IT-CPA-SP00001-0000341

Savonuzzi, Girolamo

25 luglio 1885 - 15 novembre 1943

Girolamo Savonuzzi nasce a Ferrara il 25 luglio 1885, primogenito dell'avvocato Fausto e di Maria Anna Scutellari. Terminati gli studi al Reale Politecnico di Torino, ove si laurea in ingegneria industriale nel 1907-1908, lavora presso la Società Anonima Trazione Forza e Luce. Nel triennio 1909/11 con l'impresa Vaudetto di Asmara è impegnato nella costruzione in Eritrea del tronco ferroviario Arbaroba-Asmara, che verrà inaugurato il 5 dicembre 1911. La linea ferroviaria, (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000341
Tipologia persona
Denominazione

Savonuzzi, Girolamo

Date di esistenza 25 luglio 1885 - 15 novembre 1943

Descrizione

Storia
Girolamo Savonuzzi nasce a Ferrara il 25 luglio 1885, primogenito dell'avvocato Fausto e di Maria Anna Scutellari. Terminati gli studi al Reale Politecnico di Torino, ove si laurea in ingegneria industriale nel 1907-1908, lavora presso la Società Anonima Trazione Forza e Luce. Nel triennio 1909/11 con l'impresa Vaudetto di Asmara è impegnato nella costruzione in Eritrea del tronco ferroviario Arbaroba-Asmara, che verrà inaugurato il 5 dicembre 1911. La linea ferroviaria, di cui questo tronco rappresenta l'ultimo tratto, fu progettata per collegare la città di Massaua, principale porto dell'Eritrea, alla capitale Asmara situata a 2500 m sul livello del mare. Il notevole dislivello provocò non pochi problemi alla costruzione iniziata nel 1900 riutilizzando in parte la sede della ferrovia Massaua-Saati nata con scopi militari.
Nel periodo 1912-1917 Savonuzzi, come capo sezione dell'Ufficio speciale per le costruzioni ferroviarie della colonia eritrea, lavora presso l'Ufficio Ferrovia Governativa Eritrea occupandosi di progettazione e direzione lavori di importanti costruzioni ferroviarie e di fabbricati ad uso ferroviario e di civile abitazione.
Al suo rientro in Italia Savonuzzi, nel periodo 1917-1921, è assunto con la qualifica di ingegnere direttore dal Consorzio del Canale Boicelli poi Azienda portuale di Ferrara. Nel 1921 pubblica, per i tipi delle Industrie grafiche italiane, un opuscolo dal titolo Il canale G. Boicelli e la navigazione interna nella Provincia di Ferrara.
Nel 1919 è eletto assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ferrara; sul finire del 1920, durante il governo del sindaco socialista Temistocle Bogianckino, subisce un'aggressione da parte di una squadra fascista.
Nel 1924 vince il concorso per il posto di ingegnere di sezione presso il Comune di Ferrara (nomina del 7 giugno 1924).
Nel 1925 (nomina del 9 novembre 1925) in seguito a una promozione ottiene il posto di ingegnere capo e entra a far parte della Commissione Tecnica per il progetto del nuovo acquedotto di Piazza d'Armi.
Nel settembre del 1931 partecipa al 15° congresso internazionale di navigazione, tenutosi a Venezia nel Palazzo dei Dogi, organizzato dal Permanent International Association of Navigation Congresses (PIANC).
Tra i progetti più importanti seguiti durante la sua attività di ingegnere capo dell'Ufficio tecnico del Comune di Ferrara possiamo ricordare: scuole Poledrelli (1928), piscina scoperta nel Rione Giardino (1935), Piano regolatore della zona industriale
Dell'attività di libero professionista ricordiamo: il negozio Pisa in via Mazzini, il progetto per l'acquedotto di Portomaggiore e Argenta.
Prelevato dalla sua abitazione di via Brasavola è condotto al Montagnone - Rampari di San Giorgio e qui ucciso insieme al ragioniere capo del Comune Arturo Torboli all'alba del 15 novembre 1943. Un cippo sul luogo dell'eccidio ne ricorda la memoria.
Luoghi

Ferrara (Luogo di nascita, 25 luglio 1885)

Ferrara (Luogo di morte, 15 novembre 1943)

Funzioni e attività Ingegnere

Documentazione archivistica

Relazioni

Relazione familiare
Savonuzzi, Carlo, ingegnere, (Ferrara 1897 - Sanremo 1973) Date di esistenza della relazione: 1897 - 1943

Descrizione della relazione: Carlo è fratello di Girolamo.

Note

Scheda descrittiva a cura di Ramona Loffredo e Ilaria Mariani, redatta nel 2016 per l'Università di Ferrara, nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna.