IT-CPA-ST0053-0000001

Archivio di Sebastiano Sani

1890 - 1964
con docc. del 1982 e 1985.

1 busta (con all'interno 17 fascicoli)

Si compone di documentazione prodotta da Sebastiano Sani e anche dalle sorelle Natalina e Cesarina Sani. Relativamente al nucleo afferente a Sebastiano Sani si tratta di corrispondenza ricevuta, ritagli di stampa di articoli pubblicati su alcuni quotidiani e giornali, discorsi e lezioni tenuti in particolari occasioni, fotografie di artisti e personaggi (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0053-0000001
Identificativo gerarchico scheda 00001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Archivio di Sebastiano Sani
Data 1890 - 1964
con docc. del 1982 e 1985.
Consistenza 1 busta (con all'interno 17 fascicoli)
Soggetto conservatore La Famèja Bulgnèisa
Via Barberia, 11 - 40123 Bologna
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Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica La documentazione fu donata nel giugno del 1982 da Cesarina Sani, sorella di Sebastiano, alla Famèja bulgnèisa, come risulta da due elenchi sommari, redatti dalla stessa Cesarina e come viene ricordato anche da Mario Maragi, allora presidente della Famèja Bulgnèisa, che volle tenere una commemorazione nel 1985 di Sebastiano Sani nota 1:Mario Maragi, Sebastiano Sani non merita l'oblìo, «La famèja bulgnèisa», 1985, 2.. In quell'intervento è possibile ricostruire, sebbene in maniera assai sommaria, la storia di tale documentazione che - scrive il Maragi - sembra essere sfuggita alle vicende belliche della seconda guerra mondiale. Insieme alla donazione della modesta quantità di documenti appartenenti a Sebastiano Sani, fu donato anche il materiale documentario raccolto dalle sorelle Natalina e Cesarina, ovvero memorie mss. e a stampa intorno alla vita e all'opera del fratello Sebastiano. A tal proposito, ovvero in merito alla volontà delle due sorelle di scrivere una biografia del fratello Sebastiano, sono riconoscibili alcuni evidenti interventi sul materiale documentario quali ad esempio la procedura di incollare ritagli di stampa su fogli bianchi, corredandoli di alcune note bibliografiche, spesso incomplete; la trascrizione, ms. e ds., di alcuni articoli del fratello; il reimpiego di bozze di stampa di un testo di Sebastiano Sani per redigere alcuni appunti biografici dello stesso; la composizione di una sorta di album di famiglia, utilizzando fotografie sicuramente appartenute al fratello, ma anche fotografie appartenenti alle sorelle, nonché ricordi funebri successivi alla morte del Sani.
Modalità di acquisizione La documentazione fu donata alla Famèja bulgnèisa nel giugno del 1982 da parte di Cesarina Sani, sorella di Sebastiano Sani.[[nota:1:Mario Maragi, Sebastiano Sani non merita l'oblìo, «La famèja bulgnèisa», 1985, 2.]]

Contenuto

Si compone di documentazione prodotta da Sebastiano Sani e anche dalle sorelle Natalina e Cesarina Sani. Relativamente al nucleo afferente a Sebastiano Sani si tratta di corrispondenza ricevuta, ritagli di stampa di articoli pubblicati su alcuni quotidiani e giornali, discorsi e lezioni tenuti in particolari occasioni, fotografie di artisti e personaggi del teatro e della cultura con dedica al Sani e alcuni ricordi personali quali la ciocca di capelli di Giosue Carducci; purtroppo l'esiguità del materiale non permette di tratteggiare la figura di Sebastiano Sani, nelle molteplici attività svolte di giornalista, storico della città di Bologna, critico letterario e teatrale, autore di commedie, attore, conferenziere, militante politico e sindacale. Relativamente al nucleo documentario afferente alle sorelle, si tratta di ricerche e studi condotti sul fratello per la pubblicazione di alcuni articoli a suo ricordo e per un'eventuale pubblicazione della biografia. Ai due nuclei si aggiungono, inoltre, alcuni ricordi personali delle sorelle, la nota di consegna del materiale documentario e anche un fasc. relativo alla commemorazione di Sebastiano Sani, tenuta da Mario Maragi, presidente della Famèja bulgnèisa, nella sede stessa della Famèja nel 1985.
Criteri di organizzazione L'intervento di riordino ha avuto avvio tra il 2006 e il 2008 quando si procedette alla ricognizione sommaria del fondo da parte di Armando Antonelli. Successivamente nel novembre 2010 si procedette all'ordinamento e all'inventariazione della documentazione da parte di Riccardo Pedrini. Dal momento che i documenti non presentavano un condizionamento originale, così come risultavano assenti elementi di un precedente ordinamento, il fondo è stato ordinato sulla base dei soggetti produttori e della tipologia della documentazione, nelle seguenti serie:

I. Corrispondenza (1923-1936);
II. Scritti, pubblicazioni e materiali di lavoro (1890-1943);
III. Fotografie, caricature e ricordi (1890-1950);
IV. Memorie e studi su Sebastiano Sani di Natalina e Cesarina Sani (1943-1964);
V. Carte personali di Natalina e Cesarina Sani (1942-1943);
VI. Documentazione relativa al fondo (1982-1985).

Relativamente alla serie VI. Documentazione relativa al fondo è bene ricordare come all'interno sia conservata anche la documentazione relativa alla commemorazione della figura di Sebastiano Sani tenuta da Mario Maragi presso il sodalizio bolognese, posta nel fondo, presumibilmente per volontà di Mario Maragi, presidente della Famèja bulgnèisa.

Fonti e risorse collegate

Bibliografia sulla documentazione
  • Mario Maragi, Sebastiano Sani non merita l'oblio, edito in «La Famèja Bulgnèisa», 1985, 2

Condizioni d’uso

Lingua italiano
Stato di conservazione buono

Note

Note redazionali Inventario a cura di Riccardo Pedrini redatto nel 2011 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.