IT-CPA-SN0001-0000171

Autobiografia di militanti comuniste

20 novembre 1991 - circa aprile 1992 (data attribuita)

6 nastri analogici

Si compone delle registrazioni delle interviste a Novella Pondrelli nota nota:Nata a Molinella (Bo) il 13 febbraio 1911, deceduta a Monterenzio (Bo) il 1° febbraio 2009, operaia. Perseguitata dai fascisti negli anni Venti insieme alla famiglia, costretta a fuggire da Molinella, dal 1931 fu (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SN0001-0000171
Identificativo gerarchico scheda 00001.00002.00013
Livello di descrizione sottoserie
Denominazione Autobiografia di militanti comuniste
Data 20 novembre 1991 - circa aprile 1992 (data attribuita)
Tipologia parlato (intervista)
Consistenza 6 nastri analogici

Contesto

Modalità di acquisizione Nastri donati a titolo gratuito da Elda Guerra nel maggio 2009[[nota:nota:Al momento non è stato reperito al cun atto contenente la donazione]].

Contenuto

Si compone delle registrazioni delle interviste a Novella Pondrelli nota nota:Nata a Molinella (Bo) il 13 febbraio 1911, deceduta a Monterenzio (Bo) il 1° febbraio 2009, operaia. Perseguitata dai fascisti negli anni Venti insieme alla famiglia, costretta a fuggire da Molinella, dal 1931 fu un punto di riferimento in Francia per gli esuli e i compagni di partito condannati in Italia. Nel 1939 tornò in Italia, fu arrestata e mandata al confino. Tornata in libertà nel 1943, seguì i partigiani, operando nella zona della pianura bolognese (Granarolo, Minerbio, Baricella, Zola Predosa, Malalbergo). Dopo la liberazione entrò a far parte del primo Consiglio comunale di Bologna, fu la prima responsabile delle donne del PCI bolognese e organizzò l'Unione Donne Italiane (Udi) provinciale. Negli anni successivi è stata dirigente del partito, consigliere della Provincia di Bologna (1951-1956) e ha rivestito ruoli di responsabilità nel sindacato. e a Vittorina Dal Monte nota Nata ad Imola (Bo) nel 1922, deceduta a Bologna l'11 dicembre 1999. Nata da una famiglia di braccianti, che emigra clandestinamente in Francia, quando lei è ancora giovanissima: qui frequenta la scuola fino alla terza media. Inizia a lavorare a 13 anni in sartoria; dal 1939 al 1940 lavora come ambulante; dal 1942 al 1943 come mondina. Nel 1943 si iscrive al Partito comunista francese. Rientrata in Italia, partecipa alla Resistenza. Nel 1946 segue un corso di partito di tre mesi, in seguito al quale diviene funzionaria del Pci, dapprima presso la federazione di Bologna (dove è anche eletta consigliera provinciale, e nominata assessore all'Istituto provinciale infanzia e maternità) sino al 1952, poi in quella di Torino, come responsabile femminile e membro della segreteria federale, sino al 1956, quando viene incaricata di far parte della segreteria nazionale dell'Unione donne italiane (Udi) a Roma. Dal 1958 svolge la sua attività nella FILTEA, il sindacato tessile della CGIL, sino al 1963 dirige il comparto nazionale delle confezioni in serie. Dal 1963 al 1965, divenuta membro della segreteria nazionale della FILTEA, è a Bologna per guidare la lotta delle lavoranti a domicilio. Dal 1965 al 1967 è segretaria provinciale del sindacato abbigliamento a Milano. Nel 1967 torna al lavoro politico: sino al 1979 è funzionaria della federazione comunista di Bologna; e responsabile di partito nel quartiere Saffi. Dal 1979 al 1989 è attiva nell'Udi di Bologna, rientranti nel progetto di ricerca "Autobiografia di militanti comuniste", finanziato dalla Commissione femminile del Partito comunista italiano (Pci) di Bologna, sotto la responsabilità di Lalla Golfarelli. Fu messa in palio una borsa di studio, vinta da Paola Zappaterra, per la raccolta di storie di vita di militanti del Pci durante la Resistenza tramite interviste.

Le interviste furono condotte in parte da Elda Guerra, in parte da Paola Zappaterra, ma il progetto non proseguì, non dando esito ad alcuna pubblicazione.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note