IT-CPA-FT0028-0000184

"Bologna - Osservanza"

1970 - 1975 (date attribuite)
analisi dei referenti

album di 194 positivi

La raccolta di immagini è relativa al complesso di S. Paolo in Monte, detto anche dell'Osservanza, della Provincia di Cristo Re a Bologna.
Le fotografie documentano:

- l'edificio ospitante il convento, la chiesa e gli spazi esterni che circondano il complesso;
- via dell'Osservanza;
- gli interni della chiesa di S. (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-FT0028-0000184
Identificativo gerarchico scheda 00001.00015.00003
Livello di descrizione unità archivistica
Titolo "Bologna - Osservanza" (da iscrizione)
Data 1970 - 1975 (date attribuite)
analisi dei referenti
Consistenza album di 194 positivi
Collocazione scatola 43 (AS.3_Cassetto 1)

Contesto

Responsabilità principali Salmi, Aldo (fotografo principale) - attribuzione certa per timbro
fotografo non identificato (fotografo principale) - attribuzione presunta
Storia archivistica La raccolta di immagini è relativa al complesso di S. Paolo in Monte appartenente alla Provincia di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna e situato in via dell'Osservanza a Bologna.
Le fotografie documentano:

- l'edificio ospitante il convento, la chiesa e gli spazi esterni che circondano il complesso;
- via dell'Osservanza;
- gli interni della chiesa di S. Paolo in Monte;
- gli interni del refettorio del convento e i dipinti esposti alle pareti del locale;
- la biblioteca del convento;
- la stanza destinata ai momenti ricreativi;
- gli spazi ospitanti le attività del collegio Artigianelli di Bologna e la Tipografia S. Francesco;
- elementi architettonici e decorativi in terracotta policroma conservati nel convento;
- il sentiero che conduce al complesso con le edicole ospitanti le raffigurazioni delle stazioni della Via crucis;
- riproduzioni di opere d'arte sacra;
- vedutedella cappella rustica, costruita nel 1956, dedicata a S. Antonio di Padova;
- riproduzioni dei bassorilievi policromi raffiguranti le 14 stazioni della Via crucis;
- alcuni momenti ricreativi di gioco dei bambini frequentanti il seminario e dei religiosi del convento;
- ritratti di alcuni seminaristi;
- vedute del chiostro del convento con il pozzo centrale;
- vedute della città di Bologna, fotografata dal complesso di S. Paolo in Monte.

Contenuto

La raccolta di immagini è relativa al complesso di S. Paolo in Monte, detto anche dell'Osservanza, della Provincia di Cristo Re a Bologna.
Le fotografie documentano:

