IT-CPA-ST0066-0012579

Ferrovia centrale toscana

[1849-1865]

fascicolo di 1 elaborato grafico (sezione speciale)

segnatura attuale 14 (busta 33, fascicolo 6)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0066-0012579
Identificativo gerarchico scheda 00001.00005.00014
Livello di descrizione unità archivistica
Titolo Ferrovia centrale toscana
Data [1849-1865]
Segnatura attuale 14
Collocazione busta 33, fascicolo 6
Consistenza fascicolo di 1 elaborato grafico (sezione speciale)

Contesto

Storia istituzionale / Biografia La Strada Ferrata Centrale Toscana, in seguito denominata Ferrovia Centrale Toscana, nacque dalla necessità di creare un collegamento tra Siena e Firenze. Già nel 1840 il governatore di Siena Luigi Serristori, che aveva partecipato negli anni precedenti agli studi preliminari per la realizzazione della Leopolda, si era fatto promotore della realizzazione della linea tra Siena e Firenze. La sua costruzione fu finanziata da capitali privati prevalentemente senesi. La società concessionaria omonima fu costituita nel 1844 e ottenne la concessione dal Granducato di Toscana il 5 giugno 1845.
I lavori, iniziati nel 1846, furono velocemente completati e il primo tronco ferroviario Siena-Empoli (64 km), fu inaugurato il 14 ottobre 1849, tranne che per la galleria di Monte Arioso, posta a poche centinaia di metri dalla stazione di Siena.
Tale galleria, opera ingegneristica di elevato valore tecnico per l'epoca, è lunga 1516 metri e per alcuni anni rimase la più lunga galleria d'Italia. Fu scavata in terreni friabili e ricchi d'acqua con mille difficoltà e richiese quattro anni e tre mesi di lavoro, tant'è che la stazione di Siena fu inaugurata solo il 18 settembre 1850.
Nel 1851, la Società ottenne la concessione per il prolungamento della linea lungo la Val di Chiana, realizzando l'ultima tratta ferroviaria, la Siena-Chiusi. I lavori cominciarono il 20 maggio 1854. La tratta Siena-Sinalunga, di circa 58 km, fu inaugurata l'11 settembre 1859 e aperta all'esercizio il 19 settembre. La tratta Sinalunga-Torrita (7 km) fu aperta il 29 ottobre 1860. Nell'agosto 1861, la Società ottenne dall'Autorità Governativa italiana l'autorizzazione a proseguire la Siena-Chiusi verso Orvieto per congiungersi con la linea Ancona-Roma nei pressi di Orte.
Il 20 ottobre del 1861 fu aperta la tratta Torrita di Siena-Salarco di circa 6 km. Fu anche scelto di realizzare uno scalo ferroviario in piena Val di Chiana per convogliare le produzioni agricole delle tre grandi fattorie granducali della zona: Abbadia di Montepulciano, Chianacce e Acquaviva di Montepulciano: pertanto anche Acquaviva di Montepulciano fu dotata di una stazione di seconda classe.
Il 24 luglio 1862 fu aperto il tratto Salarco-Chiusi, di circa 20 km, mentre il 15 dicembre 1862 fu aperto il tratto Chiusi-Ficulle.
Con la Legge n. 2272 del 14 maggio 1865, che riordinava l'assetto ferroviario sul territorio italiano la Società per la Ferrovia Centrale Toscana fu incorporata nella Società per le strade ferrate romane che assunse la gestione della linea ferroviaria e si occupò del completamento della concessione fino a Orte e di quella della derivazione da Asciano verso Grosseto.

Contenuto

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

La documentazione si trovava all'interno del fasc. intitolato: "Manoscritti Protche XXXVIII. 10. Carta topografica della via ferrata toscana e suo proseguimento. Disegno a mano su tela da lucido, 0,26x0,99".