IT-CPA-FT0032-0000480

Monumento ai caduti di Sabbiuno di Paderno (Bologna)

1970 (data attribuita) - 2005 (data di esecuzione attribuita)

171 fotografie

La sotto-sottoserie è composta da vedute del monumento in memoria dei partigiani caduti di Sabbiuno di Paderno (Bologna), oltre a fotografie relative all'inaugurazione e alla deposizione di corone in memoria dei caduti.

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-FT0032-0000480
Identificativo gerarchico scheda 00001.00004.00002.00011
Livello di descrizione sottoserie
Denominazione Monumento ai caduti di Sabbiuno di Paderno (Bologna)
Data 1970 (data attribuita) - 2005 (data di esecuzione attribuita)
Tipologia positivo
Consistenza 171 fotografie

Contesto

Contenuto

La sotto-sottoserie è composta da vedute del monumento in memoria dei partigiani caduti di Sabbiuno di Paderno (Bologna), oltre a fotografie relative all'inaugurazione e alla deposizione di corone in memoria dei caduti.
Note storiche Nel dicembre 1944 i calanchi di Sabbiuno furono teatro di esecuzioni sommarie di prigionieri, per la maggior parte partigiani, provenienti dalle carceri di S. Giovanni in Monte a Bologna.
Molti di essi erano stati catturati il 5 dicembre dai nazisti tedeschi e dai fascisti italiani nel corso di un rastrellamento nella pianura nord-est di Bologna, fra Anzola Emilia, Calderara di Reno e Amola di Piano dove avevano le loro basi un distaccamento della 7ª brigata Gap e della 63ª brigata Garibaldi "Bolero".
Il 14 dicembre 1944 un gruppo di prigionieri, su ordine del comando tedesco, venne fatto uscire dal carcere di S. Giovanni in Monte e preso in consegna da un ufficiale delle Schutzstaffeln (Ss): non si sa con certezza se a piedi o in camion coperti, il gruppo attraversò via Farini e via D'Azeglio, uscì da porta S. Mamolo e si avviò verso Sabbiuno, dove i prigionieri saranno giustiziati tra il 14 e il 16 dicembre, forse dopo essere stati tenuti nella stalla del vicino casolare.
Il 22 dicembre un contingente di partigiani e fiancheggiatori incarcerati a S. Giovanni in Monte fu deportato a Mauthausen-Gusen; all'alba del giorno successivo, 23 dicembre, un secondo gruppo di prigionieri venne invece condotto a Sabbiuno per la fucilazione.
Le salme saranno rinvenute nell'agosto 1945 in cinque diverse località della zona collinare, in parte ammucchiate lungo il calanco (quelle delle due stragi del 14 e 23 dicembre 1944), in parte isolate: è probabile, quindi, che Sabbiuno sia stato luogo abituale di esecuzioni sommarie, almeno fino al febbraio del 1945 quando le fucilazioni si sposteranno alla stazione ferroviaria di S. Ruffillo.
Dopo l'esumazione, nel cimitero cittadino furono composte e registrate 47 salme riconosciute e 8 sconosciute. Il numero reale di caduti non è mai stato stabilito con certezza, molti corpi vennero trascinati a valle dall'acqua o definitivamente sepolti dagli smottamenti, questo spiega perché, nel monumento realizzato dagli architetti del gruppo "Città Nuova" (Letizia Gelli Mazzucato, Umberto Maccaferri, Giampaolo Mazzucato) e inaugurato il 2 giugno 1973, venne simbolicamente indicato in 100 il numero dei fucilati a Sabbiuno.

Intermediate, digitali in uso? Descrizione fisica e riproduzioni digitali

Fonti e risorse collegate

Bibliografia
  • A. PRETI, Sabbiuno di Paderno. Dicembre 1944, Bologna, University press, 1994
  • N. S. ONOFRI, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese 1919-1945, Bologna, Comune di Bologna - Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna "Luciano Bergonzini", 2005, vol. 1 notaCfr. in particolare pp. 241-242.
Risorse web

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Note

Approfondimenti