IT-CPA-ST0115-0000030

Schede biografiche dei dipendenti del Comune di Bologna non esaminate dalla delegazione provinciale dell'Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo

30 giugno 1945 - 19 agosto 1946
con docc. in copia dall'8 mar. 1932

fascicolo di 28 sottofascicoli e di 2 documenti sciolti

segnatura attuale 11(busta 2)

Contiene schede biografiche compilate a cura del Comitato di liberazione nazionale. Dipendenti Comune di Bologna ai fini dell'epurazione dei dipendenti comunali ritenuti ex fascisti.
Le schede riportano, oltre ai dati identificativi del dipendente (cognome, nome, paternità, maternità, luogo e data di nascita, lo stato civile e l'indirizzo), le (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0115-0000030
Identificativo gerarchico scheda 00001.00002.00011
Livello di descrizione unità archivistica
Titolo Schede biografiche dei dipendenti del Comune di Bologna non esaminate dalla delegazione provinciale dell'Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo
Data 30 giugno 1945 - 19 agosto 1946
con docc. in copia dall'8 mar. 1932
Segnatura attuale 11
Collocazione busta 2
Consistenza fascicolo di 28 sottofascicoli e di 2 documenti sciolti

Contesto

Contenuto

Contiene schede biografiche compilate a cura del Comitato di liberazione nazionale. Dipendenti Comune di Bologna ai fini dell'epurazione dei dipendenti comunali ritenuti ex fascisti.
Le schede riportano, oltre ai dati identificativi del dipendente (cognome, nome, paternità, maternità, luogo e data di nascita, lo stato civile e l'indirizzo), le seguenti informazioni:

- la qualifica professionale, la data di assunzione e l'ufficio o il servizio di riferimento presso il Comune;
- l'eventuale iscrizione al Partito nazionale fascista (Pnf) e al Partito fascista repubblicano (Pfr);
- i titoli fascisti;
- le cariche e gli incarichi fascisti;
- i titoli e i servizi militari.

Alle schede sono allegate tra l'altro le copie di questionari, compilati dagli stessi dipendenti del Comune nel corso della seconda metà degli anni Trenta, che riportano:

- i dati identificativi;
- informazioni sui rapporti familiari;
- elementi sulla posizione professionale rivestita presso il Comune;
- l'iscrizione al Pnf;
- il servizio militare prestato;
- le benemerenze fasciste;
- la razza;
- la religione.

Le schede, trasmesse alla Commissione provinciale di epurazione nota 1:L'art. 18 del decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159 ("Sanzioni contro il fascismo") istituì le Commissioni di epurazione presso ogni ministero o amministrazione o ente autonomo per il personale che aveva prestato servizio nell'amministrazione civile e militare; in base allo stesso articolo erano istituite anche le commissioni provinciali di epurazione per il personale dei comuni, delle province, degli enti di beneficenza e altri enti sottoposti a controllo dell'amministrazione locale., non furono però esaminate dalla Delegazione provinciale dell'Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo nota 2:In base al decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159 ("Sanzioni contro il fascismo"), e al successivo decreto legislativo luogotenenziale 23 ottobre 1944, n. 285, che dettava le norme di attuazione e recava integrazioni, il processo di epurazione era promosso dall'Alto commissario per le sanzioni contro il fascismo. Le amministrazioni denunciavano all'Alto commissario i dipendenti da sottoporre a epurazione e trasmettevano all'Alto commissario notizie ed elementi in loro possesso. Ove ritenevano di avere elementi sufficienti per il giudizio provvedevano alla denuncia diretta alle commissioni di epurazione, che ne davano poi notizia all'Alto commissario. In ogni provincia il prefetto preparava il materiale istruttorio insieme al delegato dell'Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo..
Le schede biografiche fungono da camicia ad altrettanti s.fascc.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note