IT-CPA-ST0112-0000001

Archivio della Guardia nazionale di Bologna 1859-1867

1859 - 1889

91 registri, 225 buste (con all'interno 75 registri, 5955 fascicoli, 15 mazzi, 3 filze), 74 mazzi

Il fondo si compone di regg. e fascc. relativi alla organizzazione ed al servizio della Guardia nonchè alle sue attività amministrative e militari.

Si conserva pertanto la seguente documentazione:

- cc. del Comando superiore della Guardia: ordini del giorno, carteggio, protocolli e indici, situazioni di servizio;

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0112-0000001
Identificativo gerarchico scheda 00001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Archivio della Guardia nazionale di Bologna 1859-1867
Data 1859 - 1889
Consistenza 91 registri, 225 buste (con all'interno 75 registri, 5955 fascicoli, 15 mazzi, 3 filze), 74 mazzi
Soggetto conservatore Archivio storico del Comune di Bologna
Via Tartini 1, 40127 Bologna
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Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica L'archivio della Guardia nazionale 1859-1867 era originariamente di proprietà del Comune di Bologna, che lo custodiva presso l'Archivio generale del Comune insieme agli altri nuclei documentari delle guardie nazionali precedenti (Guardia nazionale 1796-1815, 1831-1832 e 1847-1849). Parte della documentazione fu consegnata al Comune il 31 ottobre 1861 a seguito del primo scioglimento della Guardia (così risulta da un verbale conservato nella sezione Prima legione, serie Carteggio, fascicolo Carteggio del 1° battaglione); un'altra parte fu consegnata il 13 aprile 1867, in seguito al definitivo scioglimento (la nota con l'elenco degli atti consegnati si trova nella serie Inventari dei beni, fascicolo Inventari diversi). Si tratta tuttavia di docc. che forniscono informazioni poco precise circa il materiale consegnato: nel primo caso, addirittura, si scrive soltanto che i colonnelli "hanno consegnato le carte relative agli archivi" delle legioni comandante, senza ulteriori specificazioni; nel secondo caso si parla di "oggetti... consegnati dall'Ufficio dello Stato maggiore" e si riporta un elenco (non molto dettagliato) della documentazione: si parla di un "archivio degli atti... distinti per titoli e fascicoli", con riferimento probabilmente al carteggio, di alcune serie di regg. che difatti ancora si conservano (viene però specificata solo la quantità dei regg. e non la datazione), di libri a stampa e materiale di cancelleria. Seguono due elenchi relativi agli "oggetti" della 1ª e 2ª legione in cui si fa menzione, oltre alle cc. dei consigli di disciplina che in effetti si conservano, di ruoli di matricola e controlli di servizio (ovvero registri matricolari e registri in cui sono iscritti i militi che debbono prestare il servizio, suddivisi in servizio ordinario e di riserva) di cui però non c'è traccia in questo archivio. Stando agli elenchi dovrebbe trattarsi in tutto di ben 196 unità (non è detto che abbiano la forma di registri poichè nell'elenco sono riportate solo le quantità e non le tipologie documentarie).

Nel 1923 gli archivi della Guardia (cioè delle quattro guardie succedutesi nel tempo) furono donate dal Comune al Museo del Risorgimento di Bologna: da quel momento l'archivio rimase di proprietà del Museo ma subì diversi traslochi: il primo nel 1988, quando il Museo cambiò sede spostandosi dai locali del Museo civico a quelli della Casa Carducci; il secondo nel 1992, quando i docc. furono depositati presso la Biblioteca comunale dell'Archiginnasio; l'ultimo nel 1999, quando tornarono ad essere conservati presso l'Archivio storico comunale (nella sua nuova struttura). Per ognuno di tali passaggi sono stati redatti elenchi di versamento o di consistenza in base ai quali sembra di poter affermare che non vi è stata alcuna dispersione di carte . In tutta questa vicenda i complessi documentari prodotti dalle guardie nazionali sono stati considerati come un unico nucleo documentario unitamente agli archivi della Commissione municipale per gli alloggi militari e alle cc. della Coscrizione napoleonica, pur non avendo alcuna relazioni con essi: questo materiale, difatti, è stato donato dal Comune insieme agli archivi della Guardia, ne ha condiviso le sorti ed è sempre contemplato anche nei suddetti elenchi di consistenza.

