IT-CPA-SP00001-0000369

Giusdicenza civile e criminale di Ravenna

(preunitario)

1831 - 1859

Dopo i moti del 1831 a Ravenna, come nelle altre Legazioni, gli assessorati civili e criminali furono aboliti e sostituiti dai giudici conciliatori della Giusdicenza civile e criminale, secondo le norme particolari pubblicate dalla notificazione del 30 marzo del Legato a latere delle province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna.
Con la nascita dei governi provvisori in Romagna nel 1859 la Giusdicenza civile e criminale venne soppressa e sostituita dalla (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000369
Tipologia ente
Qualifica

preunitario

Denominazione

Giusdicenza civile e criminale di Ravenna (date d’uso della denominazione: 1831 - 1859)

Date di esistenza 1831 - 1859

Descrizione

Storia

Dopo i moti del 1831 a Ravenna, come nelle altre Legazioni, gli assessorati civili e criminali furono aboliti e sostituiti dai giudici conciliatori della Giusdicenza civile e criminale, secondo le norme particolari pubblicate dalla notificazione del 30 marzo del Legato a latere delle province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna.
Con la nascita dei governi provvisori in Romagna nel 1859 la Giusdicenza civile e criminale venne soppressa e sostituita dalla Giudicatura di mandamento, istituzione di stampo piemontese, senza però apportare modifiche al funzionamento dell'ufficio.

Luoghi

Ravenna (sede, 1831 - 1859)

Ravenna (ambito di competenza, 1831 - 1859)

Funzioni e attività I giusdicenti civili giudicavano in via contenziosa le cause ordinarie del valore sino a trecento scudi. Il regolamento 5 ott. 1831 stabilì che i giusdicenti giudicassero in primo grado anche le cause di valore inferiore ai duecento scudi in materia di alimenti, di mercedi (salari) dovute agli operai, di danni dati, di "sommariissimo e momentaneo possessorio". L'appello contro le sentenze della Giusdicenza era portato dinanzi al ripristinato Tribunale civile di prima istanza di Ravenna, unito ora alla sezione criminale.
In ambito criminale, il Regolamento di procedura criminale del 5 nov. 1831 stabilì che i giusdicenti criminali nei capoluoghi di legazione, decidessero in primo grado tutte le cause concernenti i delitti minori, cioè quelli punibili con pene pecuniarie o con pene afflittive non superiori a un anno d'opera. Per queste sentenze era previsto l'appello dinanzi al Tribunale civile e criminale di Ravenna.
Oltre alle funzioni propriamente giudiziarie la Giusdicenza mantenne le funzioni di controllo amministrativo dell'Assessorato civile.
Quadro giuridico-normativo notificazione 30 mar. 1831 - provvedimento di istituzione
notificazione 16 apr. 1831 - regolamento per i giudici conciliatori
regolamento 5 ott. 1831 - provvedimento di regolamentazione
circolare della Segreteria di Stato 8 ott. 1831 - provvedimento di estensione dei giudici conciliatori alle delegazioni
regolamento 5 nov. 1831 - regolamento di procedura criminale
circolare 31 gen. 1834 - provvedimento relativo agli appelli dalle sentenze criminali dei giudici singoli
regolamento 10 nov. 1834 - regolamento legislativo e giudiziario per gli affari civili
notificazione 11 mar. 1854 - provvedimento relativo alle competenze dei giudici singoli

Relazioni

Relazione con predecessore
Assessorato civile di Ravenna, Ravenna, (1816 - 1831) Date di esistenza della relazione: 1831
Relazione con predecessore
Assessorato criminale di Ravenna, Ravenna, (1816 - 1831) Date di esistenza della relazione: 1831

Note

Scheda descrittiva a cura di Dario Taraborrelli (Hibou soc. coop.) redatta nel 2020 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna