IT-CPA-SP00001-0000134

Accademia nazionale di agricoltura di Bologna

(ente di istruzione e ricerca)

1807 -

L'Accademia nazionale di agricoltura viene fondata a Bologna nel 1807 su iniziativa del conte Filippo Re, professore di agraria dell'Università di Bologna e profondo conoscitore dell'agricoltura italiana, con il nome di Società agraria del Dipartimento del Reno, ed ha la sua origine nell'adempimento dell'articolo V della Legge sulla pubblica istruzione, emanata dalla Repubblica italiana nel 1802, relativo all'istituzione di società agrarie e di arti meccaniche. Le (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000134
Tipologia ente
Qualifica

ente di istruzione e ricerca

Denominazioni

Accademia nazionale di agricoltura di Bologna (date d’uso della denominazione: 1960 -)

Reale accademia di agricoltura di Bologna (date d’uso della denominazione: 1940 - 1960)

Accademia di agricoltura di Bologna (date d’uso della denominazione: 1938 - 1940)

Società agraria della provincia di Bologna (date d’uso della denominazione: 1822 - 1938)

Sezione agraria dell'Ateneo bolognese (date d’uso della denominazione: 1811 - 1813)

Società agraria del Dipartimento del Reno (date d’uso della denominazione: 1807 - 1810)

Date di esistenza 1807 -

Descrizione

Storia
L'Accademia nazionale di agricoltura viene fondata a Bologna nel 1807 su iniziativa del conte Filippo Re, professore di agraria dell'Università di Bologna e profondo conoscitore dell'agricoltura italiana, con il nome di Società agraria del Dipartimento del Reno, ed ha la sua origine nell'adempimento dell'articolo V della Legge sulla pubblica istruzione, emanata dalla Repubblica italiana nel 1802, relativo all'istituzione di società agrarie e di arti meccaniche. Le finalità sono lo studio e la sperimentazione di nuovi metodi di coltura per il miglioramento dell'agricoltura, in un'ottica che travalica la dimensione locale.

Inizialmente le risorse per le proprie attività provengono dall'assegnazione da parte del Governo napoleonico dell'usufrutto di un podere denominato Belpoggio, in località Chiesanuova fuori porta Santo Stefano a Bologna; in seguito, nel 1839 l'Amministrazione provinciale di Bologna vi aggiunge una rendita fissa. Nel 1840 il Comune di Bologna le assegna come sede per le sue riunioni una sala del Palazzo dell'Archiginnasio.

L'attività dell'Accademia prosegue anche con l'Unità d'Italia, sotto la presidenza di Carlo Berti Pichat e la vice presidenza di Marco Minghetti, anche se va assumendo una connotazione più prettamente culturale rispetto a quella pratica e sperimentale delle origini.

Gli avvenimenti del secondo conflitto mondiale, con il bombardamento del Palazzo dell'Archiginnasio nel 1944 e la conseguente perdita della sua sede situata nel "Cubiculum Legistarum", cui si aggiungono il sostanziale annullamento della rendita ricavata dall'affitto del podere Belpoggio e una significativa riduzione del numero dei soci, segnano per l'Accademia uno dei momenti di maggiore difficoltà della sua storia e provocano una pressoché sostanziale sospensione delle attività.

Già dai primi anni Sessanta del Novecento è possibile registrare la piena ripresa della vita accademica e una rinnovata attività culturale, grazie alla nuova dirigenza che vede alla presidenza e alla vice presidenza rispettivamente il senatore Giuseppe Medici (1960-1995) e il professore Gabriele Goidànich (1960-1982), ma grazie anche alla vendita del podere all'Istituto autonomo per le case popolari (Iacp) nel 1968, in cambio di varie proprietà immobiliari e di denaro, che garantiscono all'Accademia una notevole sicurezza economica. Tale rilancio, in sintonia con le proprie finalità statutarie, è testimoniato anche dal ruolo di protagonista svolto a livello nazionale ed internazionale, svolgendo una ricca attività di ricerca e organizzando convegni e occasioni di confronto sulle nuove sfide poste dall'agricoltura moderna come l'utilizzo delle risorse del territorio, le nuove tecniche colturali e la progressiva meccanizzazione.

Fin dalle sue origini l'Accademia ha provveduto alla pubblicazione della propria attività scientifica, prima nel "Rendiconti" delle sessioni della Società agraria della provincia di Bologna (1807-1839), poi nelle "Memorie" lette nelle adunanze ordinarie della Società agraria della provincia di Bologna (1840-1858) e successivamente negli "Annali" che vengono tuttora pubblicati.

Tra gli altri si segnala, per comprendere appieno l'importanza dell'Accademia nell'ambito dell'agricoltura locale e nazionale, come per sua iniziativa si deve l'istituzione della Scuola superiore di agricoltura, divenuta poi nel 1935 la Facoltà di agraria dell'Ateneo bolognese, del Consorzio antifillosserico, della Società produttori sementi, della Società pro montibus et silvis, dell'Istituto per la cerealicoltura e l'osservatorio di economia agraria per l'Emilia Romagna.

