IT-CPA-ST0026-0000001

Archivio del Liceo scientifico Augusto Righi

1923 - 2007
con docc. dal 1917 e fino al 2011.

795 registri, 1689 buste (con all'interno 2118 registri, 3609 fascicoli), 1 fascicolo,105 mazzi, 84 tubi, 15 cartelle

Si compone della documentazione prodotta dal Liceo scientifico Augusto Righi di Bologna tra il 1923 e il 2007, e in particolare delle carte riconducibili all'attività dell'Ufficio degli Affari generali, incaricato della tenuta della corrispondenza amministrativa, della contabilità, del patrimonio e del personale, e dell'Ufficio Alunni e didattica, (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0026-0000001
Identificativo gerarchico scheda 00001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Archivio del Liceo scientifico Augusto Righi
Data 1923 - 2007
con docc. dal 1917 e fino al 2011.
Consistenza 795 registri, 1689 buste (con all'interno 2118 registri, 3609 fascicoli), 1 fascicolo,105 mazzi, 84 tubi, 15 cartelle
Soggetto conservatore Liceo scientifico Augusto Righi
Viale Carlo Pepoli 3 - 40123 Bologna
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Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica Il riordino e inventariazione del fondo, durato circa tre anni (2007-2010), ha permesso di risolvere la difficoltà di fruizione dei documenti, con la formulazione di un primo strumento di corredo informatico, finora assente.
La preventiva ricognizione del materiale ha messo in luce la continuità di molte serie, che ad oggi si sono riscontrate complete dal 1923, anno di fondazione dell'Istituto: fra esse si ricordano i "Registri del Protocollo", i Registri dei verbali e delle deliberazioni degli Organi collegiali, istituiti nel 1974, la documentazione patrimoniale e buona parte di quella relativa al personale, come i Fascicoli dei docenti e non docenti, i Registri del servizio prestato dal personale insegnante, le Nomine e incarichi di supplenza. Per quanto riguarda invece la documentazione di natura didattica, la stessa volontà di conservazione ha salvato i "Registri generali dei voti", quelli degli esoneri dalle tasse e di richiesta e consegna di documenti, degli esami di ammissione, idoneità, e quelli degli esami di maturità. Anche attraverso la documentazione contabile residua è possibile ripercorrere abbastanza chiaramente tutte le fasi di sviluppo dell'istituzione. Se i Rendiconti trimestrali sono infatti presenti fin dal 1924, i Conti consuntivi, i Registri di cassa e i Partitari delle entrate e delle uscite, conservati a partire dagli anni Settanta, offrono un quadro preciso della situazione economica del Righi almeno fino al 2000.
Accanto a queste serie, esempi di completezza e continuità conservativa, altre hanno proposto specifiche criticità da affrontare sia per il riordinamento che per la descrizione, perché lacunose e talvolta sottoposte a riordinamenti che hanno fatto perdere i vincoli fra le carte, a seguito di massicce operazioni di scarto. E' il caso del "Carteggio amministrativo" (1953-2007, ma completa solo dal 1983) e dei "Fascicoli personali degli alunni" (post 1938-2007, ma completa solo a partire dal 1987), serie nelle quali si riscontra la perdita più consistente e significativa dell'archivio storico del Righi.
Non è semplice, in mancanza di prove certe sia nel carteggio dell'Istituto che nel fondo del Provveditorato, al quale venivano inoltrate le richieste di scarto, ricostruire le motivazioni e i tempi di questa perdita, forse avvenuta in concomitanza ad un riordinamento delle carte dopo lo spostamento dell'archivio dalla sede originaria a quella di Viale Carlo Pepoli nel 1940, o forse in tempi successivi, magari per urgenti esigenze di spazio.
A parziale recupero di questa frammentarietà abbiamo, per fortuna, un nucleo consistente di documenti, rinvenuti sparsi e senza ordine alcuno negli armadi lignei, probabilmente a seguito di uno scarto e di un proposito di riordinamento mai portato a termine. Questo insieme di carte, per la loro disomogeneità denominato "Documenti miscellanei", e per rispetto della sua particolare storia archivistica mantenuto diviso dal resto della documentazione, copre infatti un arco cronologico che si estende dal 1930 al 1976, rivestendo dunque grande importanza in relazione alle lacune ricordate. Grazie ad esse è ad esempio possibile ricostruire le prime fasi di vita dell'Istituto (vedi per esempio il fascicolo "Istituzioni di nuove classi e sezioni", 1936-1954) o approfondire aspetti della didattica negli anni del Fascismo e del dopoguerra (vedi in particolare i fascicoli "Circolari e ordinanze varie", "Documenti relativi ai periti agrari", "Cultura militare e puericultura").
