IT-CPA-ST0046-0006476

Ricostituzione della Provincia

8 luglio 1808 - 26 maggio 1827

1 busta (con all'interno 10 fascicoli)

Si compone di documentazione relativa alla ricostituzione della Provincia dopo la soppressione degli ordini religiosi in esecuzione del decreto del Ministro per il culto, Giovanni Battista Bovara, del 1808. In seguito alla soppressione napoleonica degli ordini religiosi (1810) ed alla seguente operazione di ricostituzione delle Province religiose (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0046-0006476
Identificativo gerarchico scheda 00001.00003.00006
Livello di descrizione serie
Denominazione Ricostituzione della Provincia
Data 8 luglio 1808 - 26 maggio 1827
Consistenza 1 busta (con all'interno 10 fascicoli)

Contesto

Contenuto

Si compone di documentazione relativa alla ricostituzione della Provincia dopo la soppressione degli ordini religiosi in esecuzione del decreto del Ministro per il culto, Giovanni Battista Bovara, del 1808. In seguito alla soppressione napoleonica degli ordini religiosi (1810) ed alla seguente operazione di ricostituzione delle Province religiose (1822), il governo della Provincia fu affidato a Delegati generali, nelle persone Angelo Maria di Piacenza e Pier Antonio di Faenza, con il compito di amministrare il primo gli affari della cosiddetta Custodia di Parma e Piacenza (comprendente i conventi di Parma, Piacenza e poi Modena), ed il secondo il resto dei conventi della Provincia. Se da una parte fra Angelo Maria riusciva ad adoperarsi per la riapertura dei conventi di Piacenza e Parma rispettivamente il 15 e 29 giugno 1815, fra Pier Antonio procedeva tra l'ottobre 1817 e il settembre 1819 al ripristino dei conventi di S. Girolamo di Faenza, di S. Lazzaro di Bologna, della SS. Annunziata di Cesena, di S. Antonio di Massalombarda e di S. Maria delle Grazie di Imola. Nel novembre 1821, presso il convento di S. Lazzaro di Bologna, i due Delegati generali dichiarano ricomposta la Provincia riformata di Bologna in due parti: Stato ecclesiastico (comprendente Bologna e Romagna) e Lombardia. La vicenda si chiuse definitivamente il 30 aprile 1822 con il decreto di Vincenzo di Massa, Vicario generale, che istituì la instauratio ac reintegratio Provinciae Bononiensis allo stato antecedente il 1808.

Si compone di:

- lettere patenti rilasciate dal Ministro generale per la nomina e la concessione di particolari facoltà ai Delegati generali;

- carteggi di Fabrizio di Bologna e Pier Antonio di Faenza, Delegati generali, per l'amministrazione di affari e vicende relativi al governo della Provincia e dei conventi durante le vicende della soppressione;

- lettere del Vicario generale per definire e ricostituire ufficialmente la Provincia alla situazione antecendente al 1808.
Criteri di organizzazione La volontà di creare una serie definita che avesse come oggetto le vicende di questo particolare momento della Provincia, è testimoniata da una parte da due fascicoli titolati "Epistolario del M.R.P. Fabrizio Delegato generale" e "Lettere relative alla riunione della Provincia", dall'altra anche dai carteggi dei Delegati generali relativi non solo alla ricostituzione della Provincia ma anche e soprattutto all'amministrazione ed al governo della stessa, interessando particolari affari e vicende.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

Approfondimenti e riproduzioni digitali