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Pretura di Ravenna
(Organo giurisdizionale) (stato)
1865 - 1998
Dopo l'annessione di Ravenna nel Regno di Sardegna nel 1859 vennero soppresse le precedenti magistrature giudiziarie, tra cui la Giusdicenza civile e criminale di Ravenna, per impiantare le istituzioni di stampo piemontese. In luogo della Giusdicenza vennero istituite due Regie giudicature di mandamento (I e II) alle dipendenze del Tribunale di circondario di Ravenna.
Con l'impianto della nuova maglia amministrativa il territorio comunale di Ravenna venne (…) ➔
Identificazione
Descrizione
StoriaDopo l'annessione di Ravenna nel Regno di Sardegna nel 1859 vennero soppresse le precedenti magistrature giudiziarie, tra cui la Giusdicenza civile e criminale di Ravenna, per impiantare le istituzioni di stampo piemontese. In luogo della Giusdicenza vennero istituite due Regie giudicature di mandamento (I e II) alle dipendenze del Tribunale di circondario di Ravenna. Dal 1891 alla Pretura del I mandamento venne assegnata anche la giurisdizione sui mandamenti di Cervia e Russi in seguito alla soppressione delle locali Preture. Con l'emanazione del R.D. 24 marzo 1923, n. 601 e la riconfigurazione delle circoscrizioni giudiziarie le Preture di Ravenna vennero unificate e inoltre furono aggregate le competenze sui mandamenti di Alfonsine, Cervia e Russi. |
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Luoghi |
Ravenna (Sede, 1865 - 1998) Mandamento di Ravenna (Giurisdizione, 1865 - 1998) Mandamento di Alfonsine (Giurisdizione, 1924 - 1998) Mandamento di Cervia (Giurisdizione, 1891 - 1998) Mandamento di Russi (1891 - 1998) |
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Funzioni e attività | Il pretore rivestiva le funzioni di giudice in materia civile e commerciale (con valore pecuniario stabilito, es. durante gli anni Venti del Novecento tra le 400 e le 5.000 Lire), di giudice in materia penale (per reati che comportavano una pena restrittiva fino a quattro anni o pena pecuniaria definita - es. durante gli anni Venti del Novecento fino a 10.000 Lire); di ufficiale di polizia giudiziaria, che si occupava dei primi atti istruttori. Il pretore, inoltre, esercitava la giurisdizione volontaria: cura e tutela di minori e incapaci e altre attribuzioni di carattere non contenzioso. Al pretore erano attribuiti anche funzioni amministrative e di vigilanza, come l'esame per la verifica dei requisiti elettorali. |
Quadro giuridico-normativo | -r.d. 14 dicembre 1865, n. 2641, istituzione delle Preture -r.d. 24 marzo 1923, n. 601, riforma delle circoscrizioni mandamentali -r.d. 27 novembre 1924, n. 2057, unificazione delle preture cittadine -r.d. 26 feb. 1928, n. 471, allargamenteo alle competenze sulle controversie individuali di lavoro -d.lgs. 19 febbraio 1998, n. 51, soppressione delle preture |
Organizzazione interna |
La pretura era retta da un Pretore affiancato da un Vice-pretore e presso l'ufficio erano impiegati un cancelliere e due ufficiali giudiziari. Il Pretore giudicava come giudice monocratico sia in materia civile che in quella penale. |
Relazioni
Relazione a ente sovraordinato
Tribunale di Ravenna, Ravenna, (1859 - )
Date di esistenza della relazione: 1865 - 1998
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Risorse collegate
Fonti utilizzate per la compilazione della schedaPretura - SIAS - Sistema informativo degli Archivi di Stato |
Note
Scheda descrittiva a cura di Dario Taraborrelli (Hibou soc. coop.) redatta nel 2021 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. |