IT-CPA-ST0127-0002581

Imposta di soggiorno

10 febbraio 1947 - giugno 1985

3 registri, 9 buste (con all'interno 31 fascicoli)

Si compone di documentazione relativa alla riscossione della imposta di soggiorno per gli operatori turistici di Bologna e provincia.
La sua istituzione risale alla l. 11 dicembre 1910 n. 863, che consentiva l'applicazione di una tassa a coloro che soggiornavano in qualche località per almeno cinque giorni a scopo di cura (Comuni con (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0127-0002581
Identificativo gerarchico scheda 00001.00023
Livello di descrizione serie
Denominazione Imposta di soggiorno
Data 10 febbraio 1947 - giugno 1985
Consistenza 3 registri, 9 buste (con all'interno 31 fascicoli)

Contesto

Contenuto

Si compone di documentazione relativa alla riscossione della imposta di soggiorno per gli operatori turistici di Bologna e provincia.
La sua istituzione risale alla l. 11 dicembre 1910 n. 863, che consentiva l'applicazione di una tassa a coloro che soggiornavano in qualche località per almeno cinque giorni a scopo di cura (Comuni con stabilimenti idroterapici o balneari).
L'ammontare del tributo fu stabilito in un massimo di 10 lire a persona con lo scopo di coprire le spese di sviluppo della stazione climatica.
Successivamente intervennero diverse modifiche nel corso degli anni venti e trenta, ma solo con il r.d. 24 novembre 1938 n. 1926 l'imposta assunse le caratteristiche che mantenne fino alla sua soppressione nel 1989.
La tassa di soggiorno era applicata nelle stazioni di soggiorno, cura e turismo, oltre che nelle località climatiche, balneari e termali o comunque di interesse turistico, individuate da un decreto del Ministero dell'interno.
Il tributo era di natura strettamente personale ed autonomo e si applicava nei confronti di coloro che alloggiavano temporaneamente in alberghi, locande, pensioni, stabilimenti di cura e case di salute o di coloro che, sempre temporaneamente, dimoravano, per un periodo superiore a 5 giorni, in ville, appartamenti, camere ammobiliate e altri alloggi.
In base all'art. 10 "gli Enti provinciali per il turismo, con concorso dei Comuni e delle Aziende autonome interessate, debbono eseguire verifiche al fine di accertare la regolarità di tutte le operazioni relative alla applicazione ed alla riscossione della imposta di soggiorno."
La documentazione presente riguarda in piccola parte il carteggio dell'Ente provinciale per il turismo di Bologna(Ept) con i Comuni della provincia per il riconoscimento di interesse turistico a favore del Comune stesso o affinché adempissero correttamente al versamento dell'imposta di soggiorno. Sono presenti anche lettere di avvertimento relative ad aumenti dell'imposta, o di richiamo a quei Comuni che non avevano adeguato l'importo dell'imposta nel proprio territorio. La mole maggiore di materiale riguarda però i tabulati che l'ente incaricato della riscossione, l'Automobile club italiano (Aci), inviava all'Ept e che questi conservava in copia.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

Approfondimenti