Gerarchia:
Raccolta fotografica di Francesco Lorenzo Pullé e del Museo Indiano di Bologna » Fotografie dei reperti conservati presso il Lahore Central Museum » Capitello con figurazioniDenominazione:
Capitello con figurazioniNote al titolo:
del catalogatoreData:
[1902 - 1903]Note alla data:
riferimenti biograficiTipologia:
documento fotografico o iconograficoTipologia documento:
positivoTipologia di media:
documento fotograficoConsistenza:
1 positivoSegnatura:
scatola 14, n. FLP.647Altre segnature:
- 00001.00003.00339
Descrizione del soggetto:
Capitello appoggiato su una base sulla quale si legge il numero "823". Il capitello è ornato da rilievi che rappresentano foglie d'acanto, sia lateralmente, sia frontalmente, e vi si riconosce anche un personaggio dalle sembianze di Buddha, in piedi e con il braccio destro piegato verso l'alto, la mano all'altezza del torace, nel gesto noto come abhayamudrā. Unità di misura accanto al reperto.Dimensioni:
13,5x19 cm, orizzontaleStato di conservazione:
discretoNote allo stato di conservazione:
Abrasioni, lacune circoscritte, emersione dello strato di barite (stampa); sgualciture, abrasioni, macchie, foxing, alterazione del colore, lieve deformazione (supporto secondario).Note storico critiche:
Autore delle fotografie:fotografo non identificato, fotografo principale
Il numero che compare sulla base del reperto, non trova riscontri nell'elenco pubblicato da Errington (1987: 470) ma non è da escludersi che si tratti del numero di inventario del Lahore Central Museum, dove F. L. Pullé acquisì la fotografia, che propose al Congresso Internazionale di Scienze Storiche di Roma del 1903, non appena tornato dal viaggio in Asia.
Pullé mostrò particolare attenzione ai dettagli iconografici dei capitelli, sia per mettere in relazione l'arte classica con l'arte del Gandhara, sia per presentare al pubblico peculiarità della religione buddhista, descritte secondo una prospettiva diffusa all'epoca: «La trasformazione dei capitelli corinzi che li va restringendo nella forma cubica arrotondata in basso; l'apparire della figura per mezzo ai fogliami che ha nei rapporti di Buddha col culto delle piante una naturale e legittima derivazione; l'insecchirsi del fogliame stesso nelle trame e negli arabeschi; lo svilupparsi di poi delle figure degli animali nei capitelli e nei basamenti; lo svilupparsi sul capitello di un secondo abaco o palvino, sono tutti fenomeni caratteristici, elaborazioni speciali con che gli elementi indigeni hanno reagito sui modelli dell'arte classica portata nell'India, e che poi, per le medesime vie, si sono riflessi verso l'occidente, dove fecersi specialmente visibili nel periodo della evoluzione caratteristica dell'arte bizantina, intorno al VI secolo» (1905: 98-100).
Numero di catalogo assegnato nel corso dell'intervento di catalogazione della fine degli anni Ottanta del Novecento: 261.
Descrizione estrinseca:
singola fotoLa stampa è montata su un cartoncino di supporto formato 17x24 cm.
Sul recto della stampa è presente il numero ms. "823", mentre sul verso del cartoncino di supporto sono presenti le iscrizioni mss. "N. 144 A" e "261 Coll. Pullé".
La stampa era conservata all'interno della busta con etichetta recante l'iscrizione dattiloscritta "Cartone IV: Ghandara - Chandigharh".
Materia e tecnica: gelatina bromuro d'argento/carta
La documentazione è conservata da:
Persone:
- fotografo non identificato ; fotografo principale
Redazione e revisione:
- Redatta in xDams , 04-04-2017 - 22/01/2018
Bibliografia:
- F. L. Pullè, Atti del Congresso Internazionale di Scienze Storiche, Roma: Tipografia della Reale Accademia dei Lincei, 1905. , pp. 57-116.
