IT-CPA-SP00001-0000007

Antoniano dei frati minori

(ente assistenziale e culturale)

1954 -

L'Antoniano dei frati minori di Bologna è un ente che dipende direttamente dalla Provincia di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna, il cui padre provinciale ne è anche il presidente e a cui risponde il Consiglio direttivo, formato da frati minori e laici che nel tempo si sono avvicendati nella gestione e nella direzione, quest'ultima di sola spettanza ad un frate minore.
L'idea e le origini della fondazione dell'Antoniano sono da ascriversi alle personali (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000007
Tipologia ente
Qualifica

ente assistenziale e culturale

Denominazione

Antoniano dei frati minori

Date di esistenza 1954 -

Descrizione

Storia
L'Antoniano dei frati minori di Bologna è un ente che dipende direttamente dalla Provincia di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna, il cui padre provinciale ne è anche il presidente e a cui risponde il Consiglio direttivo, formato da frati minori e laici che nel tempo si sono avvicendati nella gestione e nella direzione, quest'ultima di sola spettanza ad un frate minore.
L'idea e le origini della fondazione dell'Antoniano sono da ascriversi alle personali vicende di un frate francescano che al termine del secondo conflitto mondiale, di ritorno a Bologna dal lager polacco di Stargard dove da cappellano militare aveva sperimentato la realtà del campo di concentramento, comincia a progettare un locale presso il convento di S. Antonio di Bologna dove si possa dare degna collocazione al rito del pane condiviso da una fraternità di uomini e donne, bisognosi di tutto. A partire dal dicembre 1951, padre Ernesto Caroli insieme ad altri religiosi del convento, quali il padre guardiano Gabriele Vannini, padre Berardo Rossi e insieme ad alcuni laici, quali il commendator Luigi Zecchini, Elisabetta Tinozzi Gasbarrini, Livio Ventre e il ragioniere Alfredo Biavati, dà vita a comitati con il compito di promuovere un'opera ancora senza nome e per la quale devono ancora essere trovati fondi, le cosiddette "Opere caritative antoniane".
Già prima della nascita dell'Antoniano, però, i frati avevano dato prova delle loro capacità organizzative ed aggregative. Negli anni 1951-1952, quando i fiumi Po e Reno ruppero gli argini nelle zone del ferrarese e del rovigotto, il convento di S. Antonio divenne il centro di raccolta di numerosi volontari e di ingenti quantitativi di farina, pane, zucchero, medicinali e indumenti per le popolazioni alluvionate che necessitavano di soccorsi immediati. Grazie alle decine di uomini e donne che s'impegnarono nella raccolta, nello smistamento, nella consegna degli aiuti, fino ai panificatori di Bologna che contribuirono in maniera decisiva alla spedizione, i frati avevano avviato una catena di solidarietà che non si sarebbe più interrotta e che, anzi, avrebbe avuto modo di attuarsi nelle multiformi attività assistenziali dell'Antoniano.
La prima pietra dell'Antoniano viene posta il 13 giugno 1953, in occasione della festa di S. Antonio, mentre il 10 ottobre 1954 l'inaugurazione ufficiale della nuova struttura coincide con le celebrazioni per il cinquantenario della consacrazione della chiesa di S. Antonio, alla presenza del Ministro generale dei frati minori, padre Agostino Sepinski, che inaugura ufficialmente anche la mensa dei poveri.
Nel 1955, riprendendo l'antica tradizione del "Pane di S. Antonio", i fornai di Bologna collocano nei propri negozi una gerla dove i clienti possano lasciare un po' di pane per i poveri della città, accanto a quello donato da loro stessi. Per diversi anni, le gerle vengono ritirate ogni pomeriggio dal personale dell'Antoniano o dai frati stessi. La raccolta ed il riciclaggio di materiale usato (carta, plastica, ferro, mobilia) contribuisce in maniera decisiva, e per molti anni, alla realizzazione di fondi impiegati nelle attività assistenziali, come la costruzione del primo lotto di appartamenti da assegnare gratuitamente a famiglie particolarmente meritevoli e bisognose: l'iniziativa viene sempre gestita (fino all'anno della sua cessazione, nel 1970) nel rigoroso rispetto dell'anonimato degli assegnatari. Dallo svincolo dei pegni al pagamento delle bollette, dall'acquisto dei libri per la scuola alla consegna di spesa e medicine, fino alla distribuzione di indumenti, calzature, biancheria personale e per la casa: per molti anni famiglie disagiate e anziani in solitudine sono stati seguiti nel riserbo assoluto dai frati di S. Antonio.
Sin dagli inizi, le opere caritative dell'Antoniano si accompagnano alle iniziative culturali, inaugurate dalla "Biennale d'arte sacra contemporanea" (rassegna nazionale delle arti figurative su tema religioso) nel 1954, che costituì fino all'ultima edizione del 1972 il più importante appuntamento italiano del settore. L'Accademia antoniana d'arte drammatica inaugura le proprie attività nel 1955: vengono avviati corsi di dizione, recitazione, mimo, trucco, costume, e nel 1956 viene varata la scuola di danza classica. L'idea di offrire ai giovani una scuola in cui mettere a frutto il proprio talento era nata nei campi di concentramento tedeschi dalla forza che trovavano nella musica e nell'arte i soldati italiani umiliati e dolenti. Con loro padre Ernesto Caroli aveva condiviso fame e afflizioni e proprio pensando a loro, di rientro a Bologna, aveva proposto ai confratelli di includere nel progetto del nascente Antoniano una scuola di teatro che fosse una efficace palestra per apprendere l'arte della recitazione, della tecnica cinematografica e delle altre discipline dello spettacolo.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta, la promozione delle attività assistenziali dell'Antoniano, che passava anche attraverso manifestazioni e spettacoli ospitati nel cinema-teatro presente fin dalla nascita dell'Antoniano all'interno della struttura, porta in via Guinizelli alcuni dei più celebri protagonisti del neonato mondo televisivo, grazie anche ai contatti di padre Gabriele Adani. La disponibilità di mezzi ed attrezzature di cui l'Accademia si dota nel frattempo, rende l'Antoniano un centro particolarmente accreditato per la produzione televisiva, avviata nel 1958 con alcune riprese di prosa teatrale. Ma è l'arrivo dello "Zecchino d'oro" nel 1961 a segnare la svolta, indicando nell'Antoniano un laboratorio particolarmente fervido nell'ideazione dei programmi per l'infanzia e la famiglia e costituendo un tassello importante nella storia della televisione italiana. La produzione televisiva in crescita e le esigenze didattiche dell'Accademia (nel cui ambito Mariele Ventre fonda nel 1963 il Piccolo coro dell'Antoniano, poi dal 1995 divenuto Piccolo coro "Mariele Ventre") portano, nel marzo del 1964, all'apertura di un nuovo cantiere nell'orto del convento di S. Antonio per la costruzione di un ulteriore corpo attiguo all'edificio principale.
Alle iniziative originarie, quali la mensa per i poveri, l'Accademia d'arte drammatica, il cinema e il teatro, affiancate fin dagli anni Sessanta da attività del tutto inedite come le produzioni televisive e discografiche, si aggiungono in seguito nuove realtà: Antoniano Insieme per i bambini disabili (la struttura clinico-terapeutica fondata nel 1981), il Centro di produzione e il Fiore della solidarietà con i progetti internazionali a favore dell'infanzia in situazione di emergenza e bisogno attraverso la costruzione di case-famiglia, scuole, ospedali, realizzati dal 1991 nei cinque continenti.
Luoghi