Le cospicue mancanze di documentazione nel fondo del Righi non lasciano dunque spazio a dubbi su scarti massicci effettuati in tempi passati, come si è detto di difficile determinazione. Vero è che fino agli anni '70 le scuole non hanno disposto di direttive specifiche in merito alla possibilità di eliminare documenti ritenuti non più utili. Il Regio Decreto del 4 maggio 1925 n° 653 (articoli 13 e 101) si limitava, infatti, ad indicare la conservazione di documenti prodotti per l'iscrizione alla scuola e agli esami, da tenere sei anni dalla cessazione di appartenenza dell'alunno alla scuola, e degli elaborati delle prove scritte, grafiche e pratiche d'esame, compreso quello di maturità, da conservarsi "per l'anno scolastico successivo a quello dell'esame". Solo nel 1972 il Ministero pensò di semplificare la procedura di scarto: mentre nel Decreto del Presidente della Repubblica del 30 settembre 1963, n° 1049 si prevedeva la formazione di una commissione di scarto in ogni scuola della provincia, con la circolare ministeriale n°1 del 3 gennaio 1972 sarebbe stato l'Istituto interessato allo scarto a presentare autonomamente al Provveditorato agli studi competente l'elenco dei documenti da portare al macero.
Proprio questa nuova responsabilità delle scuole accelerò il delinearsi sempre più preciso di ciò che era bene o meno eliminare dagli archivi, come si legge nella successiva nota n° 16375 Div. IV del 25 ottobre 1972, dove si indicarono numerose serie da ritenersi a conservazione illimitata (registri di iscrizione degli alunni, delle assenze, verbali dei consigli di classe, domande di supplenza, giornali di classe e registri dei professori, prospetti di scrutini trimestrali e finali, e verbali di esame).
L'unica testimonianza che possediamo su di uno scarto al Righi regolarmente autorizzato è una circolare del 1996 con oggetto "richiesta scarto d'archivio con procedura abbreviata". La preside Maria Sabatino chiedeva infatti al Provveditorato di poter effettuare lo scarto di tutti i documenti relativi alle iscrizioni degli alunni dall'anno scolastico 1963-1964 al 1987-1988 e delle prove scritte d'esame (di maturità, idoneità e riparazione) dal 1962-1963 al 1992-1993. La risposta, assente nel Carteggio della scuola, deve essere stata ovviamente positiva, vista la mancanza della documentazione citata nella lettera, come già detto presente solo a partire dal 1987, ad eccezione di un poco nutrito gruppo di fascicoli che abbracciano il periodo 1938-1982. Questi pochi esemplari, salvati dallo scarto per ragioni ignote e organizzati dagli allora curatori dell'archivio per lettera alfabetica, anziché per anno scolastico come dall' 87 in poi, rappresentano un caso di sedimentazione, frutto di manomissioni, di cui si è inteso dare conto (vedi "Criteri di ordinamento" nella scheda serie relativa). Vicende molto simili devono avere interessato la serie del Carteggio amministrativo che, completa e ordinata solo a cominciare dal 1983, contiene fascicoli residui di un periodo compreso fra il 1953 ed il 1982, riordinati sommariamente in base a voci di titolario affini. Il confronto fra queste due serie fondamentali, Fascicoli degli alunni e Carteggio, offre un suggestivo parallelismo che potrebbe portare all'ipotesi di un loro contemporaneo riordinamento. La datazione è infatti simile, entrambe sono complete solo a partire dagli anni '80; come simile è lo stato di conservazione, visto che hanno subito, preventivamente allo scarto, una selezione che ha salvato parte della documentazione, poi riordinata secondo criteri di funzionalità amministrativa del tempo. In questa operazione si è andato ovviamente a manomettere il rispetto dell'ordinamento originario. Se ne è creato però uno alternativo, che risulta comunque fondamentale per testimoniare la complessa storia archivistica di parte dei documenti, e che si è deciso di lasciare invariato, perché significativo di un momento di cesura che ha impostato tutto il successivo sedimentarsi del fondo.
