IT-CPA-SP00001-0000237

Consorzio di bonifica montana dell'alto bacino del Reno

(ente funzionale territoriale)

2 settembre 1957 - 12 novembre 1987

Il Consorzio di bonifica montana dell'alto bacino del Reno è stato istituito con d.p.r. del 2 settembre 1957, n. 35444, ai sensi dell'art. 16 della legge 25 luglio 1952, n. 991.

Il comprensorio del Consorzio aveva una superficie totale di ettari 132.883 ricadenti in 29 comuni distribuiti nelle province di Bologna (Camugnano, Castel d'Aiano, Castel di Casio, Castello di Serravalle, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000237
Tipologia ente
Qualifica

ente funzionale territoriale (1957 - 1987)

Denominazione

Consorzio di bonifica montana dell'alto bacino del Reno

Date di esistenza 2 settembre 1957 - 12 novembre 1987

Descrizione

Storia
Il Consorzio di bonifica montana dell'alto bacino del Reno è stato istituito con d.p.r. del 2 settembre 1957, n. 35444, ai sensi dell'art. 16 della legge 25 luglio 1952, n. 991.

Il comprensorio del Consorzio aveva una superficie totale di ettari 132.883 ricadenti in 29 comuni distribuiti nelle province di Bologna (Camugnano, Castel d'Aiano, Castel di Casio, Castello di Serravalle, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Granaglione, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monte San Pietro, Monteveglio, Monzuno, Pianoro, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi, Savigno, Vergato), Modena (Guiglia, Montese, Zocca), Firenze (Barberino del Mugello, Firenzuola), Pistoia (Cantagallo, Sambuca Pistoiese, San Marcello Pistoiese, Vernio).

Il Consorzio, nel territorio montano di sua competenza, svolgeva principalmente le funzioni di vigilanza e monitoraggio assegnate dalla legge regionale, collaborava con gli enti locali per la progettazione e la realizzazione di interventi contro il dissesto idrologico diffuso.

L'ente era il principale esecutore per le opere pubbliche di sistemazione idraulica e idrologica in montagna, come briglie, soglie e rampe; altre importanti opere hanno riguardato la viabilità (strade, ponti e passerelle), la fruibilità del territorio (aree di sosta, illuminazioni, costruzioni), i servizi acquedottistici e fognari. Il Consorzio si è occupato anche del monitoraggio dei corsi d'acqua e del censimento delle opere idrauliche.

Le sue competenze sono state acquisite, a partire dal 1° gennaio 1988, dal Consorzio di bonifica Reno Palata, istituito con delibera del Consiglio regionale per l'Emilia Romagna n. 1644 del 12 novembre 1987.
Luoghi

Bologna (sede, 1957 - 1987)

Funzioni e attività Il Consorzio, nel territorio montano di sua competenza, svolge principalmente le funzioni di vigilanza e monitoraggio assegnate dalla legge regionale, collabora con gli enti locali per la progettazione e la realizzazione di interventi contro il dissesto idrologico diffuso.
Quadro giuridico-normativo - d.p.r. del 2 settembre 1957, n.35444, relativo all'istituzione dell'ente;

- deliberazione del Consiglio regionale per l'Emilia Romagna n. 1644 del 12 novembre 1987, relativa all'istituzione del Consorzio di bonifica Reno Palata, nel quale confluisce l'ente.
Organizzazione interna Sono organi del Consorzio:

- l'Assemblea generale che è costituita da 4 sezioni elettorali separate, una per ciascuna provincia, ed elegge il Consiglio dei delegati. Si riunisce in via ordinaria ogni cinque anni nel mese di maggio ed in via straordinaria quando il Consiglio dei delegati lo ritenga opportuno, ovvero quando ne sia fatta richiesta alla presidenza da un numero di consorziati che rappresenti almeno un quarto del comprensorio del Consorzio. Le competenze sono relative all'approvazione: dello statuto consorziale e delle modifiche che si rendono necessarie nel corso degli anni, delle determinazioni dei criteri di riparto degli oneri consorziali, dell'accensione di mutui particolarmente gravosi per l'attività del Consorzio e le convenzioni determinanti servitù d'acqua.

