IT-CPA-FT0073-0000225

Vita di corte - Cortigiane addormentate

1902 - 1903 (date attribuite)
riferimenti biografici

1 singola foto , positivo

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-FT0073-0000225
Identificativo gerarchico scheda 00001.00003.00033
Livello di descrizione documento
Titolo Vita di corte - Cortigiane addormentate (attribuzione su base bibliografica)
Data 1902 - 1903 (date attribuite)
ricavata da riferimenti biografici
Consistenza 1 singola foto , positivo
numero di inventario FLP.341
Unità di conservazione scatola 8

Contesto

Responsabilità principali fotografo non identificato (fotografo principale) - attribuzione presunta

Contenuto

Note storiche Le scene raffigurate nel rilievo fanno riferimento alla vita del Buddha storico, che qui è rappresentato ancora nei panni di Siddhārtha Gautama, immediatamente prima di abbandonare il palazzo reale del padre per intraprendere il suo cammino spirituale. Appare evidente nella scena rappresentata in basso, consequenziale rispetto a quella in posizione superiore nel racconto della vita del principe Siddhārtha, che dopo essersi intrattenuto con la sua corte, attende che le donne si addormentino per fuggire da palazzo e abbandonare il suo destino regale, come appare evidente dalla rappresentazione scultorea di un personaggio che già appare come Gautama Buddha.
Vi sono altre fotografie, non identiche, conservate nella raccolta del Victoria & Albert Museum e del Warburg Institute, così come nell'album MacNabb/ Daniell conservato presso il British Museum (vedi BSE), tramite la quale sappiamo che il frammento architettonico fu ritrovato durante i primi scavi effettuati nell'area della valle di Peshawar, dove si concentrarono le ricerche archeologiche inglesi a partire dai primi anni Sessanta dell'Ottocento, periodo intorno al quale risale la scoperta del reperto.
Secondo quanto riportato in Grunwedel, sarebbe stato recuperato a Jamālgarhī (1901: 129 fig. 81), ma Errington differisce nell'interpretazione e ritiene che il rilievo provenga dagli scavi di Jamrud compiuti dall'allora tenente Johnstone, e che sia passato dal museo di Peshawar al Lahore Central Museum, dove F. L. Pullé acquisì la fotografia in esame, per essere poi definitivamente trasferito al Museo di Karachi, dove ha preso il numero di inventario "507" (1987: 465), particolari confermati anche tramite l'esame di Ingholt (1957: e fig. 39).
Criteri di organizzazione La stampa è montata su un cartoncino di supporto formato 24x33,5 cm.
Sul verso del cartoncino di supporto sono presenti le iscrizioni mss. "Lacunari Romani ?", "N. 144 A" e "155 Collezione Pullé".

La stampa era conservata all'interno della busta con etichetta recante l'iscrizione dattiloscritta "Cartone III: Ghandara (riconosciute)".
Numero di catalogo assegnato nel corso dell'intervento di catalogazione della fine degli anni Ottanta del Novecento: 155.

Descrizione fisica e riproduzioni digitali

fotografia b/n, gelatina bromuro d'argento/carta, 28,5x21,5 cm. , orientamento verticale

Fonti e risorse collegate

Bibliografia
  • H. Ingholt, Gandhāran Art in Pakistan, New York, Pantheon Books, 1957
  • E. Errington, The Western discovery of the art of Gandhāra and the finds of Jamālgarhī, 1987 notaTesi di dottorato non pubblicata
Risorse web

Condizioni d’uso

Note