- l'edificio ospitante il convento, la chiesa e gli spazi esterni che circondano il complesso;
- via dell'Osservanza;
- gli interni della chiesa di S. Paolo in Monte;
- gli interni del refettorio del convento e i dipinti esposti alle pareti del locale;
- la biblioteca del convento;
- la stanza destinata ai momenti ricreativi;
- gli spazi ospitanti le attività del collegio Artigianelli di Bologna e la Tipografia S. Francesco;
- elementi architettonici e decorativi in terracotta policroma conservati nel convento;
- il sentiero che conduce al complesso con le edicole ospitanti le raffigurazioni delle stazioni della Via crucis;
- riproduzioni di opere d'arte sacra;
- vedute della cappella rustica, costruita nel 1956, dedicata a S. Antonio di Padova;
- riproduzioni dei bassorilievi policromi raffiguranti le 14 stazioni della Via crucis;
- alcuni momenti ricreativi di gioco dei bambini frequentanti il seminario e dei religiosi del convento;
- ritratti di alcuni seminaristi;
- vedute del chiostro del convento con il pozzo centrale;
- vedute della città di Bologna, fotografata dal complesso di S. Paolo in Monte.
Note storiche Il convento e la chiesa di S. Paolo in Monte, oggi detti dell'Osservanza, risalgono al 1403 quando Papa Bonifacio IX, con bolla del 23 marzo, concesse a fra Giovanni da Stroncone, coadiutore e successore del B. Paolo da Trinci nel promuovere la riforma Osservante, di ricevere un luogo fuori Porta S. Mamolo, presso Bologna. Non va tralasciata un'insistente tradizione che vuole questo luogo frequentato da S. Antonio di Padova durante la sua dimora a Bologna negli anni 1224-27. Una recente scoperta di ceramiche francescane, in una discarica accanto al convento, conferma la presenza dei religiosi sul colle fin dagli inizi del 1300; la documentazione viene convalidata da planimetrie secentesche dove è evidenziata una cappella, restaurata di recente, dedicata al Santo di Padova.
Il convento, già completo nel 1417, venne ampliato nuovamente nel 1446. Il Quattrocento è il suo grande secolo: divenne celebre per la presenza di S. Bernardino da Siena e di tutti i santi della riforma Osservante: fu sede di Capitoli Generali come quello del 1431, presieduto da S. Bernardino; quelli del 1436 e 1455 presieduti da S. Giovanni da Capestrano).
Da questi Capitoli i papi trassero Nunzi e Delegati destinati in Oriente per l'unione delle Chiese e per condurre gli Armeni al Concilio di Firenze, e predicatori, come il B. Mareo da Bologna.
Nel 1473, il 23 aprile, il B. Michele Carcano scese dal colle per istituire a Bologna il "Mons pietatis", divenuto poi la Banca del Monte.
Si intrecciò un intenso rapporto con lo "Studium Bononiense", e l'Osservanza divenne un centro di cultura con un proprio "Studio".
Il crescente numero di religiosi dediti allo studio consigliò di acquistare nel 1465, ai piedi del colle, alcuni edifici e un'area di terreno che divennero il complesso dell'Annunziata.
L'Osservanza, nel '500, si trasformò in convento di ritiro.
Nel 1601 il convento dell'Osservanza fu assegnato ai Riformati che gli diedero nuova vita riportandolo allo splendore passato. Il convento fu dotato dell'infermeria e di una ricca biblioteca con libri preziosi e rari codici.
Nel 1659 si costruì l'attuale Via Osservanza e il viale acciottolato, rifatto nel 1982 dall'Amministrazione comunale, in occasione dell'VIII centenario della nascita di S. Francesco.
Nel 1761 fu innalzata la croce monumentale ai piedi della salita e nel 1771 furono costruiti i pilastri della Via Crucis, con bassorilievi in terracotta di Gaetano Pignone. Il 19 giugno 1769 Luigi Galvani professò la Regola dell'OFS nella chiesa de1l'Osservanza.
Nel 1810, a causa della soppressione napoleonica, il complesso con i suoi cimeli e le sue opere d'arte passò al demanio; poi fu acquistato dal ministro Antonio Aldini, che abbatté la chiesa e parte del convento, per recuperare materiale per la costruzione di Villa Aldini.
Terminata la bufera napoleonica i religiosi dispersi si raccolsero in un conventino a S. Lazzaro di Savena, in attesa di ritornare alla loro Osservanza; nel 1824 il convento fu acquistato dalla signora Baccilieri che lo ridonò ai religiosi.
