IT-CPA-ST0134-0001046

Antonio Bonfadini da Ferrara

secolo XVII (data attribuita) - 27 aprile 1902

10 fascicolo

Antonio Bonfadini nacque a Ferrara agli inizi del secolo XV. Nel 1439 entrò nell'Ordine francescano nel convento di S. Spirito dei frati minori osservanti e fu ordinato sacerdote il 27 maggio 1458 a Bologna. Di ritorno dalla Terra Santa, si ammalò e morì nell'ospizio dei pellegrini di Cotignola l'1 dicembre 1482 e fu sepolto nella chiesa di S. (…)

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Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-ST0134-0001046
Identificativo gerarchico scheda 00001.00008.00001
Livello di descrizione serie
Denominazione Antonio Bonfadini da Ferrara
Data secolo XVII (data attribuita) - 27 aprile 1902
Consistenza 10 fascicolo

Contesto

Contenuto

Antonio Bonfadini nacque a Ferrara agli inizi del secolo XV. Nel 1439 entrò nell'Ordine francescano nel convento di S. Spirito dei frati minori osservanti e fu ordinato sacerdote il 27 maggio 1458 a Bologna. Di ritorno dalla Terra Santa, si ammalò e morì nell'ospizio dei pellegrini di Cotignola l'1 dicembre 1482 e fu sepolto nella chiesa di S. Francesco.

Il culto del beato Antonio Bonfadini da Ferrara cominciò con ogni probabilità immediatamente dopo la sua morte, in virtù dell'austerità di vita e dello zelo della predicazione ma soprattutto dei miracoli attribuiti al religioso. Già all'inizio del secolo XVI la salma veniva fatta oggetto di spoliazione da parte delle truppe francesi e successivamente divenne oggetto di venerazione da parte di illustri personaggi, tra i quali Clemente VIII nel 1598. Tra il 1664 ed il 1666 all'interno della chiesa di Cotignola venne costruita la Cappella per custodirvi il corpo del beato, ma ciononostante il corpo è stato più volte traslato dalla sede a luoghi più sicuri in seguito a vicende di natura bellica. Dopo una lunga ed articolata istruzione del processo di beatificazione la Santa Sede ha approvato il culto il 13 maggio 1901.

Si compone di corrispondenza e documentazione di natura eterogenea raccolta per il processo informativo e l'istruzione della causa di beatificazione:

- fedi e attestazioni di miracoli;
- memorie storiche e biografiche intorno alla vita del beato e alle attestazioni di grazie ottenute per intercessione del religioso;
- carteggio con P. Giacinto Picconi da Cantalupo intorno alla istruzione della causa di beatificazione;
- perizie e esami effettuati sul corpo del beato.

Fonti e risorse collegate

Condizioni d’uso

Note

Approfondimenti