Anche i "Compiti in classe" e i "Giornali del professore", sottoposti a scarto nel 2008 e conservati a campione secondo i termini della normativa vigente, al momento della ricognizione erano presenti solo dall'inizio degli anni '90. Il motivo di questa perdita va senza dubbio ricercato nel loro faticoso passaggio dall'archivio corrente a quello di deposito, visto il loro ingombro e l'accumulo che vanno a creare alla fine di ogni anno scolastico.
Un capitolo a parte della storia archivistica del Righi riguarda il materiale prodotto dalle sue sedi staccate di Porretta Terme, attiva dal 1961 al 1990, di Casalecchio di Reno, dal 1985 al 1990, e di San Giovanni in Persiceto, dal 1969 al 1974. Per quanto riguarda Porretta (oggi Istituto Montessori-Da Vinci), due sopralluoghi ricognitivi nel 2007 hanno permesso di individuare documentazione che, riportata nei locali dell'archivio del Righi, è andata a formare un consistente subfondo, che riesce per la sua completezza a fotografare nel dettaglio l'attività amministrativa e didattica della sede staccata. Le serie dei "Fascicoli degli alunni", delle "Schede alunni" e dei "Registri generali dei voti" sono tutte sostanzialmente complete dal 1961 al 1990, così come quelle dei "Programmi e relazioni finali" (1969-1989) e dei "Protocolli del carteggio amministrativo". Invece altre serie relative al corpo docente come lo "Schedario" e i "Certificati di servizio", oltre a quelle dell'amministrazione patrimoniale (inventari), trovano riscontro e completamento nelle serie affini del fondo principale.
Diversa sorte hanno subito le carte delle altre due sedi di Casalecchio di Reno e San Giovanni in Persiceto. La ricognizione dei locali d'archivio nell'attuale Istituto comprensivo "Croce-Galileo Galilei" a Casalecchio ha rilevato una pressoché totale perdita della documentazione relativa agli anni del distaccamento dalla sede centrale. Ci è dunque impossibile ricostruirne l'attività amministrativa e didattica, tenuto conto del fatto che nell'intero archivio del Righi si contano solo due "Registri generali dei voti", relativi agli anni scolastici 1985-1986 e 1986-1987. E' possibile siano stati consegnati all'archivio centrale in una fase successiva alla chiusura della sede (1990) ma è evidente che si tratti di "superstiti" rispetto alla grave perdita che ha interessato tutta la restante documentazione.
Migliore il caso di San Giovanni in Persiceto (attuale "Istituto Archimede"), dove sono stati recuperati documenti poi ricongiunti al fondo principale, e che, come nel caso di Porretta, sono andati a costituire un subfondo, purtroppo privo di serie importanti come, ad esempio, i "Fascicoli degli alunni".
Il recupero della documentazione dalle ex sedi staccate del Righi ha determinato precise scelte di ordinamento, e la creazione dei relativi subfondi, che intendono rifletterne la produzione e vanno a ricreare precisi vincoli con le carte all'interno di serie ordinate e prodotte dalla segreteria centrale. Se infatti alla segreteria delle succursali spettava l'organizzazione della didattica e la tenuta della propria contabilità, l'amministrazione del personale ed il carteggio amministrativo generale erano sempre di responsabilità della sede centrale, e sono pertanto reperibili nelle serie del fondo principale.

Contenuto

Si compone della documentazione prodotta dal Liceo scientifico Augusto Righi di Bologna tra il 1923 e il 2007, e in particolare delle carte riconducibili all'attività dell'Ufficio degli Affari generali, incaricato della tenuta della corrispondenza amministrativa, della contabilità, del patrimonio e del personale, e dell'Ufficio Alunni e didattica, responsabile della gestione degli studenti, degli esami di ammissione e di profitto e delle attività in aula.
Si compone inoltre dei subfondi prodotti dalla Cassa scolastica, dal Gruppo sportivo e dalle due sedi staccate di Porretta Terme e di San Giovanni in Persiceto.
Criteri di organizzazione Considerata la mancanza di un qualsiasi strumento di corredo precedente, l'inventario dà conto della storia archivistica del fondo, ricostruendo stratigrafia e sedimentazione delle carte che lo hanno composto negli anni.