- il Consiglio dei delegati che si compone di quattordici membri scelti fra i Consorziati che abbiano diritto almeno di un voto. Viene convocato in seduta ordinaria due volte l'anno: nella prima sessione dell'anno per l'approvazione del bilancio di previsione e nella seconda sessione dell' anno per l'approvazione del conto consuntivo. Le convocazioni di sedute straordinarie avvengono quando il Presidente o la Deputazione amministrativa lo reputi opportuno o quando lo richiedono almeno un quinto dei Delegati. La competenza è esercitata in materia di: personale, modifica e formazione di regolamenti, storno di fondi da un capitolo all'altro del bilancio, promozione di azioni in giudizio, approvazione e finanziamento di opere di miglioramento o completamento bonifica, approvazione di progetti di opere di cui si chiedeva l'esecuzione o in concessione dallo Stato.

- la Deputazione amministrativa che è composta dal presidente che la presiede e da cinque membri eletti, fra i componenti del Consiglio dei delegati comprendendo fra essi il vice presidente. Compiti della Deputazione amministrativa sono: la convocazione del Consiglio dei delegati e la proposta dell'ordine del giorno, la gestione del personale, l'assunzione di delibere di spesa riguardo l'erogazione delle somme previste in bilancio, e, in generale, provvedere alla buona amministrazione del Consorzio subordinatamente alle deliberazioni del Consiglio dei delegati. Viene convocata dal presidente del Consorzio e in caso d'urgenza provvede a deliberare invece del Consiglio dei delegati, con successiva ratifica nella prima adunanza del Consiglio.

- il Presidente che ha la legale rappresentanza del Consorzio ed esercita le seguenti principali funzioni:

- sovrintende all'amministrazione consortile e assicura l'osservanza delle norme di legge, di regolamento e di statuto;
- firma gli atti di amministrazione, le corrispondenze, gli avvisi di convocazione e di appalti, le ordinanze pubbliche;
- convoca e presiede il Consiglio dei Delegati e la Deputazione amministrativa;
- prende i provvedimenti di straordinaria urgenza di competenza della Deputazione e ne riferisce subito alla medesima;
- vista i certificati ed i ruoli di esazione e le ordinanze o reversali di incasso per il tesoriere;
- firma i mandati di pagamento, sorveglia il buon andamento dei lavori di tutti gli uffici e la regolarità del servizio di cassa;
- dispone per le esecuzione dei lavori regolarmente autorizzati;
- rilascia le concessioni e le licenze autorizzate dalle leggi e dai regolamenti;
- concede permessi e licenze al personale, richiama e sospende nei casi gravi impiegati e salariati, rimettendo, per quanto riguarda gli impiegati, alla Deputazione il giudizio definitivo sui suoi provvedimenti , i quali però sono esecutivi.

- il Collegio dei revisori dei conti che è composto dal presidente del Collegio, da due membri effettivi e da due membri supplenti scelti tra gli iscritti nel ruolo dei revisori ufficiali dei conti. Ha il compito di vigilare sulla gestione amministrativa e contabile del Consorzio.

Relazioni

Relazione con successore
Consorzio della bonifica Reno Palata, Bologna, (1987 - 2009) Date di esistenza della relazione: 1987

Descrizione della relazione: Le competenze del Consorzio di bonifica montana dell'alto bacino del Reno sono state acquisite, a partire dal 1° gennaio 1988, dal Consorzio di bonifica Reno Palata, istituito con delibera del Consiglio regionale per l'Emilia Romagna n. 1644 del 12 novembre 1987.

Risorse collegate

Fonti utilizzate per la compilazione della scheda

Fonti archivistiche:

- CONSORZIO DELLA BONIFICA RENANA, Archivio del Consorzio di bonifica Palata Reno, Documenti del Dottor Manganelli, Notizie storiche relative ai Consorzi di bonifica, fasc. "Notizie storiche del Consorzio Reno Samoggia".

Fonti bibliografiche:

- CONSORZIO DI BONIFICA MONTANA DELL'ALTO BACINO DEL RENO, Statuto, 1963;

- E. FREGNI (a cura di), Archivi storici nei consorzi di bonifica dell'Emilia-Romagna. Guida generale, Bologna, Patron, 2003.

Note

Scheda descrittiva a cura di Gianni Borgognoni, redatta nel 2013 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.