello della Viteritti, come dimostra il buono stato del materiale utilizzato per la conservazione. Tutti i ritagli a stampa vennero suddivisi cronologicamente in fascc., che riportano l'anno, o gli estremi cronologici, cui gli articoli fanno riferimento. Le date e le intestazioni sono della stessa mano che operò il parziale ordinamento sui ritagli a stampa del fondo Ciro Galvani.
Nel corso del presente intervento di riordino, le lettere ricevute da Ciro Galvani e da Guglielmo Privato sono state separate dal fondo Antonio Gandusio, e i tre nuclei documentari sono stati ordinati e descritti autonomamente, all'interno delle serie "Carteggio" dei rispettivi fondi. Inoltre due lettere inviate da Antonio Gandusio all'attrice Lia Orlandini, descritte nel Catalogo delle lettere della Bignami, sono state ricondotte al fondo "Archivio di Michele Leskovic", marito della Orlandini, all'interno della serie "Documenti personali e amministrativi", fasc. "Documenti personali ... di Lia Orlandini", conservato presso la Fondazione Casa Lyda Borelli.
Il 3 aprile 2012 con nota prot. n. 1153 è stato avviato dalla Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna il procedimento per la dichiarazione di interesse storico particolarmente importante, ai sensi dell'art. 13 del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Con provvedimento della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna n. 27 del 6 agosto 2012 l'archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante.
Modalità di acquisizione Il fondo e la collezione Antonio Gandusio furono donati a Casa Lyda Borelli nel 1951 da Maria Gandusio Vianello, sorella di Gandusio. La donazione venne formalizzata con lettera del presidente Lorenzo Ruggi dell'8 settembre 1951[[nota:1: Si veda: BIBLIOTECA E ARCHIVIO STORICO CASA LYDA BORELLI, "Archivio di Casa Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo", "Donazioni", "Donazione Gandusio".]].

Contenuto

Il fondo costituisce la testimonianza diretta dell'attività artistica svolta da Antonio Gandusio, e risulta composto da documentazione accuratamente selezionata da Gandusio nel corso della sua vita.
In particolare si compone di:

-carteggio, contenente perlopiù lettere ricevute da Antonio Gandusio in particolare da parte di personalità appartenenti al mondo del teatro e dello spettacolo italiano della prima metà del Novecento. Un'esigua parte del carteggio contiene anche lettere ricevute da terzi e non da Gandusio;
-ritagli a stampa, pieghevoli e manifesti riguardanti rappresentazioni teatrali dirette o interpretate da Antonio Gandusio, o su Gandusio stesso;
-una collezione di ritratti e caricature di attori e scrittori della prima metà del Novecento.
Criteri di organizzazione La documentazione è stata ordinata in due serie: il "Carteggio", che costituisce la parte più consistente della documentazione, e la serie dell'"Attività teatrale", che comprende documenti inerenti l'attività teatrale di Antonio Gandusio, costituiti perlopiù da articoli di giornale e ritagli a stampa. E' stato assegnato un numero di corda formato da una stringa alfanumerica composta dal cognome del soggetto produttore seguito da una numerazione continua per l'intero fondo (ad es. "Gandusio1"). Il fascicolo di Ritratti è conservato, per motivi legati al formato, direttamente a scaffale.

Fonti e risorse collegate

Vedi anche le seguenti schede pubblicate nel portale:
  • Per quanto riguarda la parte bibliografica (libri, periodici e copioni) del fondo Antonio Gandusio appartenente alla Fondazione Casa Lyda Borelli essa costituisce uno dei fondi librari della Biblioteca ed archivio S. Genesio di Casa Lyda Borelli.
Bibliografia sulla documentazione
  • Titoli d'attore, a cura di P. Bignami, Bologna, Il nove, 1996

Condizioni d’uso

Strumenti di ricerca

Catalogo analitico dattiloscritto delle lettere di Ciro Galvani, Antonio Gandusio e Guglielmo Privato. Le lettere sono ordinate secondo la collocazione assegnata nel corso della precedente catalogazione.

  • Titoli d'attore, a cura di P. Bignami, Bologna, Il nove, 1996 notaAlle pp. 402-419 del vol. è pubblicato un "Catalogo delle lettere" che contiene la descrizione analitica delle lettere dei fondi Ciro Galvani, Antonio Gandusio e Guglielmo Privato ordinate alfabeticamente per mittente. In calce alle singole descrizioni viene fornita la collocazione e il n. d'inventario assegnati nel corso del precedente intervento di catalogazione.
Lingua Italiano

Note

Note redazionali Inventario a cura di Lorenza Iannacci redatto nel 2011 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.