Nella fase ricognitiva sono emersi il mediocre stato di conservazione, il disordine e il rischio di dispersione in cui versava il complesso archivistico, depositato in tre locali del seminterrato, privo di una netta separazione tra parte storica e corrente e, per l'incremento continuo del materiale, con casi di accumulo che stavano compromettendo l'accesso stesso alle stanze. Si è inoltre constatata la presenza massiccia di documenti sparsi sugli scaffali o inscatolati a seguito di smembramenti, manomissioni e tentativi di riorganizzazione mai portati a termine. Lo studio delle tipologie documentarie e delle tracce cronologiche ha consentito di ricostruire la struttura originaria di alcune serie che risultavano gravemente compromesse, come mostra la storia archivistica delle due serie del "Carteggio amministrativo" e dei "Fascicoli personali alunni".
Le operazioni di scarto, eseguite in due fasi successive, hanno reso più leggibile il lavoro di ricomposizione "ideale" e "fisica" delle serie e più chiara l'identificazione delle continuità e lacune del fondo storico.
L'inventario si struttura sulla base di una suddivisione logica e fisica del materiale, ordinato per sezioni e serie distinte, in accordo con il funzionamento e le competenze dei due uffici preposti alla produzione e gestione documentaria: l'Ufficio degli Affari generali (che si occupa anche del Protocollo e dei documenti di Contabilità e Patrimonio) e l'Ufficio Alunni e didattica. Questa ripartizione non corrisponde soltanto ad articolazioni organizzative interne, ma individua anche una consolidata pratica di divisione di compiti e responsabilità nella compilazione e nel reperimento dei documenti amministrativi e didattici della scuola.
L'ordinamento in serie e sottoserie a numerazione continua ha seguito criteri di volta in volta diversi, in rapporto ad una casistica ampia di produzione, archiviazione (per ordine alfabetico, cronologico, o misto), e trasmissione delle pratiche, ma sempre tenendo presente l'importanza dell'omogeneità descrittiva di ogni parte, per l'incremento e la fruizione dei documenti.
Le serie aperte sono generalmente descritte fino all'anno di inizio dei lavori (2007), e vengono proseguite costantemente col trasferimento di materiale dall'archivio corrente ai locali dell'archivio di deposito e storico, alla fine dell'anno solare quelle della Sezione "Affari generali e personale" e alla fine di ogni anno scolastico quelle della sezione "Alunni e didattica". Il buon funzionamento dei processi di archiviazione corrente e la necessità di reperire facilmente pratiche dal valore amministrativo ancora vivo ha talvolta comportato, in accordo con le segreterie, una revisione radicale dei criteri di ordinamento precedentemente impostati, per renderli più funzionali. E' il caso della serie dei "Fascicoli personali docenti" (1923-2007), i cui documenti, in precedenza disseminati in diversi fascicoli di serie creati di anno in anno dal personale, sono stati riuniti in un solo fascicolo corrispondente al nominativo del docente, e dunque seguendo un nuovo ordine di tipo alfabetico, grazie al quale è adesso possibile ricostruire l'intera carriera, dal momento del suo primo ingresso al liceo fino al pensionamento.
Altre serie aperte, ma inventariate soltanto fino agli anni in cui sono presenti nell'archivio di deposito, trovano continuità negli uffici dell'archivio corrente, in forma cartacea o digitale, poiché per motivi di economia amministrativa o mancata revisione non sono state stampate o depositate nei seminterrati. Tra di esse si ricordano il "Carteggio riservato" (1953-1967) con i relativi "Protocolli riservati" (1923-1967), collocati nei locali della Presidenza, tutti i registri dei verbali degli Organi collegiali e gli atti di elezione degli stessi, ancora presso le segreterie e in parte in formato digitale, infine i "Registri generali dei voti" (1923-1999), che dall'anno 2000 sono conservati nell'Ufficio Alunni e didattica.
Rappresentativo del sedimentarsi a volte improprio delle carte è il caso di tipologie documentarie che dovevano essere inserite nei fascicoli personali di docenti e alunni, per alcuni anni invece conservate a parte per esigenze di ufficio e praticità nel reperimento delle pratiche: la serie delle "Nomine e incarichi di supplenza" (1924-1977), così come quella dei "Certificati di servizio" (1948-2005), trovano una ideale continuazione all'interno dei "Fascicoli personali docenti"; egualmente i documenti relativi ai "Crediti formativi" (2000-2005), che sono inseriti attualmente, come di dovere, nel fascicolo personale dell'alunno.
