IT-CPA-ST0076-0000123

Lettere e cartoline inviate a Francesco Masi, Giosue Carducci, Libertà Carducci e Elvira Carducci

24 novembre 1873 - 24 agosto 1926

fascicolo di 24 documenti

segnatura attuale 30 (busta 3, fascicolo 7)

Contiene:

- lettere di Francesco Masi alla madre Cornelia Sacerdoti;

- lettere inviate a Francesco Masi da: Suzanne Thomas, P.R. Richelmy, N. Bele, N. Petroff, Jeon Pschorba, Aristide Venturini, N. Belelubsky, F. Cavani;

- lettere e cartoline inviate a Libertà Carducci da Elvira Bevilacqua Baldi, Giosuè (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0076-0000123
Identificativo gerarchico scheda 00001.00001.00002.00001.00007
Livello di descrizione unità archivistica
Titolo Lettere e cartoline inviate a Francesco Masi, Giosue Carducci, Libertà Carducci e Elvira Carducci
Data 24 novembre 1873 - 24 agosto 1926
Segnatura attuale 30
Segnatura precedente XLV
Collocazione busta 3, fascicolo 7
Consistenza fascicolo di 24 documenti

Contesto

Storia archivistica I documenti erano condizionati all'interno di un album costituito da 12 tasche di plastica; all'interno di ognuna erano stati posti uno o due documenti. All'interno di ogni tasca era presente anche un cartoncino sul quale padre Renato Santi aveva provveduto a segnare i documenti con una nuova segnatura (nn. 787-810).

Contenuto

Contiene:

- lettere di Francesco Masi alla madre Cornelia Sacerdoti;

- lettere inviate a Francesco Masi da: Suzanne Thomas, P.R. Richelmy, N. Bele, N. Petroff, Jeon Pschorba, Aristide Venturini, N. Belelubsky, F. Cavani;

- lettere e cartoline inviate a Libertà Carducci da Elvira Bevilacqua Baldi, Giosuè Bevilacqua, Giulia Cavallari Cantalamessa, marchese Albicini, Adolfo Albertazzi, Emilio Lovarini e E. Musini;

- lettera di N. Santini, sindaco di Grosseto, a Elvira Carducci;

- lettera di Corrado Ricci a Giosue Carducci.

Si conservano, inoltre:

- riproduzione manoscritta, per opera di persona vicina a Laura Gnaccarini, del sonetto di Giosue Carducci "Alla mensa dell'amico";

- dichiarazione del custode della Certosa di Bologna, Raffaele Brasa, in data 10 febbraio 1882, circa l'incisione di una lapide eseguita su marmo da Pilade Campagnoli in memoria di Ildegonda Celli vedova Carducci e dei suoi nipoti Francesco e Dante, tumulati nel chiostro dell'ossuario.
Criteri di organizzazione I documenti sono stati ordinati tenendo conto della segnatura assegnata da padre Renato Santi (nn. 787-810).

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note