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Zobboli, Lea, impiegata, (Pieve di Cento 1929 - Pieve di Cento 1977)
07 gennaio 1929 - 12 gennaio 1977
Lea Zobboli nasce a Pieve di Cento (Bo) il 7 gennaio 1929.
Nel 1949 sposa Vladimiro Ramponi; dal loro matrimonio nascono Eugenio e Sabina.
Lavora come impiegata occupandosi principalmente di amministrazione e di contabilità per le attività economiche e sociali legate al Partito comunista italiano (Pci) di Pieve di Cento.
Nel tempo segue in particolare la Cooperativa braccianti, poi trasformatasi in Cooperativa edilizia pievese, il Centro ricreativo (…) ➔
Identificazione
Descrizione
StoriaLea Zobboli nasce a Pieve di Cento (Bo) il 7 gennaio 1929.Nel 1949 sposa Vladimiro Ramponi; dal loro matrimonio nascono Eugenio e Sabina. Lavora come impiegata occupandosi principalmente di amministrazione e di contabilità per le attività economiche e sociali legate al Partito comunista italiano (Pci) di Pieve di Cento. Nel tempo segue in particolare la Cooperativa braccianti, poi trasformatasi in Cooperativa edilizia pievese, il Centro ricreativo aziendale lavoratori (Cral) e il Bar della Casa del popolo di Pieve di Cento. É dirigente della sezione dell'Unione donne italiane (Udi) di Pieve di Cento. Per molti anni è consigliere dell'Opera Pia Galuppi, l'istuzione pubblica di assistenza e beneficenza (ipab) che gestisce la Casa di riposo di Pieve di Cento. Muore a Pieve di Cento il 12 gennaio 1977. |
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Luoghi |
Pieve di Cento (luogo di nascita, 7 gennaio 1929) Pieve di Cento (luogo di morte, 12 gennaio 1977) |
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Funzioni e attività | impiegata |
Documentazione archivistica
Relazioni
Relazione familiare
Ramponi, Vladimiro, politico, (Pieve di Cento 1924 - Pieve di Cento 1966)
Date di esistenza della relazione: 1949 - 1966
Descrizione della relazione: Vladimiro Ramponi è il marito di Lea Zobboli. |
Risorse collegate
Fonti utilizzate per la compilazione della schedaFonti orali: |
Note
Scheda descrittiva a cura di Salvatore Alongi, redatta nel 2015 per la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi" promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna. |