IT-CPA-FT0028-0000181

"Bologna - Cristo Re e Corpus Domini"

1960 (data attribuita) - gennaio 1975
analisi dei referenti

album di 171 positivi 2 panorami (4 stampe) e 7 provini non a contatto (7 fotogrammi)

La raccolta di fotografie è relativa al monastero di Cristo Re e al santuario del Corpus Domini, conosciuto anche come "della Santa", perchè in esso è custodita e venerata la salma incorrotta di S. Caterina Vigri, fondatrice delle clarisse, entrambi della Provincia di Cristo Re a Bologna.
Sono presenti:

- immagini che (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-FT0028-0000181
Identificativo gerarchico scheda 00001.00015.00002
Livello di descrizione unità archivistica
Titolo "Bologna - Cristo Re e Corpus Domini" (da iscrizione)
Data 1960 (data attribuita) - gennaio 1975
analisi dei referenti
Consistenza album di 171 positivi 2 panorami (4 stampe) e 7 provini non a contatto (7 fotogrammi)
Collocazione scatola 42 (AS.2_Cassetto 2)

Contesto

Responsabilità principali Salmi, Aldo (fotografo principale) - attribuzione certa per timbro
fotografo non identificato (fotografo principale) - attribuzione presunta

Contenuto

La raccolta di fotografie è relativa al monastero di Cristo Re e al santuario del Corpus Domini, conosciuto anche come "della Santa", perchè in esso è custodita e venerata la salma incorrotta di S. Caterina Vigri, fondatrice delle clarisse, entrambi della Provincia di Cristo Re a Bologna.
Sono presenti:

- immagini che documentano la produzione dell' "Amaro delle clarisse". Le clarisse incaricate della preparazione del liquore sono ritratte nei locali dell'Officina farmaceutica della Santa, fondata nel 1500, durante le diverse fasi della lavorazione, dalla miscelazione degli ingredienti fino all'imbottigliamento dell'amaro, di cui è riprodotta l'etichetta;
- fotografie che documentano alcuni momenti di una professione Solenne presieduta dal ministro Generale padre Agostino Sepinski, svoltasi presso la chiesa del Corpus Domini di Bologna nel marzo del 1964;
- fotografie che documentano la celebrazione dei 750 anni dell'approvazione della Regola francescana, svoltasi presso la chiesa del Corpus Domini di Bologna nel dicembre del 1973. Frati e clarisse sono ritratti soli o in piccoli gruppi durante gli incontri commemorativi;
- vedute del refettorio con gli ospiti e di una delle camere della Pensione S. Francesco in via Tagliapietre a Bologna, gestita dalle clarisse;
- vedute degli interni della chiesa del Corpus Domini e della sua facciata esterna in cotto. Alcune delle fotografie documentano i particolari architettonici e decorativi di quest'ultima;
- vedute del monastero e del santuario del Corpus Domini. Le immagini mostrano la salma di S. Caterina assisa su di un trono dorato, gli spazi interni del complesso, gli arredi sacri, le opere d'arte sacra e le reliquie in esso conservati. Sono inoltre presenti le fotografie relative all'esterno del santuario, al chiostro del monastero e alla vegetazione degli intorni.
Note storiche Dopo l'ultima guerra mondiale i Frati minori si sostituirono al clero diocesano nella cura del santuario e del monastero delle Clarisse di Bologna, propriamente denominati del Corpus Domini, ma conosciuti come "della Santa". Infatti vi è custodita e venerata nell'apposita cappella, annessa alla chiesa, la salma miracolosamente incorrotta di S. Caterina Vigri. I frati andavano a far servizio alla "Santa" dai conventi vicini di S. Croce e dell'Annunziata.
Fu deciso di dare sede in loco a un gruppo di religiosi e si adattarono a convento i locali dell'ex-rettoria. I lavori furono ultimati nel 1964 e il neo-convento fu intitolato - come la Provincia, nel 1946, all'atto della fusione delle due Province preesistenti - a Cristo Re.
La storia del complesso monumentale della "Santa" risale al 1456, quando Caterina Vigri giunse da Ferrara a Bologna, per fondarvi un monastero di Clarisse. Alla prima sistemazione provvisoria fece seguito l'attuale, quando, dal 1477 al 1480, Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza costruirono l'attuale complesso. La chiesa fu ampliata e modificata nel 1688 da Gian Giacomo Monti, che peraltro salvò il magnifico portale e il resto della facciata in cotto, opera presunta di Sperandio da Mantova.
Monastero e chiesa subirono gravissimi danni nella seconda guerra mondiale (bombardamenti dal 5 ottobre 1943 e del 29 gennaio 1944). Tutto è stato ricostruito recuperando quanto era possibile recuperare. Purtroppo gran parte degli affreschi di Marcantonio Franceschini sono andati perduti; invece il portale dello Sperandio è stato ricostruito riconnettendo pazientemente frammento a frammento.

Presso il convento Di Cristo Re ha sede la Presidenza Regionale (Emilia Romagna) dell'Ordine Francescano Secolare nota BERARDO ROSSI, I conventi della Provincia dei frati minori dell'Emilia Romagna, Bologna, 1994, pp. 13-14..
Le stampe che costituiscono l'album, prima del loro ricondizionamento con materiali certificati per la conservazione fotografica, erano inserite in buste di plastica trasparente contenute in un raccoglitore con legatura di perni d'ottone di dimensioni 26x32x5 cm. in simil pelle bordeaux. Sul dorso di quest'ultimo era presente l'etichetta adesiva recante l'iscrizione ms. "Bologna - Cristo Re e Corpus Domini".
Le stampe contenute nell'album erano suddivise ed organizzate attraverso alcune etichette adesive, fissate alle pagine plastificate, con iscrizioni mss. recanti informazioni circa i soggetti rappresentati:

- "Amaro delle clarisse (Corpus Domini)";
- "Padre Generale Sepinski - Marzo 1964";
- "750° della Regola. Dicembre 1973";
- "Pensione S. Francesco";
- "Corpus Domini. Interni - esterni. Marzo 1974";
- "Monastero della Santa. Gennaio 1975".

Sul verso di alcune delle stampe sono presenti i timbri:

- "Aldo Salmi. Fotoservizi. Per la stampa. Via S. Felice n. 133/2. ... Bologna";
- "Aldo Salmi. Fotoservizi. Stampa - Attualità. Via Baruzzi n. 10 ... Bologna";

Sul verso delle fotografie sono presenti diverse numerazioni mss. Di queste le più complete sono: "1B-23B", di cui risultano tuttavia mancanti le fotografie n. 6B, 11B; "1A-3A"; "1C-31C"; "1-19", di cui risulta tuttavia mancante la fotografia n. 6; "20-74", di cui risulta tuttavia mancante la fotografia n. 55.
Talvolta sono presenti più copie di una stessa fotografia.

Descrizione fisica

fotografie b/n, gelatina bromuro d'argento/carta, 18x24 cm.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note