Le serie della contabilità, poste nell'inventario a chiusura della sezione "Affari generali e personale" in quanto prodotte nello stesso ufficio dagli addetti della gestione patrimoniale e contabile della scuola, sono state riordinate e strutturate tenendo conto delle notevoli modifiche sulla gestione amministrativa e tenuta del bilancio dettate dal Decreto dell'autonomia scolastica. La loro articolazione registra così nell'inventario casi di serie aperte la cui cronologia si ferma agli anni tra il 1996 (come i "Registri del conto corrente postale") e il 2007 (come i "Registri degli stipendi e dei compensi accessori"), a seconda del riflesso più o meno immediato di tali mutamenti amministrativi. Manca tuttavia per buona parte di questo settore un intervento di riordino che consenta di inserire a fianco delle serie individuate tutta la documentazione degli ultimi anni, sulla base di un'analisi più approfondita dei criteri di produzione e sedimentazione dell'archivio contabile dal 2000 ad oggi.
Sempre come serie aperte, ma relative alla sezione "Alunni e didattica", vanno segnalati i "Compiti in classe", i "Giornali del professore" e i documenti delle "Gite e visite di studio", la cui cronologia mostra una descrizione a campione, frutto delle ultime operazioni di scarto, come delineato nella sezione relativa a "Procedure, tempi, valutazione e scarto" di questa scheda.
Assai ampia ed articolata è poi la casistica delle serie chiuse. Tra le motivazioni che hanno determinato la fine di una produzione documentaria vi sono casi di compilazione di carte utili solo alla pratica d'ufficio di un determinato periodo, ma non ritenute obbligatorie ai fini della conservazione dei documenti, come i "Registri degli stati personali" (1967-1989), i "Riepiloghi stipendi" (1991-1999) o i "Registri degli esoneri dalle tasse e richiesta documenti" (1942-1982). Diversi i casi di cambiamenti specifici nei regolamenti e in materia di obbligo di trasmissione dei dati, come dimostrano le serie contabili dei "Rendiconti trimestrali" (1924-1982), dei "Registri delle spese eseguite con aperture di credito" (1923-1995) e delle "Schede dell'Istituto nazionale di previdenza sociale"(1938-1998), caso, quest'ultimo, che testimonia nella cesura del 1998 un momento di evidente trasformazione del regime contributivo.
Inoltre l'indagine delle vicende che hanno caratterizzato la storia istituzionale e amministrativa della scuola ha permesso di motivare la cronologia delle serie chiuse identificative dell'archivio storico, tra le quali vanno annoverati gli "Inventari dei beni mobili di proprietà della Provincia" (1924-1996) e i "Quaderni delle assenze del personale non docente dell'amministrazione provinciale" (1979-1992), che pur registrando una lacuna che interessa gli ultimi anni di produzione (cioè gli anni fino al 1999), sono indicative del cambiamento di gestione dei beni e del personale non docente sotto il definitivo controllo statale, a seguito del citato Decreto dell'autonomia scolastica. Così come i Registri degli esami di ammissione (1923-1956) e di idoneità (1923-1956), o i fascicoli personali dei "Periti agrari" (1949-1961), sono fonti storiche per indagare alcuni aspetti determinanti della storia della scuola e della didattica.
In appendice alle due sezioni del fondo sono state inserite le due serie "Documenti miscellanei" e "Fotografie" : in entrambi i casi si tratta infatti di gruppi residui di documentazione, rinvenuti sparsi nell'archivio, svincolati dalla struttura originaria, e che è stato ritenuto opportuno separare per la singolarità delle vicende che ne hanno caratterizzato trasmissione e conservazione. L'ordinamento di fascicoli e registri del gruppo dei "Documenti miscellanei" segue una semplice scansione cronologica, constatata l'eterogeneità di provenienza e di tipologie documentarie presenti. Tuttavia la serie rappresenta, pur nella sua frammentarietà, una ricca testimonianza della storia più antica del fondo e del soggetto produttore, oltre a segnare un momento determinante nelle vicende archivistiche del complesso (vedi "Storia archivistica").
La serie fotografica (1934-1987), in fase di ricognizione sommariamente ricomposta seguendo criteri tematici e cronologici, è stata riordinata, ricondizionata e descritta da una consulente esperta, in grado di individuare date e contenuti specifici dei 3 albums originali e delle 408 foto sciolte, tematizzate in cinque diversi gruppi descrittivi, nei quali le unità sono poi state microschedate.
Lo studio delle carte riguardanti la "Cassa scolastica" (1925-1976) ed il "Gruppo sportivo" (1949-1975) ha portato a constatarne il livello di due subfondi, in quanto soggetti produttori interni all'istituzione, ma con propri organi amministrativi e contabili, descritti nella loro articolazione.
