IT-CPA-SP00001-0000394

Pretura di Ravenna

(Organo giurisdizionale) (stato)

1865 - 1998

Dopo l'annessione di Ravenna nel Regno di Sardegna nel 1859 vennero soppresse le precedenti magistrature giudiziarie, tra cui la Giusdicenza civile e criminale di Ravenna, per impiantare le istituzioni di stampo piemontese. In luogo della Giusdicenza vennero istituite due Regie giudicature di mandamento (I e II) alle dipendenze del Tribunale di circondario di Ravenna.
Con l'impianto della nuova maglia amministrativa il territorio comunale di Ravenna venne (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000394
Tipologia ente
Qualifica

stato(Organo giurisdizionale, s)

Denominazioni

Pretura di Ravenna (date d’uso della denominazione: 1865 - 1998)

Pretura del I mandamento di Ravenna (date d’uso della denominazione: 1865 - 1924)

Pretura del II mandamento di Ravenna (date d’uso della denominazione: 1865 - 1924)

Date di esistenza 1865 - 1998

Descrizione

Storia

Dopo l'annessione di Ravenna nel Regno di Sardegna nel 1859 vennero soppresse le precedenti magistrature giudiziarie, tra cui la Giusdicenza civile e criminale di Ravenna, per impiantare le istituzioni di stampo piemontese. In luogo della Giusdicenza vennero istituite due Regie giudicature di mandamento (I e II) alle dipendenze del Tribunale di circondario di Ravenna.
Con l'impianto della nuova maglia amministrativa il territorio comunale di Ravenna venne suddiviso in due mandamenti, il I mandamento "Mezzogiorno" e il II mandamento "Settentrione" prendendo come punto di riferimento l'asse est-ovest tracciato dalla linea delle attuali Piazza del Popolo, via A.Diaz, viale Farini.

Le Giudicature di mandamento mantennero le funzioni giudiziarie di "bassa giustizia" delle precedenti Giusdicenze perdendo però buona parte delle funzioni amministrative.
Nel 1865 con la riforma del sistema giudiziario le Giudicature di mandamento vennero trasformate in Preture.
Pretura del I mandamento aveva giurisdizione sulle parrocchie:
In città: S. Agata, S. Apollonia, S. Barbara, S. Giovanni in Fonte, Ss. Nicandro e Marciano, S. Pier Maggiore
In campagna: S. Bartolomeo, Campiano, Casemurate, Castello, Castiglione, Ducenta, Durazzano, Durazzanino, Filetto, Gambellara, Longana, Massa, Mensa, Pieve Quinta, S. Pietro in Campiano, S. Pietro in Trento, S. Pietro in Vincoli, S. Rocco, Roncalceci, Savio, S. Stefano, S. Zaccaria.
La Pretura del I mandamento aveva sede nella strada del Monte 160 (attuale via A. Diaz).

Pretura del II Mandamento aveva giurisdizione sulle parrocchie:
In città;  S. Clemente, S. Domenico, Sant'Eufemia,  S. Maria Maggiore, S. Vitale, S. Vittore
In campagna: S. Alberto, S. Biagio, Camerlona, Cortina, Godo, S. Marco, Mezzano, S. Michele, S. Pancrazio, Piangipane, Primaro, Santerno, Savarna, Ss. Simone e Giuda, Villanova
La Pretura del II mandamento aveva sede nella strada degli Orfani al Civico Numero 263.

Dal 1891 alla Pretura del I mandamento venne assegnata anche la giurisdizione sui mandamenti di Cervia e Russi in seguito alla soppressione delle locali Preture. Con l'emanazione del R.D. 24 marzo 1923, n. 601 e la riconfigurazione delle circoscrizioni giudiziarie le Preture di Ravenna vennero unificate e inoltre furono aggregate le competenze sui mandamenti di Alfonsine, Cervia e Russi.
Le due preture mandamentali vennero soppresse definitivamente nel 1925 a seguito del R.D. 27 novembre 1924, n. 2057, andando a formare la Pretura di Ravenna unificata, chiamata semplicemente Pretura di Ravenna.
La Pretura di Ravenna venne soppressa con la riforma del sistema giudiziario italiano del 1998 e le sue funzioni assorbite dal Tribunale ordinario di Ravenna.

Luoghi

Ravenna (Sede, 1865 - 1998)

Mandamento di Ravenna (Giurisdizione, 1865 - 1998)

Mandamento di Alfonsine (Giurisdizione, 1924 - 1998)

Mandamento di Cervia (Giurisdizione, 1891 - 1998)

Mandamento di Russi (1891 - 1998)

Funzioni e attività Il pretore rivestiva le funzioni di giudice in materia civile e commerciale (con valore pecuniario stabilito, es. durante gli anni Venti del Novecento tra le 400 e le 5.000 Lire), di giudice in materia penale (per reati che comportavano una pena restrittiva fino a quattro anni o pena pecuniaria definita - es. durante gli anni Venti del Novecento fino a 10.000 Lire); di ufficiale di polizia giudiziaria, che si occupava dei primi atti istruttori. Il pretore, inoltre, esercitava la giurisdizione volontaria: cura e tutela di minori e incapaci e altre attribuzioni di carattere non contenzioso. Al pretore erano attribuiti anche funzioni amministrative e di vigilanza, come l'esame per la verifica dei requisiti elettorali.
Quadro giuridico-normativo -r.d. 14 dicembre 1865, n. 2641, istituzione delle Preture
-r.d. 24 marzo 1923, n. 601, riforma delle circoscrizioni mandamentali
-r.d. 27 novembre 1924, n. 2057, unificazione delle preture cittadine
-r.d. 26 feb. 1928, n. 471, allargamenteo alle competenze sulle controversie individuali di lavoro
-d.lgs. 19 febbraio 1998, n. 51, soppressione delle preture
Organizzazione interna La pretura era retta da un Pretore affiancato da un Vice-pretore e presso l'ufficio erano impiegati un cancelliere e due ufficiali giudiziari.
Il Pretore giudicava come giudice monocratico sia in materia civile che in quella penale.

Relazioni

Relazione a ente sovraordinato
Tribunale di Ravenna, Ravenna, (1859 - ) Date di esistenza della relazione: 1865 - 1998

Risorse collegate

Fonti utilizzate per la compilazione della scheda

Pretura - SIAS - Sistema informativo degli Archivi di Stato

Note

Scheda descrittiva a cura di Dario Taraborrelli (Hibou soc. coop.) redatta nel 2021 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.