IT-CPA-FT0013-0000516

Ospedale Bellaria "Carlo Alberto Pizzardi" di Bologna

maggio 1930 esec.

66 fotografie

La serie è costituita da un album che raccoglie immagini relative l'ospedale Bellaria di Bologna, gli spazi in cui esso era organizzato all'epoca della sua inaugurazione e alcuni momenti di quest'ultima, avvenuta nel maggio del 1930.

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-FT0013-0000516
Identificativo gerarchico scheda 00001.00005
Livello di descrizione serie
Denominazione Ospedale Bellaria "Carlo Alberto Pizzardi" di Bologna
Data maggio 1930 esec.
Tipologia positivo
Consistenza 66 fotografie

Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica Non è stato possibile risalire alla provenienza del materiale.

Contenuto

La serie è costituita da un album che raccoglie immagini relative l'ospedale Bellaria di Bologna, gli spazi in cui esso era organizzato all'epoca della sua inaugurazione e alcuni momenti di quest'ultima, avvenuta nel maggio del 1930.
Note storiche Nato come sanatorio dedito alla cura dei malati polmonari acuti e dei tubercolotici in seguito all'eredità lasciata dal marchese Carlo Alberto Pizzardi al Corpo amministrativo centrale degli spedali di Bologna, venne fondato nel 1927. L'edificio, ad opera dell'architetto Giulio Marcovigi, si sviluppava su quattro padiglioni e mostrava particolari strutture di collegamento, ballatoi e scale, che mettevano in comunicazione le diverse parti dell'edificio.
All'inaugurazione avvenuta nel maggio del 1930 parteciparono numerose personalità politiche e religiose del tempo; nel 1932 vi fu traslata la salma del benefattore che venne collocata sotto l'oratorio della chiesa dell'ospedale.
Il sanatorio funzionò nel tempo con i proventi dell'assicurazione obbligatoria contro la Tbc e le campagne filantropiche promosse dalla Croce rossa italiana.
Nel corso degli anni, in seguito alla progressiva trasformazione dell'incidenza della patologia polmonare cui era destinato, i quattro padiglioni iniziarono ad ospitare pazienti comuni e nel 1974 venne inaugurato il nuovo padiglione "Gino Tinozzi", adiacente alla struttura centrale ed interamente destinato ai pazienti affetti da tubercolosi polmonare. L'ospedale dagli anni Settanta del Novecento iniziò ad avere così la struttura di un ospedale generale, con due complessi specialistici, uno Neurologico e uno Pneumologico.

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