Per la Guardia nazionale1859-1867 il materiale conservato in Archivio storico comunale si completa con una parte di documentazione prodotta dalla Guardia e custodita presso l'Archivio di Stato di Bologna. Si tratta nello specifico di: carteggio amministrativo del Comando della Guardia e protocolli della corrispondenza; regg. matricolari e ruoli degli appartenenti alla Guardia; ordini del giorno; carteggio del Comando della 2° legione e del Battaglione mobile, per una consistenza complessiva di 15 regg., 3 bb. e 15 pacchi risalenti agli anni 1859-1867. Secondo quanto risulta dai protocolli e dai fascc. relativi ai versamenti e alle donazioni pervenute in Archivio di Stato, la documentazione sopra descritta (o perlomeno parte di essa) è giunta in archivio attraverso quattro donazioni. La prima risale al 1891, quando Luigi Busi, che fu comandante del battaglione mobile della Guardia (nonchè comandante della 2a legione), consegnò all'Archivio le cc. del detto battaglione: ruolo generale, ordini del giorno, protocollo, fogli delle competenze dovute ai graduati. Lo stesso Busi conservò presso di sè anche un'altra porzione di docc., della quale si parlerà meglio in seguito.
Le altre tre donazioni risalgono al 1892: la principessa Isotta Fava Ghisilieri Simonetti, figlia di Rinaldo Simonetti che fu comandante della Guardia, donò all'Archivio un insieme di docc. di cui fanno parte le cc. della Guardia nazionale, nello specifico gli atti di protocollo della 2a legione, gli atti del 2° battaglione della Guardia provvisoria e alcune cc. della Società nazionale (anch'essa presieduta dal padre Rinaldo). In seguito Giuseppe Malvezzi, figlio di Giovanni che fu comandante della Guardia, consegnò il carteggio e un protocollo del Comando superiore (anni 1859-1861); infine Alessandro Trombetti, che fu comandante del 106° battaglione mobile della Guardia, consegnò il carteggio, un protocollo e i ruoli del detto battaglione.

Si accennava prima al fatto che Luigi Busi consegnò alcune delle cc. che custodiva presso di sè all'Archivio di Stato di Bologna. Un'altra porzione di archivio (confluita poi nel complesso documentario conservato presso l'Archivio storico comunale), sempre da lui custodita fu donata al Museo del Risorgimento di Bologna da un suo nipote, Ulisse Calanchi. Della donazione, avvenuta nel 1914, facevano parte anche documenti personali di Busi, libri e cimeli.

Per tornare al complesso oggetto dell'intervento di riordino si dirà che la maggior parte dei docc. è stata rinvenuta condizionata in faldoni, pacchi e carpette originali; lo scarso materiale sciolto è stato ricondotto alla documentazione affine oppure ha dato origine a serie di materiale eterogeneo. Il lavoro di riordino ed inventariazione, iniziato nell'anno 2010 e concluso nel 2011, ha interessato tutti i complessi documentari prodotti dalle guardie nazionali. Nel corso della schedatura e del lavoro di analisi e ricostruzione delle vicende storiche è emerso che tra la fine del Settecento e la seconda metà dell'Ottocento si sono succedute quattro diverse guardie: una volta distinti i nuclei documentari da esse prodotti, essi sono stati descritti e inventariati separatamente (con l'eccezione della Guardia 1831-1832, descritta insieme con la Guardia 1847-1849).

Contenuto

Il fondo si compone di regg. e fascc. relativi alla organizzazione ed al servizio della Guardia nonchè alle sue attività amministrative e militari.

Si conserva pertanto la seguente documentazione:

- cc. del Comando superiore della Guardia: ordini del giorno, carteggio, protocolli e indici, situazioni di servizio;

- cc. del Consiglio di ricognizione: carteggio, richieste di esenzione esaminate dal Consiglio e dal Comitato sanitario, ricorsi esaminati dai Comitati di revisione (entrambi i detti comitati operavano in seno al Consiglio);

- cc. prodotte dal Consiglio di amministrazione: verbali delle sedute del Consiglio, carteggio e protocolli, bilanci, conti, libri mastri e documentazione di tipo contabile;

- cc. dei consigli di disciplina: prospetti, certificati e citazioni;

- cc. del Corpo dei tamburini: carteggio, regg. matricolari, richieste di arruolamento esaminate, situazioni del servizio svolto e conti correnti dei tamburini;

- cc. della Prima legione: carteggio, prospetti degli appartenenti alla legione, situazioni del servizio svolto. Vi sono comprese anche le cc. dei consigli di disciplina che operavano in seno alla Prima legione (vi era un consiglio di disciplina per ogni battaglione): verbali delle sedute, protocolli, quadri dei componenti, prospetti delle udienze e delle sentenze;