Anche la scelta di strutturare come subfondi i documenti dell'attività delle ex sedi staccate di Porretta Terme (1961-1990) e San Giovanni in Persiceto (1969-1974) intende rispettare la particolare storia archivistica di queste produzioni, nonché la loro originaria collocazione in due comunità indipendenti dal Comune di Bologna. Il loro recupero (nel 2007) a fianco dell'archivio della sede centrale del Righi, come parte integrante, ma collaterale, del fondo, ha significato innanzitutto garantirne fruizione e salvaguardia, altrimenti compromesse.
L'ordinamento definitivo del fondo ha previsto nella pratica archivistica interventi di ricondizionamento in buste, camicie (fascicoli), tubi e cartelle di carta non acida e materiali idonei, sfoltimento da copie eccedenti e rimozione di graffette metalliche, elastici, inserti di plastica e quant'altro avrebbe provocato o incrementato danni allo stato di conservazione. Tali operazioni sono risultate di particolare delicatezza nei casi della serie di "Tavole didattiche" (1926-1965) e "Carte geografiche" (1940-2001), per i criteri di ordinamento delle quali si rimanda alle specifiche schede di serie: gli oltre 1100 manifesti di cui sono composte, recuperati da una condizione di conservazione assai precaria, sono stati ricondizionati in tubi e cartelle di diverso formato e dimensione, in modo da poter essere estratti con facilità per auspicabili futuri interventi di valorizzazione, che certo ne rivelerebbero il grande valore storico-culturale e scientifico.
Scarto Previa autorizzazione della Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna (lettere prot. 0001190 del 13 maggio 2009 cl. 34.25.07/498.1 e prot. n. 1607 cl. 34.25.07/747.1 del 7 aprile 2011) è stato portato a termine un massiccio intervento di selezione e scarto, articolato in due fasi successive.
Seguendo il "Piano di conservazione e scarto per gli archivi delle Istituzioni scolastiche (massimario)" sono stati eliminati più di 14.500 kg di carte, ormai prive del loro originale valore amministrativo: domande di iscrizione di alunni (1988-1992), fogli di presenza (1971-2000), domande di ferie e congedi (1978-2004) o domande di supplenza (1989-2001).
Particolare attenzione è stata posta alle serie di cui è suggerita una conservazione a campione: gli elaborati delle prove scritte, grafiche e pratiche degli alunni (esclusi quelli prodotti per gli esami di Stato), i registri personali dei docenti e i materiali inerenti la programmazione di gite scolastiche. Per i compiti in classe è stato deciso di allargare il campione da conservarsi da un anno ogni 10 ad un anno ogni 5, nell'ottica di documentare più ampiamente l'attività didattica dell'istituto. Sono stati così inventariati gli anni scolastici 1990-1991, 1995-1996, 2000-2001, 2005-2006, in linea con altre serie campionate.
Per una gestione dell'archivio più razionale sono stati inoltre predisposti degli spazi ad uso di archivio di deposito, dove i documenti possano essere conservati e poi selezionati per gli scarti annuali, secondo la normativa del piano di conservazione (art. 68, c.1 DPR 445/2000). Al termine di ogni anno tutta la produzione delle segreterie (quella degli Affari generali e Personale e quella degli Alunni e didattica), dei docenti e degli alunni sarà dunque spostata qui dagli uffici della gestione corrente secondo procedure codificate e sorvegliate dall'istituto.
Incrementi previsti Il fondo del Righi viene incrementato al termine dell'attività didattica di ogni anno scolastico, con il riversamento della documentazione inerente le dodici sezioni del liceo nei locali di deposito prima (adesso ordinati e razionalizzati nella loro gestione), in quelli delle carte storiche poi. Questi periodici trasferimenti, a cadenza perlopiù annuale, evitano oggi il ripetersi degli errori passati, le cui conseguenze erano evidenti prima dell'intervento di riordino: un ingombro dell'archivio che nel tempo aveva ostacolato il reperimento di carte utili all'attività quotidiana di segreteria, e che in più metteva in serio pericolo la corretta conservazione dei documenti, ammassati caoticamente in spazi di fortuna certo non idonei.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Lingua italiano
Stato di conservazione buono

Note

Note redazionali Inventario a cura di Gaia Baglioni e Benedetta Rivalta redatto tra il 2008 e il 2011 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.