IT-CPA-FT0028-0000186

"Bologna - S. Orsola"

dopo il 1969 (data attribuita) - giugno 1995
analisi dei referenti

album di 29 positivi

La raccolta di fotografie è relativa alla parrocchia del complesso ospedaliero di Bologna, nel quale, dal 1945 è insediata una comunità di frati francescani della Provincia di Cristo Re.
Le immagini documentano:

- l'edificio ospitante il convitto dei religiosi francescani presso il policlinico;
- gli interni della chiesa (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-FT0028-0000186
Identificativo gerarchico scheda 00001.00015.00007
Livello di descrizione unità archivistica
Titolo "Bologna - S. Orsola" (da iscrizione)
Data dopo il 1969 (data attribuita) - giugno 1995
analisi dei referenti
Consistenza album di 29 positivi
Collocazione scatola 45 (AS.7_Cassetto 1)

Contesto

Responsabilità principali Salmi, Aldo (fotografo principale) - attribuzione certa per timbro
fotografo non identificato (fotografo principale) - attribuzione presunta

Contenuto

La raccolta di fotografie è relativa alla parrocchia del complesso ospedaliero di Bologna, nel quale, dal 1945 è insediata una comunità di frati francescani della Provincia di Cristo Re.
Le immagini documentano:

- l'edificio ospitante il convitto dei religiosi francescani presso il policlinico;
- gli interni della chiesa del policlinico e di una delle cappelle presenti all'interno di un padiglione;
- i padiglioni e gli edifici di cui il complesso ospedaliero è costituito;
- vedute dell'ingresso principale, che da su via Massarenti;
- riproduzioni di un'epigrafe commemorativa la celebrazione del Giubileo nei giorni 21 e 22 giugno del 1951, svoltasi presso il policlinico alla presenza del cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano.
Note storiche Le due strade di S. Vitale e Maggiore, che uscivano dalle porte omonime (rispettivamente verso Ravenna e verso Rimini), delimitavano, appena fuori dalle mura, una zona che è quella dove ora sorge il complesso del Policlinico S. Orsola. In quest'area, praticamente campagna aperta, nel primo Medio Evo c'era un monastero femminile con chiesa, indicato con queste parole: "Ecclesia monialium Sanctae Ursulae extra portam S. Vitalis: est residentia monialium Cistercensium".
Le monache rimasero nel luogo fino alla metà circa del secolo XIV, poi, in conseguenza dei pericoli di guerra, si trasferirono entro le mura della città, nel monastero delle Lame.
Nel 1567, per opera dei reggenti dell'Opera dei Mendicanti, il convento fu tramutato in ospedale per il "ricovero e cura dei malati poveri e per il ristoro dei pellegrini", col nome di Ospedale S. Orsola.
Nel 1717 venne annesso all'Ospedale S. Orsola quello di S. Giobbe, per la cura del "morbo gallico".
Nel 1801 venne pure incorporato il lebbrosario di S. Lazzaro.
All'inizio del secolo XIX l'ospedale disponeva di alcuni reparti ben distinti:
1) Il reparto celtico, per le malattie luetiche e veneree;
2) Il reparto per i lebbrosi, gli scrofolotici e per i malati della pelle;
3) Un grande reparto per i cronici e gli incurabili.
Con l'avvento dell'unita d'Italia (1867) l'ospedale fu acquistato dall'Università di Bologna.
Nel 1877 l'Ospedale S. Orsola disponeva delle seguenti cliniche: medica, chirurgica, oculistica, ostetrica e dermatologica.
Nel 1912, per testamento della Contessa Gozzadini Zucchini, fu eretto l'ospedale dei bambini, divenuto poi dopo la prima guerra mondiale, sede della Clinica Pediatrica.
Nel 1929 gli ammalati del cosiddetto Nono Reparto (TBC) furono trasferiti al Pizzardi (ora Ospedale Bellaria] e, demolite le baracche del Nono, fu ivi costruita la nuova Clinica Medica, inaugurata nel 1934.
Nel 1931 fu inaugurata la Scuola Convitto per Infermiere della Croce Rossa.
In quel periodo fu costruito anche il padiglione centrale d'ingresso, sede degli uffici, dell'Astanteria, della Clinica Otorinolaringoiatrica, dell'abitazione dei Padri Cappellani e delle Suore. Nel 1936 venne inaugurata la Clinica Ostetrica.
Durante la guerra tutti indistintamente i reparti del Policlinico furono attrezzati come "Pronto Soccorso" e l'ospedale presto un prezioso servizio specialmente nel corso dei bombardamenti. Il 12 ottobre 1944 parecchie cliniche furono colpite da bombardamento aereo.
Dopo la guerra il grande complesso ha avuto un continuo sviluppo, di cui le tappe più importanti furono la ristrutturazione disposta dalla Riforma Sanitaria (ora il S. Orsola, insieme al Malpighi, costituisce l'Unita Sanitaria Ventotto "Bologna Nord") e la realizzazione del grande complesso delle Nuove Patologie (1969).
Attualmente il complesso del S. Orsola comprende 75 reparti con 1500 degenti.
Nel 1945, finita la guerra, il complesso degli ospedali di Bologna venne affidato ad un Commissario Speciale, il Prof. Mario Longhena. Egli ritenne opportuno che un gruppo di sacerdoti religiosi sostituisse nell'assistenza spirituale del Policlinico S. Orsola i sacerdoti del clero secolare e indicò i Padri Francescani di S. Antonio, che dagli ultimi giorni dell'aprile 1945, in numero di due, iniziarono il servizio religioso al S. Orsola, facendo la spola in bicicletta dal convento al Policlinico.
Il 23 novembre 1945, dopo il Capitolo Provinciale dei Frati Minori, si insediò al S. Orsola, nell'apposito appartamento, la prima comunità formale, composta dal superiore e da altri tre frati.
Il gruppo di sacerdoti inizia allora l'attività spirituale che continuerà e si svilupperà negli anni successivi, con la preziosa collaborazione delle Suore di Carità dell'Immacolata Concezione di Ivrea.
Il complesso del S. Orsola è equiparato a Parrocchia. La situazione giuridica dei Frati Minori venne formalizzata da parte della Curia Arcivescovile con un documento del 1 marzo 1946 e un decreto definitivo del Cardinale G.B. Nasalli Rocca del 21 giugno 1949 nota BERARDO ROSSI, I conventi della Provincia dei frati minori dell'Emilia Romagna, Bologna, 1994, pp. 17-18..
Le stampe che costituiscono l'album, prima del loro ricondizionamento con materiali certificati per la conservazione fotografica, erano inserite in buste di plastica trasparente contenute in un raccoglitore con legatura di perni d'ottone di dimensioni 26x32x4 cm. in simil pelle bordeaux. Sul dorso di quest'ultimo era presente l'etichetta adesiva recante l'iscrizione ms. "Bologna - S. Orsola".
Sul verso di alcune delle stampe è presente il timbro "Aldo Salmi. Fotoservizi. Stampa - Attualità. Via Baruzzi n. 10 ... Bologna", mentre in altre l'etichetta adesiva recante l'iscrizione "Aldo Salmi. Fotoservizi - Stampa - Attualità - Industriali. Via Baruzzi n. 10 ... Bologna
Sul verso delle fotografie sono presenti diverse numerazioni mss: per le stampe in b/n "1-12", di cui risulta mancante la stampa n. 8, per le stampe a colori "1-6".
Talvolta sono presenti più copie di una stessa fotografia.

Descrizione fisica

fotografie b/n e colore, gelatina bromuro d'argento/carta, stampa a sviluppo cromogeno/carta, 18x24 cm.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note