IT-CPA-ST0066-0005627

Traversata del Sempione

1882

fascicolo di 6 elaborati grafici (sezione speciale)

segnatura attuale 11 (busta 33, fascicolo 3)

La documentazione era stata segnalata come "Carte geografiche a stampa, riguardanti il traforo ferroviario del Sempione".

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0066-0005627
Identificativo gerarchico scheda 00001.00005.00011
Livello di descrizione unità archivistica
Titolo Traversata del Sempione
Data 1882
Segnatura attuale 11
Collocazione busta 33, fascicolo 3
Consistenza fascicolo di 6 elaborati grafici (sezione speciale)

Contesto

Storia istituzionale / Biografia Il Traforo del Sempione è una galleria ferroviaria che collega l'Italia (Val d'Ossola) con la Svizzera (Alta Valle del Rodano). Il traforo è scavato sotto il Monte Leone (3.552 m) e il Parco dell'Alpe Veglia. È un'imponente struttura che si trova lungo un antichissimo itinerario che da secoli è detto "del Sempione" dal nome di un piccolo paese che si trova a sud del passo in territorio svizzero: Simplon.
Il traforo misura 19.803 metri; all'epoca della costruzione, e per i successivi 76 anni, è stato il più lungo tunnel ferroviario del mondo.
Nel 1895 i governi di Italia e Svizzera stipularono un trattato per la realizzazione di una linea ferroviaria che, passando sotto il Monte Leone, collegasse Domodossola a Briga. I lavori, commissionati dai costruttori Hermann Häustler e Hugo von Kager (entrambi svizzeri), furono affidati alla società prussiana Brandt & Brandau, degli ingegneri Alfred Brandt e Karl Brandau, ed iniziarono nel 1898 per terminare il 24 febbraio 1905.
I lavori presentarono notevoli difficoltà, sia per la notevole lunghezza dell'opera, sia per la caratteristica delle rocce (a volte durissime e a volte friabili). Inoltre durante lo scavo si continuavano ad incontrare sorgenti d'acqua, sia calda che fredda, che creavano ulteriori ostacoli all'avanzamento. Il traforo venne inaugurato da Vittorio Emanuele III, re d'Italia e dal presidente elvetico Ludwig Forrer. Il traffico regolare dei treni iniziò il primo di giugno del 1906. Nello stesso anno l'impresa del traforo venne celebrata dalla Esposizione Universale che si tenne a Milano.
Storia archivistica Questa documentazione fu accorpata al fondo in un momento successivo alla donazione del 1890, in seguito al ritrovamento di materiali e mappe di argomento ferroviario, nel 1984.
Si tratta di documentazione che apparentemente non faceva parte del cosiddetto fondo speciale Jean Louis Protche: non ve n'è infatti traccia negli elenchi redatti all'atto del versamento del fondo dove figurano soltanto alcuni opuscoli che trattano dei progetti del traforo del Sempione.
Questa documentazione potrebbe quindi provenire o da tavole estratte dagli opuscoli o essere stata raccolta ed inviata dalla direzione della biblioteca all'Esposizione universale sui trasporti che si tenne a Milano a celebrazione dell'apertura del traforo del Sempione nel 1906. In quell'occasione, come già detto, furono inviati a Milano diversi disegni e fotografie pervenuti alla biblioteca dalla donazione del fondo Protche. Fu proprio l'evento milanese che contribuì alla conoscenza delle opere dell'ingegnere francese e del ruolo avuto nell'avvio della grande campagna di costruzioni ferroviarie intrapresa dal governo italiano in quegli anni e che convinse la direzione della biblioteca ad intraprendere i lavori di riordino e di inventariazione del fondo, ad opera di Giuseppe Ungarelli e di Albano Sorbelli, mettendolo a disposizione del pubblico.
Si è ritenuto comunque, per maggiore chiarezza e facilità di consultazione, di inserire questo piccolo nucleo all'interno della partizione, già effettuata da Ungarelli e Sorbelli nell'inventario, considerandola come "aggiunta" di documentazione correlata di argomento ferroviario.

Contenuto

La documentazione era stata segnalata come "Carte geografiche a stampa, riguardanti il traforo ferroviario del Sempione".
Criteri di organizzazione La documentazione è stata inserita all'interno della partizione intitolata "Linee varie", integrando, con questi pochi documenti grafici, il nucleo già costituito da Giuseppe Ungarelli e Albano Sorbelli, i quali avevano individuato questa intitolazione per raccogliere e descrivere quella documentazione afferente a linee e costruzioni ferroviarie rinvenuta qua e là nel fondo e verosimilmente raccolta da Protche a scopo di studio e di documentazione o per richiesta di pareri.
I documenti grafici riguardanti la linea del Sempione, aperta nel 1906, furono aggiunti al fondo Protche nel 1984, in occasione di un "riscontro inventariale" effettuato nella sala 4. Di questa documentazione non v'è traccia negli elenchi di versamento redatti alla consegna del fondo nel 1890. Solamente nella sezione "Opuscoli" si trovano: al n. 93 Colladon Jean Daniel, "Seconde notice sur la question Simplon ou mont Blanc", Genève, 1880, in ottavo (copie 2), al n. 131 Dreyfuss Ferdinand, "Le tunnel Simplon", Paris, 1879, in ottavo con tavole, al n. 141 "Étude de la traversée du Simplon entre Glifs Brigg et Domo d'Ossola", Paris, 1863 in quarto con tavole, al n. 159 Garrone L., "Strade ferrate attraverso il Sempione, Roma, 1878, in ottavo, tavola 1, al n. 189 Lommel G. T., "Étude sur la question de chaleur souterraine du grand tunnel du Simplon, Lausanne, 1880, in ottavo con tavole 7, al n. 329 "Il Sempione e il monte Bianco, ferrovie", 1879, in quarto con tavola 1, al n. 366 Tatti Luigi, "Parallelo fra i progettati valichi alpini del Sempione e monte Bianco", Milano, 1880, in ottavo con tavole, copie 2.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

La documentazione si trovava all'interno del fasc. intitolato: "Busta XLVI (manoscritti e stampe rinvenuti durante il riscontro inventariale delle capsule poste nella sala 4, consegnato al dottor Fanti in data 9.1.1984)"