Bologna (sede, 1954 -)

Funzioni e attività L'attività dell'Antoniano si diversifica in diversi settori e ambiti:

- assistenza ai poveri della città di Bologna attraverso il servizio mensa; - assistenza ai poveri di diverse parti del mondo attraverso la costruzione di scuole, ospedali e strutture assistenziali;
- raccolta fondi per iniziative di beneficenza e solidarietà;
- organizzazione di corsi di logopedia e musicoterapia per bambini disabili;
- organizzazione di corsi di danza e recitazione per bambini, ragazzi e adulti;
- realizzazione di trasmissioni televisive per bambini;
- realizzazione di home video di contenuto religioso e non;
- attività formativa corale (Piccolo coro e Verdi note);
- attività teatrale e cinematografica;
- allestimento di mostre ed esposizioni artistiche;
- creazione dell'emittente radiofonica Radio Tau;
- attività discografica (incisione di brani cantati dal Piccolo coro e dal coro delle Verdi note).
Organizzazione interna L'ente è sempre stato presieduto e amministrato da religiosi appartenenti alla Provincia di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna. In particolare, fin dalla nascita, l'ente è stato gestito e diretto da un consiglio che comprendeva 4 o 5 frati fino alla fine del secolo XX. A partire dal 2003, a seguito di riassetti istituzionali, la presidenza è stata assunta direttamente dal Ministro provinciale della Provincia di Cristo Re, allargando il consiglio direttivo anche ai laici, riservando comunque la direzione ad un frate minore, unico religioso presente nel consiglio. L'organigramma e la struttura dell'ente nel corso del tempo hanno subito significative variazioni rispondenti essenzialmente a mutate finalità di natura assistenziale e caritativa da una parte, e a nuovi e diversi interventi nell'ambito della formazione musicale, artistica e culturale, determinando la costituzione di veri e propri organismi interni e di uffici che hanno visto vicendevolmente mutare funzioni e ambiti di competenza. Relativamente alla sezione direttiva e amministrativa è possibile individuare uffici, dalla nascita ad oggi, di cui sono stati responsabili direttamente i religiosi stessi: - direzione e segreteria; - ufficio fiscale ed economico; - ufficio stampa e comunicazione; - ricerca fondi e solidarietà. Accanto a veri e propri uffici amministrativi, nel corso del tempo all'interno dell'ente sono stati creati veri e propri organismi con ambiti di competenza differenti e rispondenti alle finalità loro assegnate: tra gli altri, ricordiamo l'Accademia di danza e di arte drammatica, la Società del Vangelo, Radio Tau, Piccolo coro poi Piccolo coro Mariele Ventre; Antoniano Insieme; Comitato delle signore dell'Antoniano e il Centro di produzioni televisive nota 1:Di tali enti, nel profilo istituzionale sono stati forniti alcuni elementi storici.

