IT-CPA-SP00001-0000385

(preunitario)

1807 - 1815

La normativa sull'ordinamento dei Tribunali del Regno d'Italia superò il sistema basato sulla triade Ufficio di Conciliazione-Pretura-Tribunale di appello e, con l'approvazione nel giugno del 1806 del Regolamento della giustizia civile e punitiva, si delineò nuovo gruppo di istituzioni giudiziarie: Giudicatura di pace, Corti e tribunale di prima istanza e Corti di appello. Il nuovo sistema giudiziario prevedeva l'istituzione di una Corte di prima istanza di giustizia (…)

Identificazione

Identificativo scheda IT-CPA-SP00001-0000385
Tipologia ente
Qualifica

preunitario

Denominazione
Date di esistenza 1807 - 1815

Descrizione

Storia

La normativa sull'ordinamento dei Tribunali del Regno d'Italia superò il sistema basato sulla triade Ufficio di Conciliazione-Pretura-Tribunale di appello e, con l'approvazione nel giugno del 1806 del Regolamento della giustizia civile e punitiva, si delineò nuovo gruppo di istituzioni giudiziarie: Giudicatura di pace, Corti e tribunale di prima istanza e Corti di appello. Il nuovo sistema giudiziario prevedeva l'istituzione di una Corte di prima istanza di giustizia civile e criminale in ogni capoluogo di dipartimento, con la possibilità di istituire Tribunali di prima istanza come sezioni separate delle Corti in altre località. Nel Dipartimento del Rubicone questo significò l'istituzione di una Corte di prima istanza di giustizia civile e criminale a Forlì, capoluogo del dipartimento, e la contestuale attivazione del Tribunale di prima istanza civile e del Tribunale correzionale, istituzioni che a tutti gli effetti diventarono il Tribunale di prima istanza civile e correzionale di Ravenna.

In particolare le precedenti istituzioni giudiziarie ravennati, la Pretura e la sezione civile del Tribunale di appello del Dipartimento del Rubicone, vennero soppressi nell'ottobre del 1807, contestualmente all'istituzione del Tribunale di prima istanza civile e correzionale, il quale acquisì le funzioni giudiziarie dall'una e alcune di carattere amministrative dall'altro.
All'interno del Tribunale venne istituito anche l'ufficio del Regio procuratore, con funzioni di pubblico ministero e di vigilanza da parte del potere esecutivo su quello giudiziario.

Dopo l'insediamento della reggenza Austro-britanna nel dicembre del 1813 il Tribunale di prima istanza mantenne funzioni giudiziarie, struttura organizzativa e personale. Con il completamento della restaurazione pontificia tra il 1815 e il 1816 il Tribunale venne soppresso in favore dei nuovi Tribunali, civile e criminale, attivati nel territorio ravennate.

Luoghi

Ravenna (Sede, 1807 - 1815)

Cantone di Ravenna (Giurisdizione, 1807 - 1815)

Funzioni e attività Il tribunale giudicava in materia civile per tutte le cause che eccedevano il valore di 600 lire e in ambito correzionale per tutti i reati che prevedevano pene non afflittive e degradanti fino a 10 giorni di detenzione. Le cause "d'alto criminale", ossia riferiti ai reati più gravi, erano portate davanti alla Corte di prima istanza di Forlì. Le cause in appello erano portate in giudizio davanti alla Corte di cassazione di Milano.
Quadro giuridico-normativo -decreto 17 giugno 1806 - istituzione del Tribunale civile di prima istanza
-decreto 28 novembre 1806 - definizione dei membri ordinari e supplenti dei tribunali
-decreto 19 giugno 1807 - stabilisce i circondari giurisdizionali delle Corti di giustizia e dei Tribunali di prima istanza
-decreto 29 agosto 1807 - installazione delle Corti, dei Tribunali e Giudici e ruolo dei regi procuratori
-decreto 20 agosto 1808 - decreto sulla polizia e disciplina delle corti e dei tribunali

Relazioni

Relazione a ente subordinato
Giudicatura di pace di Ravenna, Ravenna, (1807 - 1816) Date di esistenza della relazione: 1807 - 1815
Relazione con predecessore
Pretura di Ravenna, Ravenna, (1804 - 1807) Date di esistenza della relazione: 1807
Relazione con successore
Relazione con successore

Note

Scheda descrittiva a cura di Dario Taraborrelli (Hibou soc. coop.) redatta nel 2021 nell'ambito del progetto "Una città per gli archivi", promosso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.