IT-CPA-FT0073-0000198

Frammento architettonico con putti e ghirlanda

1902 - 1903 (date attribuite)
riferimenti biografici

1 singola foto , positivo

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-FT0073-0000198
Identificativo gerarchico scheda 00001.00003.00246
Livello di descrizione documento
Titolo Frammento architettonico con putti e ghirlanda (attribuzione del catalogatore)
Data 1902 - 1903 (date attribuite)
ricavata da riferimenti biografici
Consistenza 1 singola foto , positivo
numero di inventario FLP.554
Unità di conservazione scatola 12

Contesto

Responsabilità principali fotografo non identificato (fotografo principale) - attribuzione presunta

Contenuto

Note storiche Il soggetto raffigurato era con tutta probabilità posto a ornamento delle gradinate di un monumento scavato nel sito di Jamālgarhī, nella valle di Peshawar, da cui proviene secondo l'attribuzione effettuata da Elizabeth Errington (1987: 468).
Il reperto, entrato nel museo di Lahore con il numero "732" e oggi riconoscibile grazie al codice "G 973", era stato mostrato tramite proiezione anche da F. L. Pullé (1905: 105 e fig. 55), durante la conferenza tenuta nel contesto del Congresso Internazionale di Scienze Storiche di Roma del 1903, presentato al pubblico con la consapevolezza della sua precisa provenienza, fatto non scontato per l'epoca, e segnalato ai presenti per le seguenti ragioni: "Ma nulla è più adatto a rendere le prove palpabili della conferma dei vari elementi; classico, occidentale, e indigeno indiano, quanto i frisi dei frontoni da una e dall'altra di quelli che in maniera del tutto indo-buddhistica ornano le gradinate degli stupa. La ricchezza e varietà di questi e insieme le diverse fonti dei loro soggetti si possono arguire dai disegni che trascegliamo dai gradini dello stupa di Jamalgirhi (sic) e che stanno frai due estremi della tipica rappresentazione della usanza indiana nel coro divino delle apsaras e dei gandharvi celesti del mito che ha preso forma nelle persone delle baiadere e dei musici terreni; dal motivo classico per eccellenza della simmetrica processione dei putti reggenti le lunghe ghirlande dei fiori; da quegli encarpa che hanno steso le loro propaggini nell'India da un lato, e dall'altro ai monumenti di Ravenna bizantina".
Criteri di organizzazione La stampa è montata su un cartoncino di supporto formato 12x17 cm.
Sul recto della stampa è presente il numero "732" ms. sul reperto e ms. a caratteri fotografici, mentre sul verso del cartoncino di supporto è presente l'iscrizione ms. "147 Coll. Pullé".

La stampa era conservata all'interno della busta con etichetta recante l'iscrizione dattiloscritta "Cartone II: Ghandara - Chadigara".
Numero di catalogo assegnato nel corso dell'intervento di catalogazione della fine degli anni Ottanta del Novecento: 147.

Descrizione fisica e riproduzioni digitali

fotografia b/n, gelatina bromuro d'argento/carta, 9,5x14,5 cm. , orientamento orizzontale

Fonti e risorse collegate

Bibliografia
  • E. Errington, The Western Discovery of the Art of Gandhāra and the finds of Jamālgarhī, 1987 notaTesi di dottorato, School of Oriental and African Studies
  • F. L. Pullè, Riflessi indiani nell'arte romaica, Roma, Tipografia della Reale Accademia dei Lincei, 1905, volume VII, Atti della Sezione IV: Storia dell'Arte, pp. 57-116

Condizioni d’uso

Note