Ne1 1826 si intraprese la costruzione della nuova chiesa, in stile neoclassico basilicale, su disegno dell'architetto Vincenzo Vannini (consacrata dal Cardinale Carlo Oppizzoni il 13 luglio 1828). I religiosi fecero ritorno processionalmente all'Osservanza, il 4 agosto dello stesso anno, da S. Lazzaro.
Nel 1867, a seguito della soppressione italiana, i religiosi furono nuovamente dispersi, ma riuscirono a salvare la ricomposta e ricca biblioteca. Rientrarono nel 1880.
Nel 1884, a causa del lungo abbandono per la soppressione, si dovette procedere alla sostituzione del soffitto della chiesa a plafone, ornato da tele di Filippo Pedrini, con un soffitto a volte, più povero.
Dal 1880 l'Osservanza divenne sede di uno dei primi collegi serafici d'Italia; il convento fu riscattato definitivamente e fu riportata alla venerazione dei fedeli la "B.V. delle Grazie", l'Immagine della Vergine lasciata ai religiosi dell'Osservanza da S. Bernardino da Siena, durante la sua predicazione quaresimale in S. Petronio nel 1423.
Successivamente, esigenze logistiche, imposero trasformazioni, spesso affrettate, che modificarono notevolmente l'architettura del convento.
Durante l'ultimo conflitto parte del convento fu distrutto dall'incursione aerea del 1 dicembre 1944. Nel 1945 ripresero subito i lavori di ricostruzione e di adattamento. Il co11egio serafico ritornò ad ospitare un numero sempre crescente di fratini. Negli anni 1950-60 si impose una radicale ristrutturazione del collegio, che modificò totalmente il profilo architettonico dell'Osservanza.
Recentemente (dal 1980 al 1987) si è intervenuto in modo sostanziale nel restauro delle strutture architettoniche e statiche della chiesa per ridarle la sua originale bellezza neoclassica; si è rifatto ex-novo il coperto e l'intera pavimentazione alla veneziana e sono stati restaurati tutti i dipinti e le terrecotte policrome. Con il completamento della facciata della chiesa, con l'aggiunta (1993) dell'ala destra, demolita nel 1950 perché pericolante, si e venuto a dare un significato di ritiro e di meditazione alla cappella rustica, costruita nel 1956, dedicata a S. Antonio di Padova.
Altri restauri recenti: quello della biblioteca secentesca, con l'aggiornamento poderoso di opere per la sezione storica ed umanistica, inaugurata da Giovanni Spadolini (1991) e quello del chiostrino, che ha ritrovato il suo candore semplice; la messa in opera di una cancellata in ferro sul sagrato (1993).
Altri restauri recenti: quello della biblioteca secentesca, con l'aggiornamento poderoso di opere per la sezione storica ed umanistica, inaugurata da Giovanni Spadolini (1991) e quello del chiostrino, che ha ritrovato il suo candore semplice; la messa in opera di una cancellata in ferro sul sagrato (1993).
Oggi all'Osservanza trovano sede e punto d'incontro esperienze culturali diverse, come continuazione della tradizione plurisecolare: "Giornate dell'Osservanza", a maggio; "Celebrazioni settembrine"; pubblicazioni della collana "Zenit-Quaderni". Il rettore Magnifico dell'Università di Bologna Prof. Fabio Roversi Monaco ha concesso - nel corso delle celebrazioni millenarie del 1987 - all'Osservanza il "Sigillo Magno" dell'Ateneo bolognese.

Il convento ospita un Professorio della Provincia (post-novizi del Corso propedeutico alla Teologia) nota BERARDO ROSSI, I conventi della Provincia dei frati minori dell'Emilia Romagna, Bologna, 1994, pp. 8-10..
Le stampe che costituiscono l'album, prima del loro ricondizionamento con materiali certificati per la conservazione fotografica, erano inserite in buste di plastica trasparente contenute in due raccoglitori con legatura di perni d'ottone di dimensioni 26x32x4 cm. in simil pelle bordeaux. Sul dorso di questi erano presenti etichette adesive recanti l'iscrizione ms. "Bologna - Osservanza".
Sul verso di alcune delle stampe sono presenti il timbro "Aldo Salmi. Fotoservizi. Per la stampa. Via S. Felice n. 133/2. ... Bologna" e la numerazione ms. "1-124", di cui risultano mancanti le stampe n. 10, 25, 66, 106, 119 e 123.
Sul verso delle stampe sono talvolta presenti didascalie mss. relative al soggetto rappresentato.
Talvolta sono presenti più copie di una stessa fotografia.

Descrizione fisica

fotografie b/n, gelatina bromuro d'argento/carta, 18x24 cm.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note