- cc. dello Squadrone cavalleria (reparto speciale aggregato alla Prima legione): ordini del giorno e disposizioni, carteggio, protocolli e repertori, ruol e regg. matricolari, situazioni di servizio e quadri dei componenti il Consigli di disciplina dello Squadrone;

- cc. della Seconda legione: ordini del giorno, carteggio (compreso il carteggio prodotto da una delle compagnie della legione), carteggio, protocolli e indici, prospetti dei componenti la legione, atti relativi al servizio svolto. Vi sono comprese anche le cc. dei consigli di disciplina che operavano in seno alla Secondaa legione: verbali delle sedute, protocolli, quadri dei componenti, prospetti delle punizioni inflitte;

- cc. della Guardia nazionale mobile: carteggio della legione mobilizzata a Genova e schede personali dei militi;

- schede personali degli appartenenti alla Guardia: schede dei militi, schede degli individui esentati dal servizio, certificati di iscrizione ai ruoli della Guardia;

- cc. relative all'elezione e alla nomina di ufficiali, sottufficiali e graduati: verbali, regg. delle nomine e brevetti di nomina;

- atti relativi al servizio svolto;

- inventari dei beni in possesso della Guardia;

- miscellanea;

- atti relativi alla consegna delle armi da parte della Guardia in seguito al suo scioglimento. Di questo materiale fanno parte anche i docc. i cui estremi cronologici arrivano fino al 1889, dunque ben oltre il 1867 (anno in cui la Guardia fu disciolta): evidentemente le operazioni di restituzione delle armi al Comune di Bologna si prolungarono fino a tale data.
Criteri di organizzazione Al termine della schedatura e dell'analisi delle cc. conservate in archivio si è osservato che ciascuno degli organi e dei reparti di cui la Guardia era composta gestiva e conservava il proprio archivio autonomamente: difatti essi hanno i proprio verbali, il proprio carteggio amministrativo, tavolta i propri protocolli della corrispondenza; vi sono delle carpette originali su cui è specificato che il fasc. fa parte dell'archivio di un organo piuttosto che di un altro (ad es. "Archivio del Consiglio di ricognizione"). Tale situazione ha portato alla scelta di ordinare la documentazione considerando i suddetti organi e reparti come sezioni con l'intento di conferire ad essi una sorta di "autonomia", derivante dalle circostanze sopra descritte ma pur sempre delimitata dall'appartenenza e subordinazione alla stessa formazione (ovvero la Guardia nazionale). Di conseguenza il fondo è strutturato come segue: sono state create otto sezioni che fanno capo al Comando superiore (organo a capo della Guardia), ai diversi organi interni della Guardia (Consiglio di ricognizione, Consiglio di amministrazione) ed ai reparti militari di cui essa era composta (Corpo dei tamburini, Prima legione, Squadrone cavalleria, Seconda legione e Guardia nazionale mobile). Nelle sezioni sono poi descritte, secondo lo stesso ordine quando questo è stato possibile, le serie documentarie prodotte da organi e reparti: ordini del giorno, verbali delle sedute dei consigli, carteggio, protocolli, indici e repertori; seguono poi le serie più "specifiche", ovvero quelle relative alle particolari competenze ed alla struttura dei diversi organi e reparti: situazioni di servizio (Comando superiore); richieste di esenzione dal servizio e ricorsi (Consiglio di ricognizione); bilanci, conti, libri mastri, giornali di cassa e serie di documentazione contabile (Consiglio di amministrazione). Per le sezioni relative ai reparti militari si annoverano le serie di ruoli, regg. matricolari e prospetti dei componenti; situazioni e rapporti di servizio; atti dei consigli di disciplina (verbali delle sedute, protocolli, quadri dei componenti, prospetti delle udienze e sentenze: vi era un consiglio di disciplina per ciascun battaglione); in coda sono state poste le serie di miscellanea, ove esistenti. Segue una serie in cui sono raccolti atti diversi dei consigli di disciplina che non è stato possibile ricondurre con certezza ad una legione, battaglione o corpo speciale. Sono poi descritte tutte le serie di schede personali e certificati di iscrizione degli appartenenti alla Guardia (sorta di "anagrafica" delle guardie); in seguito si trovano le serie relative all'elezione di ufficiali, sottufficiali e graduati (verbali, regg. delle nomine e brevetti), le serie relative al servizio svolto (prospetti del servizio ed atti diversi). Segue una serie di inventari dei beni in possesso della Guardia e, infine, si trovano una serie di miscellanea e una serie di atti relativi alla consegna delle armi da parte della disciolta Guardia. Si segnala la presenza di due buste di registri, camicie e moduli non compilati che si è scelto di non scartare perché, in qualche caso, uniche attestazioni di prassi diversamente non più testimoniate dalla documentazione conservata. Si è cercato, per quanto lo permettevano le tipologie documentarie conservatesi e l'esistenza presso la Guardia di organi con competenze affini, di avvalersi della stessa struttura gerarchica sia per il complesso documentario prodotto dalla Guardia nazionale 1847-1849 sia per la Guardia nazionale 1859-1867: dall'analisi delle cc., dei regolamenti e delle vicende storiche è infatti emerso che le due formazioni erano organizzate secondo strutture interne molto simili (un Comando e diversi organi interni aventi competenze su gestione degli arruolamenti, della contabilità, della disciplina ed inoltre una struttura gerarchica che poi è la stessa di tutte le formazioni militari) e praticamente identici erano il servizio svolto, le competenze e gli obblighi. Di conseguenza si è scelto di utilizzare un'unica struttura per entrambi i fondi in modo da rendere subito evidenti le somiglianze e le differenze tra le due guardie nonchè la diversa situazione conservativa delle cc. prodotte dall'una e dall'altra.