Nel dopoguerra con la ricostruzione del Palazzo dell'Archiginnasio l'Accademia tiene le proprie riunioni nella sala "Cubiculum artistarum" mentre la biblioteca, l'archivio, gli uffici di presidenza e di segreteria si trasferiscono prima in alcuni locali nel palazzo Pietramellara in via Farini n. 14 e dal 1988 nel palazzo Pasi di via Castiglione n. 11.
Luoghi

Bologna (sede, 1807 -)

Funzioni e attività L'ente attraverso la promozione di convegni e congressi su tematiche e problematiche relative all'ambito agricolo, la pubblicazione delle adunanze accademiche e dei risultati delle indagini e degli studi da essa promossi o coordinati per conto di altri enti, persegue il miglioramento dell'agricoltura e dei problemi ad essa attinenti, sia nei riguardi della produzione che del diritto e dell'economia agraria e del mercato dei prodotti.
Quadro giuridico-normativo - Legge sulla Istruzione pubblica del 4 settembre 1802;
- Regolamento della Società agraria della Provincia del Reno del 1809;
- Regolamento per la Società agraria della Provincia di Bologna approvato dalla Congregazione degli Studi con decreto del 10 dicembre 1847;
- Statuto dell'Accademia di agricoltura approvato con R.D. del 3 giugno 1938 n. 1041;
- Statuto dell'Accademia nazionale di agricoltura approvato con D.P.R. del 27 novembre 1960 n. 1867;
- Statuto dell'Accademia nazionale di agricoltura, 1964;
- Statuto dell'Accademia nazionale di agricoltura, 2001;
- Statuto dell'Accademia nazionale di agricoltura, 2010.
Organizzazione interna In base allo statuto e al regolamento si delineano organigramma, funzioni e competenze dell'ente:

- afferiscono i soci onorari, ordinari, emeriti e corrispondenti eletti a vita, eletti su proposta del Consiglio di amministrazione e censura, dall'Assemblea del corpo accademico composta dai soci con l'esclusione dei corrispondenti;

- organi dell'Accademia sono il Corpo accademico che riunito in Assemblea elegge al suo interno il Presidente, che a sua volta designa un Vice presidente, ed il Consiglio di amministrazione e censura composto dal Presidente e da 10 membri, al cui interno vengono distribuite le cariche di Segretario, Tesoriere e Bibliotecario;

- l'Assemblea del Corpo accademico nomina inoltre i Revisori dei conti che, in occasione dell'approvazione del rendiconto consuntivo riferiscono per iscritto all'Assemblea sulla gestione contabile;

- il Presidente, i membri del Consiglio di amministrazione e censura ed i revisori dei conti restano in carica per 3 anni e possono essere rieletti;

- il Presidente ha la rappresentanza legale dell'Accademia, convoca e presiede il Consiglio di amministrazione e censura, l'Assemblea del Corpo accademico, nonché le adunanze pubbliche, sovraintende all'amministrazione, vigila perché siano osservate le norme statutarie e regolamentari e siano attuate le delibere prese dal Corpo accademico, firma, congiuntamente al Tesoriere, gli ordini di incasso e i mandati di pagamento;

- il Vice Presidente fa le veci del Presidente in caso di sua assenza o di suo impedimento e svolge le incombenze attribuitegli dal Presidente stesso;

- il Consiglio di amministrazione e censura è convocato dal Presidente, sovrintende all'attività Accademica, provvede all'amministrazione e dal 2001 delibera sui problemi concernenti il personale;

- con lo statuto del 1964, e fino alla modifica del 2001, viene istituita la figura del Cancelliere nominato dal Presidente su conforme parere del Consiglio di amministrazione e censura, che sovrintende a tutte le attività amministrative e pubbliche, tra cui l'organizzazione del personale, delle manifestazioni e delle adunanze pubbliche, la stampa delle pubblicazioni ed il coordinamento di indagini e ricerche promosse dall'Accademia.

Risorse collegate

Fonti utilizzate per la compilazione della scheda

Fonti bibliografiche:

- ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA, Statuto, Bologna, s.e., 1964;

- ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA, L'Accademia nazionale di agricoltura, Bologna, Accademia nazionale di agricoltura, 1983;

- ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA, Giuseppe Medici: pensiero ed opere per l'agricoltura italiana, Bologna, Avenue media, 2001;

- ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA, Accademia nazionale di agricoltura, a cura di E. Baldini e G. Tamburini, Bologna, Avenue media, 2003;

- M. FINI, Biografie accademiche: i presidenti da Alamanno Isolani a Giuseppe Medici 1807-1995, Bologna, Accademia nazionale di agricoltura, 2008.

Note

Scheda descrittiva a cura di Rita Lipparini redatta nel 2014 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.