IT-CPA-FT0075-0000001

Archivio fotografico del Credito Romagnolo di Bologna (spezzone d'archivio)

1985 - 1991 (date di esecuzione attribuite)

6 scatole. Totale di 1205 fotografie

Il fondo è costituito principalmente da immagini relative alle opere d'arte e alle proprietà immobiliari del Credito Romagnolo di Bologna realizzate in un periodo compreso tra 1987 e 1991.
In particolare si conservano fotografie che documentano:

- opere d'arte, quali il fregio dei Caracci a palazzo Magnani, le opere d'arte pittorica e (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-FT0075-0000001
Identificativo gerarchico scheda 00001
Livello di descrizione fondo
Denominazione Archivio fotografico del Credito Romagnolo di Bologna (spezzone d'archivio)
Data 1985 - 1991 (date di esecuzione attribuite)
Tipologia materiale misto
Consistenza 6 scatole. Totale di 1205 fotografie
Soggetto conservatore Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna
Via delle Donzelle, 2 - 40126 Bologna
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Contesto

Soggetti produttori
Storia archivistica A seguito dell'acquisizione da parte della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, la documentazione che costituisce il fondo è stata oggetto di una ricognizione e un primo rilievo delle consistenze. La documentazione fotografica era conservata in 12 scatole con marchio AGFA identificate da una numerazione progressiva (1-12) e da iscrizioni che ne identificavano il contenuto.
Nello specifico, le immagini riferite al fregio dei Carracci si trovavano conservate nelle scatole:

- "1 Credito Romagnolo sedi della Rolo Negativi";
- "2 Rolo Banca del Monte B/N Agenzie Rolo";
- "3 Credito Rolo pubblicità";
- "4 Credito Romagnolo opere d'arte Rolo sede v. Zamboni";
- "5 Credito Romagnolo";
- "6 Credito Rolo";
- "7 Salone Carracci Credito Romagnolo";
- "8 Cred. Rolo (Salone Carracci Aff. Colori)";
- "9 Credito Romagnolo Salone Carracci B/N";
- "10 Credito Romagnolo Aff. Carracci Stampe";
- "11 Salone Carracci Rolo B/N";
- "12 Salone Carracci Rolo".

In merito alla distribuzione della documentazione fotografica nelle diverse unità di condizionamento si rimanda alle introduzioni delle diverse serie.
Modalità di acquisizione L'acquisizione risale ai rapporti intercorsi tra Fondazione Del Monte e Vito Germinario e può essere collocata temporalmente nel primo decennio del Ventunesimo secolo.
La presenza sui versi e sulle unità di condizionamento delle fotografie di timbri e iscrizioni relative al fotografo Antonio Guerra, ha indotto a ritenere, in un primo momento, che potesse esserci stata una diretta assegnazione di incarichi da parte del Credito Romagnolo al fotografo. Tuttavia, le indagini svolte al fine di consolidare le conoscenze sul fondo indicano che presumibilmente Antonio Guerra non ricevette in alcun modo incarico direttamente dall'istituto di credito di realizzare le fotografie. Viceversa è stato attestato che, almeno nel caso del servizio fotografico "Il fregio dei Carracci in palazzo Magnani", l'incarico fu assegnato ad Antonio Guerra dalla casa editrice Nuova Alfa Editoriale, che collaborò con lo storico dell'arte Andrea Emiliani alla realizzazione del volume "Le storie di Romolo e Remo di Ludovico Agostino e Annibale Carracci", edito nel 1989. Per quanto riguarda le fotografie confluite nella serie "Campagne pubblicitarie" si è avuta conferma che l'istituto di credito assegnava incarichi di realizzare i servizi e le grafiche pubblicitarie a società o agenzie pubblicitarie esterne. Nel caso dei prodotti fotografati si è potuto risalire all'agenzia Max Information srl di Armando Testa, che ebbe sede in Galleria Acquaderni; nessuna informazione significativa è emersa dal riscontro con l'agenzia, così come per quanto riguarda le indagini svolte sul materiale fotografico inerente alle agenzie bancarie e agli edifici di proprietà del Credito Romagnolo.

Contenuto

Il fondo è costituito principalmente da immagini relative alle opere d'arte e alle proprietà immobiliari del Credito Romagnolo di Bologna realizzate in un periodo compreso tra 1987 e 1991.
In particolare si conservano fotografie che documentano:

- opere d'arte, quali il fregio dei Caracci a palazzo Magnani, le opere d'arte pittorica e scultorea conservate nello stesso palazzo, dipinti depositati in altri edifici storici appartenuti al Credito Romagnolo, tra i quali alcuni ritratti dei fondatori dell'istituto bancario;
- immobili storici di proprietà dell'istituto di credito, tra i quali compaiono Galleria Acquaderni e palazzi in vendita della stessa proprietà;
- agenzie e uffici del Credito Romagnolo, con vedute di interni e di esterni degli edifici.

Si conservano inoltre fotografie relative alle campagne promozionali e alle grafiche pubblicitarie dei principali prodotti finanziari proposti dall'istituto di credito ai propri clienti.
Criteri di organizzazione I materiali si trovavano suddivisi all'interno di dodici scatole per la conservazione di materiali fotografici, numerate e titolate allo scopo di isolare tra loro i diversi soggetti documentati nelle immagini; erano quindi già in larga parte definiti i nuclei.
Pertanto si è deciso di articolare la struttura del fondo nelle seguenti serie:

- Opere d'arte
- Edifici storici
- Agenzie e uffici
- Campagne pubblicitarie

Inoltre, per quanto riguarda la serie Opere d'arte, oltre all'unità archivistica Il fregio dei Carracci in Palazzo Magnani sono presenti le seguenti sottoserie:

- "Opere d'arte Rolo sede v. Zamboni"
- Dipinti e fotografie in altri edifici storici

Descrizione fisica

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Consultabilità

Proprietà della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, via delle Donzelle, 2, 40126 Bologna.

Fatte salve le norme di legge sulla consultabilità, si prevede la richiesta di autorizzazione da inoltrare ad Armando Antonelli (a.antonelli@fondazionedelmonte.it).

Restrizioni d'uso Diritti scaduti.
Stato di conservazione La documentazione fotografica nel complesso mostra uno stato di conservazione buono.

Note

Note redazionali Inventario a cura di Luca Villa redatto nel 2019 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.