Fonti e risorse collegate

  • Una parte di documentazione prodotta dalla Guardia nazionale si conserva presso l'Archivio di Stato di Bologna, nel fondo Guardia nazionale, Guardia civica, Pattuglie cittadine 1832-1867. Si tratta nel complesso di 15 regg., 3 bb. e 15 pacchi risalenti agli anni 1859-1867, fra cui si annoverano: - protocolli della corrispondenza risalenti agli anni 1859-1861 (che completano la serie dei regg. di protocollo del Comando della Guardia); - carteggio amministrativo del Comando superioe della Guardia, fascicolato e classificato con lo stesso titolario applicato ai docc. che si conservano in Archivio storico comunale (che completa la serie del carteggio amministrativo del Comando); - regg. di matricola (presso l'Archivio storico comunale mancano del tutto); - ruoli (presso l'Archivio storico comunale mancano del tutto); - ordini del giorno (che integrano l'omologa serie della sezione Comando superiore); - carteggio del Comando della 2a legione (che completano o integrano l'omologa serie); - carteggio del Battaglione mobile (presso l'Archivio storico comunale manca del tutto) .
  • Notizie circa la Guardia nazionale si trovano anche nell'archivio della Segreteria generale del Comune di Bologna, conservato presso l'Archivio storico comunale di Bologna.
Bibliografia sulla documentazione

S. Ales, La Guardia nazionale italiana (1861-1876), Roma, Ufficio storico dello Stato maggiore dell'esercito, 1994. R. Artesi, La Guardia nazionale a Milano e in Italia 1796-1877, Milano, R.A.R.A., 1993. E. Bellono, Codice della Guardia nazionale, Torino, Vincenzo Bona tipografo, 1867 (sesta edizione). E. Bellono, Appendice al Codice della Guardia nazionale e formolario di tutti i relativi atti, Torino, Tipografia nazionale di G. Biancardi, 1861. B. Carpanelli, L'archivio municipale di Bologna, Bologna, Cooperativa tipografica Mareggiani, 1917. G. Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, s.l., Alfa, 1978. Cittadini in armi. La Guardia nazionale a Bologna tra feste e rivoluzioni 1796-1861, Museo civico del Risorgimento, Bologna, Tipografia moderna, 1993. R. Dondarini, Breve storia di Bologna, Pisa, Pacini Editore, 2007. E. Francia, Le baionette intelligenti. La Guardia nazionale nell'Italia liberale (1848-1876), Bologna, Il Mulino, 1999. G. Natali, Bologna nel Risorgimento, estratto da «Il Comune di Bologna», 1935, 8.

Condizioni d’uso

Lingua Italiano
Stato di conservazione buono

Note

Note redazionali Inventario a cura di Stefania Di Primio e Alessandro Alfier redatto tra il 2007 e il 2011 per il progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Bologna. In particolare, Alessandro Alfier (2007-2008) ha curato l'inventariazione delle serie Carteggio, Protocolli e Indici della sezione Comando superiore. Stefania Di Primio (2010-2011) ha curato l'inventariazione delle restanti serie, la stesura dele introduzioni, il ricondizionamento, la revisione finale.