Relazioni

Relazione associativa
De Maria, Ada, pittrice, (Bazzano 1906 - Bologna 1995) Date di esistenza della relazione: 1983 - 1995

Descrizione della relazione: Il rapporto tra Ada De Maria e l'Antoniano ha inizio nel 1983 quando, a cura dell'ente, viene allestita una mostra di opere della sorella Maria De Maria nei locali del convento della Ss. Annunziata di Parma. Questa è la prima di una serie di mostre organizzate dall'Antoniano incentrate sulla produzione artistica della famiglia De Maria: Antoniano, 1984; galleria d'arte La Pandolfina di Cesena, 1984-1985; Antoniano, 1986 e 1996.

Relazione associativa
Salmi, Aldo, fotografo, (Bologna 1924 - Bologna 2001) Date di esistenza della relazione: 1954 - 2001

Descrizione della relazione: Collaboratore dell'Antoniano dei frati minori in qualità di fotografo.

Relazione associativa
Tomba, Cleto, artista, (Castel San Pietro 1898 - Bologna 1987) Date di esistenza della relazione: 1958 - 1987

Descrizione della relazione: I rapporti tra Cleto Tomba e l'Antoniano risalgono al 1958, anno in cui lo scultore partecipò alla Biennale d'arte sacra contemporanea presso l'Antoniano. Da quel momento l'artista instaurò un legame di stima e di profonda amicizia con padre Berardo Rossi, direttore dell'Antoniano e autore e curatore di due monografie di una mostra antologica sullo scultore.

Relazione associativa
Centro emiliano di formazione per insegnanti e genitori - CEFIG, Bologna, (1987 - 2002) Date di esistenza della relazione: 1986 - 2002

Descrizione della relazione: Il Centro rientra nell'ambito delle attività sociali dell'Antoniano dei frati minori, dove aveva anche la sede della Segreteria e dei corsi.

Relazione associativa
Radio Tau, Bologna, (1983 - 2015) Date di esistenza della relazione: 1983 - 2015

Descrizione della relazione: Radio Tau costituisce un'attività apostolica che opera nell'ambito dei fini istituzionali della Provincia di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna, con sede presso l'Antoniano dei frati minori.

Relazione associativa
Società del Vangelo, Bologna, (1966 - 2014) Date di esistenza della relazione: [1959] - 2014

Descrizione della relazione: La Società del Vangelo è un'associazione che collabora con l'Antoniano dei frati minori, dove aveva sede operativa e direttiva.

Relazione a ente sovraordinato
Provincia minoritica di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia Romagna, Bologna, (1946 - 2016) Date di esistenza della relazione: 1954 -

Descrizione della relazione: L'Antoniano dei frati minori rientra tra le attività apostoliche e sociali dipendenti dalla Provincia di Cristo Re.

Risorse collegate

Fonti utilizzate per la compilazione della scheda

Fonti bibliografiche:

- D. PILI, L'Antoniano di Bologna, estratto da «Studi francescani», 1970, 4, pp. 487-492;

- G. ADANI, Vita da frate, Milano, Rusconi, 1984, 2a ed.;

- 50 anni di Antoniano 1954-2004, a cura di A. SENATORE, Villa Verucchio, Pazzini, 2004;

- A. SENATORE, Cinquant'anni di Antoniano. 1954-2004, «Il carrobbio», Bologna, Patron, 2004, XXX, pp. 328-332;

- L. ORSI, Dal Lager allo Zecchino d'oro, Bologna, Digigraf, 2007.

Note

Scheda descrittiva a cura di Marta Magrinelli, Jessica Pagani, Riccardo Pedrini, Sara Verrini redatta nel 2012 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.