IT-CPA-ST0031-0000046

Carte relative a Pellegrino Comelli, Giacomo Comelli, Francesco Antonio Comelli

20 giugno 1625 - 23 giugno 1756

1 busta (con all'interno 10 fascicoli)

Si compone di documentazione di natura eterogenea relativa all'esercizio della professione di notaio e di altre attività di diversi membri della famiglia Comelli: in particolare di Pellegrino Comelli (1653-1715) e di Giacomo Comelli (1659-1743), figli di Antonio Galeazzo Comelli (1615-1676), e di Francesco Antonio Comelli (1686-1754).

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0031-0000046
Identificativo gerarchico scheda 00001.00005
Livello di descrizione serie
Denominazione Carte relative a Pellegrino Comelli, Giacomo Comelli, Francesco Antonio Comelli
Data 20 giugno 1625 - 23 giugno 1756
Consistenza 1 busta (con all'interno 10 fascicoli)

Contesto

Storia istituzionale / Biografia Pellegrino Comelli, figlio di Antonio Galeazzo Comelli (1615-1676), nacque a Bargi nel 1653; fu nominato notaio il 9 gennaio 1679, sposò Caterina Acquafresca, sorella di Matteo Acquafresca, nel 1678, prestò servizio militare in una compagnia di cavalli capitanata da Filippo Bentivogli e si trasferì nel 1681 a Bologna dove morì nel 1715.

Giacomo Comelli, figlio di Antonio Galeazzo Comelli (1615-1676), nacque a Bargi nel 1659. Licenziato in teologia, ricoprì tra le altre, la carica di ministro della reverenda Camera apostolica per il sussidio delle galere di papa Clemente XI, quella di sindaco di Terra Santa, e fu insignito anche del titolo di protonotario apostolico. Morì a Bargi nel 1743.

Francesco Antonio Comelli, figlio di Pellegrino Comelli (1653-1715), nacque a Bargi nel 1686; fu nominato notaio il 30 giugno 1708, sposò Giovanna Francesca figlia di Antonio Crivelli nel 1709 e ricoprì per diversi anni la carica di amministratore dell'abbazia di Montepiano. Morì a Bargi nel 1754.
Storia archivistica La documentazione è conservata all'interno di una busta originale sul cui dorso sono posti tre talloncini che riportano rispettivamente: l'indicazione archivistica "Sig. Pellegrino, D. Giacomo e Francesco Antonio Comelli dal 1700 al 1730"; lo stemma di famiglia di Giovanni Battista Comelli e l'anno "1894"; il numero di corda della busta: "6".

Contenuto

Si compone di documentazione di natura eterogenea relativa all'esercizio della professione di notaio e di altre attività di diversi membri della famiglia Comelli: in particolare di Pellegrino Comelli (1653-1715) e di Giacomo Comelli (1659-1743), figli di Antonio Galeazzo Comelli (1615-1676), e di Francesco Antonio Comelli (1686-1754).

In particolare si conservano:

- carte personali e materiali di lavoro di Pellegrino Comelli;
- rogiti di Pellegrino Comelli;
- carte personali e materiali di lavoro di Giacomo Comelli;
- carte personali e materiali di lavoro di Francesco Antonio Comelli;
- rogiti di Francesco Antonio Comelli;
- rogiti di differenti negozi giuridici (locazioni, atti di compravendita, mandati di pagamento, scritture private) non afferenti alla famiglia Comelli;
- rogiti di differenti negozi giuridici (locazioni, atti di compravendita, mandati di pagamento, scritture private) afferenti alla famiglia Comelli, in particolare a Pellegrino, Giacomo e Francesco Antonio;
- lettere di cambio;
- riassunti di natura patrimoniale e finanziaria.
Criteri di organizzazione La documentazione è stata condizionata originariamente in cinque fascicoli, recanti ognuno un titolo anch'esso originale vergato verosimilmente da G. B. Comelli juniore.
Successivamente Mario Fanti, durante il suo intervento di ricognizione sommaria, ha contrassegnato progressivamente i fascicoli mediante lettere alfabetiche ("a", "b", "c", "d", "e") e ha creato un sesto fascicolo denominandolo "Istrumenti vari" (segnandolo con la lettera alfabetica "f").
Con l'attuale ordinamento si è proceduto ad un nuovo condizionamento del cosiddetto fascicolo "Istrumenti vari" contrassegnato dalla lettera "f", mediante la creazione di 5 nuovi fascicoli, dando ragione di soggetti produttori diversi, di differenti tipologie documentarie e di pratiche conservative originali (gran parte delle carte presentano, infatti, un foro al centro, segno di un originario condizionamento in filza).

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

Approfondimenti