IT-CPA-SN0005-0000033

"La radio: una star di 100 anni"

4 aprile 1995 - 20 giugno 1995

12 nastri analogici

La trasmissione, ideata e condotta da Roberto Baracchini con la collaborazione di Mariangela Bacchi per un totale di 12 puntate, ripercorre la storia della radio in Italia dalle origini fino alla metà degli anni Novanta del Novecento. La storia che si racconta non può prescindere da Guglielmo Marconi, dal fascino dell'uomo e dalla leggenda che ancora lo (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SN0005-0000033
Identificativo gerarchico scheda 00001.00008.00001
Livello di descrizione serie
Denominazione "La radio: una star di 100 anni"
Data 4 aprile 1995 - 20 giugno 1995
Tipologia musica e parlato (registrazione radiofonica)
Consistenza 12 nastri analogici

Contesto

Contenuto

La trasmissione, ideata e condotta da Roberto Baracchini con la collaborazione di Mariangela Bacchi per un totale di 12 puntate, ripercorre la storia della radio in Italia dalle origini fino alla metà degli anni Novanta del Novecento. La storia che si racconta non può prescindere da Guglielmo Marconi, dal fascino dell'uomo e dalla leggenda che ancora lo accompagna nella storia della comunicazione. Ma nel corso degli anni e del progresso, la radio si è distaccata inevitabilmente dal suo creatore e ha tracciato una sua personalissima strada, è diventata libera, e ha raggiunto la casa, l'automobile (e oggi anche il cellulare) di ognuno di noi. Ecco quindi la storia degli uomini, delle voci e delle vicende che in 100 anni la radio ha seguito e divulgato: Guglielmo Marconi e le sue ricerche per lo sviluppo di un sistema di comunicazione con telegrafia senza fili via onde radio, l'impiego della radio negli eventi bellici in Europa e durante il regime fascista in Italia, la natura delle programmazioni e le prime trasmissioni radiofoniche di successo, la crisi che subì la radio con l'avvento della televisione negli anni Cinquanta e Sessanta, la nascita di canali radiofonici privati in concorrenza con quelli della Rai negli anni Settanta. Su questi e tanti altri temi ancora Roberto Baracchini ripercorre la storia della radio attraverso i grandi eventi sociali, culturali, istituzionali e storici del Novecento, insieme a testimonianze dirette di personaggi bolognesi e non, esperti, appassionati e intellettuali, quali tra gli altri Giovanni Pelagalli ideatore di un museo storico della radio a Bologna, Mario Buronzi, campione del programma televisivo "Lascia o Raddoppia" del 1957, intervistati da Mariangela Bacchi nell'inserto "Il tempo e la radio" e chiamati a ricordare e presentare alcuni degli aspetti sviscerati durante la puntata.
La narrazione è accompagnata dalla messa in onda di brani tratti in gran parte dal repertorio della canzone italiana del Novecento e interpretati da grandi cantanti del tempo, tra gli altri Mina, Claudio Villa, Nilla Pizzi, il Trio Lescano fino a Lucio Dalla, Zucchero e Eugenio Finardi.
Criteri di organizzazione I supporti analogici presentano una segnatura e una numerazione originale: rispettivamente P250 per identificare la trasmissione e una numerazione che va a 1 a 12 per numerare ogni singolo supporto analogico. Per tale ragione, in sede di assegnazione di un numero d'inventario definitivo, si è deciso di mantenere la segnatura originale composta da una sigla alfanumerica (in questo caso P250) seguita dal numero che identifica il singolo supporto analogico (ad es. P250_01, P250_02, e così via). Relativamente alla segnatura dei file prodotti per la digitalizzazione delle puntate della trasmissione, si è deciso di riprendere la segnatura originale che identifica sia la tramissione che il supporto analogico (ad es. P250_01) cui si fa seguire il numero della puntata e l'estensione del file prodotto (ad es. P250_01_01.wav e P250_01_01.mp3).

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Restrizioni d'uso Radio Tau
Stato di conservazione buono

Relativamente alle operazioni di digitalizzazione delle puntate della trasmissione, si è proceduto alla creazione di due file: un primo file con estensione .wav ai fini di una conservazione permanente e un secondo file con estensione .mp3 ai fini della consultazione on line.

Note

Approfondimenti