IT-CPA-ST0099-0000037

Dozzine e contributi

1869 - 1971

104 registri

La riscossione di dozzine e contributi - versati alla Provincia di Bologna dai ricoverati, o dai loro familiari, o da enti e istituti diversi - per il pagamento delle rette di degenza nell'ospedale di malati non poveri, era annotata dall'economo del manicomio nei registri di questa serie.
Infatti a esclusione dei malati indigenti, a totale (…)

vai al menu di navigazione nell'archivio

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0099-0000037
Identificativo gerarchico scheda 00001.00003.00020
Livello di descrizione serie
Denominazione Dozzine e contributi
Data 1869 - 1971
Consistenza 104 registri

Contesto

Contenuto

La riscossione di dozzine e contributi - versati alla Provincia di Bologna dai ricoverati, o dai loro familiari, o da enti e istituti diversi - per il pagamento delle rette di degenza nell'ospedale di malati non poveri, era annotata dall'economo del manicomio nei registri di questa serie.
Infatti a esclusione dei malati indigenti, a totale carico della Provincia, tutti gli altri, a seconda della loro situazione economica, erano tenuti al pagamento dell'intera retta ("dozzina") o di una parte di questa.
I degenti che corrispondevano la quota per intero erano detti "dozzinanti", mentre quelli che usufruivano del contributo di qualche ente o istituto (comuni, Provincie, legati ed eredità), partecipante al pagamento di una parte della retta a loro carico, o che concorrevano per una data quota al pagamento della retta, che rimaneva per il resto a carico della Provincia di Bologna, erano detti "contribuenti".
Per il calcolo delle rette ospedaliere l'Amministrazione provinciale si avvaleva di documenti (situazione di famiglia, certificato dell'esattore, ecc.) richiesti al malato all'atto dell'ammissione in ospedale, in base ai quali si stabiliva l'entità della retta dovuta o l'attribuzione della degenza a totale carico della Provincia.
Per ciascun degente, "dozzinante" o "contribuente", i registri di questa serie riportano: nome e cognome, importo giornaliero o mensile della dozzina o del contributo dovuti, nome e cognome del garante e di chi (familiare, ente, istituto, ecc.) paga effettivamente tale importo, periodi di degenza e relativi importi dovuti, periodi di degenza e relativi importi effettivamente incassati dall'economo, indicazione dei depositi cauzionali da pagarsi e di quelli effettivamente corrisposti come garanzia.
Dagli anni '50 del Novecento i registri comprendono anche la registrazione delle riscossioni effettuate dall'economo del manicomio per la degenza di malati nella Clinica delle malattie nervose e mentali. nota 1:Con la convenzione stipulata il 28 ottobre 1910 fra lo Stato e gli enti locali e approvata nel 1911 (legge 9 aprile 1911, n. 335, per la sistemazione e l'ampliamento degli istituti scientifici dell'Università di Bologna) la Provincia si assunse l'obbligo di costruire a porta Saragozza, in adiacenza all'Ospedale Roncati, quale suo contributo all'incremento degli istituti universitari, un apposito fabbricato per la Clinica delle malattie nervose e mentali dell'Università di Bologna. Nel 1914 si iniziò così la costruzione dell'edificio, adattando il fabbricato dell'ex chiesa dei Sabbatini, in via della Rondine, acquistato dalla Provincia nel 1911 (ARCHIVIO STORICO PROVINCIALE DI BOLOGNA, Verbali del Consiglio provinciale, 1911, seduta del 6 dicembre, oggetto 29). Ai servizi generali (cucina, guardaroba, ecc.) e al personale della clinica avrebbe provveduto l'annesso manicomio, da cui la clinica traeva i malati mentali necessari all'insegnamento. Il 1° luglio 1961 avvenne il passaggio della gestione della clinica dalla Provincia al consorzio, costituitosi l'anno precedente tra Università, Provincia e Amministrazione degli ospedali di Bologna (d.p.r. 21 luglio 1960, n. 998). Anche in seguito a ciò continuò l'erogazione alla clinica, da parte dell'Ospedale Roncati, dei servizi di economato, guardaroba, lavanderia e cucina.
A quasi tutti i registri è allegato il relativo repertorio.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

Approfondimenti