IT-CPA-ST0076-0000116

Corrispondenti della famiglia Carducci e della famiglia Masi

14 settembre 1860 - 26 dicembre 1954

1 busta (con all'interno 9 fascicoli)

Si compone di corrispondenza inviata a Libertà Carducci dal marito Francesco Masi, dalla madre Elvira Carducci, dalle sorelle Beatrice e Laura Carducci e da diversi nipoti, ma anche di corrispondenza inviata ad altri membri della famiglia Carducci, tra cui la madre Elvira Carducci, il padre Giosue Carducci e il marito Francesco Masi.

Si (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0076-0000116
Identificativo gerarchico scheda 00001.00001.00002.00001
Livello di descrizione sottoserie
Denominazione Corrispondenti della famiglia Carducci e della famiglia Masi
Data 14 settembre 1860 - 26 dicembre 1954
Consistenza 1 busta (con all'interno 9 fascicoli)

Contesto

Contenuto

Si compone di corrispondenza inviata a Libertà Carducci dal marito Francesco Masi, dalla madre Elvira Carducci, dalle sorelle Beatrice e Laura Carducci e da diversi nipoti, ma anche di corrispondenza inviata ad altri membri della famiglia Carducci, tra cui la madre Elvira Carducci, il padre Giosue Carducci e il marito Francesco Masi.

Si conservano, inoltre, documenti e carte di natura eterogenea che padre Renato Santi ha voluto condizionare insieme alla corrispondenza, quali, tra gli altri:

- la quietanza per il rilascio del diploma-licenza ginnasiale e il passaporto per l'interno di Francesco Masi;
- la dichiarazione del custode della Certosa di Bologna circa l'incisione di una lapide eseguita su marmo da Pilade Campagnoli in memoria di Ildegonda Celli vedova Carducci e dei suoi nipoti Francesco e Dante, tumulati nel chiostro dell'ossuario;
- la ricevuta con firma dello scultore Tullo Golfarelli, per la realizzazione di un busto in bronzo di Giosue Carducci da inviare alla contessa Silvia Pasolini.
Criteri di organizzazione La documentazione era condizionata in 7 album costituiti da padre Renato Santi (segnati rispettivamente: "XLI", "XLII", "XLV", "XLVI", "XLVII", "XLVIII", "L"), all'interno dei quali i documenti sono stati incollati su cartoncini e singolarmente segnati con una numerazione progressiva (nn. 628-810). Per tale ragione si è tenuto conto dell'ordinamento originario, ponendo in coda altri due fascicoli con documenti evidentemente sfuggiti agli interventi di ordinamento e di condizionamento di padre Renato Santi.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

Approfondimenti