IT-CPA-ST0005-0000004

Istituto tecnico industriale Aldini-Valeriani

23 settembre 1901 - 30 giugno 2007

760 registri, 1677 buste

Nate per iniziativa municipale nella prima metà del XIX secolo, le Scuole di scienze applicate Aldini-Valeriani vennero rifondate e rilanciate nel 1878, come Istituto professionale di arti e mestieri, ancora di proprietà comunale, ma sottoposto al controllo del Ministero di agricoltura, industria e commercio (Maic). Fu, infatti, il Dicastero economico, (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0005-0000004
Identificativo gerarchico scheda 00001.00001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Istituto tecnico industriale Aldini-Valeriani
Data 23 settembre 1901 - 30 giugno 2007
Consistenza 760 registri, 1677 buste

Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica Le prime carte relative alla storia delle Scuole tecniche Aldini-Valeriani sono quelle prodotte dalla Deputazione comunale di pubblica istruzione di Bologna negli anni ‘40 dell'800, conservate tra i fondi speciali della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, luogo dove la Deputazione si riuniva per dibattere le questioni relative all'avviamento dei primi corsi di disegno, fisica meccanica e chimica «applicate alle arti». La consistenza di questa documentazione è molto ridotta, trattandosi di una sola busta.
I documenti del Gabinetto Aldini di fisica e chimica applicata (17 buste relative agli anni 1863-1877) sono conservati presso il Museo del patrimonio industriale, insieme alle carte della Scuola professionale di arti e mestieri (bb. 121 e regg. 72 relativi agli anni 1878-1913). Si tratta del complesso documentario inventariato da Isabella Zanni Rosiello nel 1980. Presso il Museo - oltre alla strumentazione scientifica - sono conservate anche le relative biblioteche (quella del Gabinetto e quella della Scuola professionale), un fondo librario Istituti Aldini-Valeriani più tardo (1920-1960) e un fondo fotografico sulla storia delle scuole (1865-1900, 1930-1960). Recentemente, il Museo del patrimonio industriale ha acquisito 42 buste di documenti relativi all'Istituto tecnico industriale Aldini-Valeriani negli anni 1939-1954, non ancora inventariate.
È comunque nell'odierna sede degli Istituti Aldini-Valeriani (via Bassanelli 9/11) che si conserva, nel complesso, la maggior parte della documentazione relativa al '900, con una consistenza che aumenta notevolmente a partire dagli anni '30 e '40, per proseguire senza soluzione di continuità fino a oggi. Dal quadro che si è tracciato, emerge, in buona sostanza, una discontinuità e una frammentazione nella distribuzione delle carte Aldini-Valeriani. È stato così necessario, mentre si procedeva al riordino e all'inventariazione dell'archivio di via Bassanelli, un lavoro di confronto e di integrazione con la documentazione coeva depositata presso il Museo del patrimonio industriale.
A questo proposito, è da rilevare la continuità cronologica di alcune serie archivistiche attualmente divise tra i due archivi (il caso più significativo è quello dei Registri degli allievi, che si interrompono al Museo nel 1900-1901 e ricominciano con gli anni scolastici successivi nell'archivio dell'attuale sede scolastica), mentre per altre serie sono riscontrabili lacune anche consistenti (è il caso, ad esempio, della serie Carte e corrispondenza d'ufficio, che si interrompe nel 1913 presso il Museo e riprende solo a partire dal 1930 nell'archivio di via Bassanelli).

Contenuto

Nate per iniziativa municipale nella prima metà del XIX secolo, le Scuole di scienze applicate Aldini-Valeriani vennero rifondate e rilanciate nel 1878, come Istituto professionale di arti e mestieri, ancora di proprietà comunale, ma sottoposto al controllo del Ministero di agricoltura, industria e commercio (Maic). Fu, infatti, il Dicastero economico, e non la Pubblica istruzione, a occuparsi per quasi settant'anni, in Italia, della formazione professionale, fino alla riforma Belluzzo del 1928.
L'archivio conservato nell'odierna sede degli Istituti Aldini-Valeriani e Sirani (in via Bassanelli, alla periferia nord di Bologna) custodisce la maggior parte della documentazione relativa alla storia novecentesca della scuola, con una consistenza che aumenta notevolmente a partire dai decenni tra le due guerre mondiali, per proseguire senza soluzione di continuità fino a oggi.
Il fondo Istituti Aldini-Valeriani ha, dunque, nelle carte relative agli anni '30 e '40 una delle sue parti più ricche e consistenti dal punto di vista della ricerca storica, sia per quanto riguarda le vicende amministrative che per quanto concerne l'attività didattica.
Vale la pena sottolineare questo aspetto dal momento che la storia dell'istruzione tecnica e professionale non ha ancora trovato, per quanto riguarda il periodo fascista, l'attenzione che merita, con particolare riferimento al mutamento degli ordinamenti e allo sviluppo che questa branca dell'educazione vive negli anni centrali del regime.
Criteri di organizzazione Al momento della ricognizione effettuata nell'autunno 2007, le carte Aldini-Valeriani si trovavano accatastate, per la maggior parte, in un ampio sottoscala dell'attuale sede scolastica di via Bassanelli, all'interno di scatoloni e vecchi faldoni, spesso bagnati dall'umidità (e dagli effetti di periodici allagamenti di acqua piovana).
Già in sede di ricognizione, furono individuate sommariamente la collocazione e la consistenza delle serie che tradizionalmente compongono la struttura di un fondo scolastico.
Dopo il trasferimento delle carte nel nuovo archivio allestito al piano terra dell'Istituto, il lavoro è proseguito con il riordino e il ricondizionamento del materiale documentario, precisando e raffinando progressivamente la partizione in serie e sottoserie, all'interno delle due sezioni fondamentali: "Amministrazione" e "Attività didattica".
Da rilevare la complessità della struttura gerarchica e la presenza, in particolare, di un consistente nucleo documentario relativo alla Scuole serali, che è stato considerato come subfondo, in quanto suddivisione amministrativa della stessa istituzione.
Successivamente è iniziato il lavoro analitico di schedatura, che è proseguito parallelamente a un approfondito studio della storia amministrativa dell'ente.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note