Una Città per gli Archivi e il suo portale archIVI

Il portale rappresenta l'ultima realizzazione di un progetto ben più ampio: Una Città per gli Archivi. Tale iniziativa ha avuto in questi anni l'obiettivo fondamentale di recuperare a una corretta conservazione gli archivi bolognesi dell’Otto e del Novecento che si trovavano in condizioni di pericolo e a rischio di dispersione, e rendere accessibile e fruibile alla collettività questa parte così importante della memoria documentaria cittadina.

Avviato nel 2007 dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il progetto ha preso forma grazie alla consulenza scientifica di un comitato di esperti, formato da Linda Giuva, Mariella Guercio, Guido Melis, Stefano Vitali e Isabella Zanni Rosiello. Fin dalle sue prime fasi Una Città per gli Archivi si è proposto come un intervento archivistico “a tutto campo”, capace quindi di affrontare sia le sfide della conservazione fisica degli archivi che quelle legate al loro ordinamento e alla loro descrizione grazie alla redazione di inventari informatizzati, così da costruire un patrimonio informativo che potesse essere messo a disposizione degli utenti della rete.

Questa molteplicità di sfide ha richiesto il coinvolgimento di più di ottanta professionisti: in gran parte archivisti provenienti da diverse parti della Penisola e in alcuni casi alla loro prima esperienza lavorativa, ma anche restauratori e figure specializzate nella conservazione dei documenti, storici della fotografia, esperti di produzioni audiovisive e di documentazione grafica, informatici e specialisti nel campo della digitalizzazione. Questo gruppo di lavoro interdisciplinare, coordinato e indirizzato dalla direzione del progetto, ha operato su oltre duecento archivi, rappresentativi per quanto possibile delle diverse forme con cui la memoria cittadina dei secoli XIX e XX si è materializzata ed è giunta sino a noi: archivi su carta naturalmente, ma anche raccolte fotografiche e di manifesti, archivi audiovisivi e sonori. Documenti prodotti nel tempo dai soggetti più diversi: archivi di persona e di famiglia, archivi di partiti politici, di organizzazioni sindacali e di categoria, archivi ospedalieri e di enti assistenziali, archivi scolastici e di istituzioni culturali, senza dimenticare gli archivi degli enti locali e di uffici periferici dell’amministrazione statale, talvolta di dimensioni assai ragguardevoli e conservati presso diverse istituzioni cittadine.

In particolare la descrizione (inventariazione) di questa molteplicità di archivi, portata a termine dagli archivisti tramite il software di gestione documentale xDams fornito da Regesta.exe, ha prodotto un patrimonio informativo notevole, costituito nell'aprile 2013 da oltre 307.000 schede descrittive e da 38.000 parole chiave che le corredano. Tale insieme di risorse informative sarà progressivamente messo a disposizione degli utenti del portale archIVI.

Negli ultimi anni, tale patrimonio è stato ulteriormente arricchito dalle riproduzioni digitali di una parte considerevole della documentazione già inventariata, grazie alla collaborazione con Tabula Rasa: documenti, fotografie, manifesti, disegni, mappe, piante, filmati e registrazioni sonore, rese disponibili su supporto digitale in ragione del loro rilevante interesse storico o per sottrarre gli originali analogici ai danni provocati dal trascorrere del tempo, dalla deperibilità dei supporti o dalla continua consultazione.

Un primo resoconto di questa intensa attività si ritrova in due volumi dedicati al progetto Una Città per gli Archivi: il primo incentrato sugli interventi affrontati per alcuni degli archivi coinvolti (Spigolature d’Archivio. Contributi di archivistica e storia del progetto “Una città per gli archivi”, a cura di Armando Antonelli, Bologna, Bononia University Press, 2011); il secondo dedicato alle scelte metodologiche di descri­zione degli archivi e che il gruppo di lavoro interno al progetto ha adottato dopo un’approfondita riflessione teorica e attraverso l’applicazione di standard archivi­stici internazionali («Archivi & Computer. Automazione e beni culturali», XXII, 2, 2012).

A partire dalla fine del 2010 il progetto Una Città per gli Archivi è entrato in una nuova fase, rappresentata dall’ideazione, progettazione e sviluppo del portale archIVI. Si tratta di una realizzazione fortemente voluta dalle Fon­da­zioni e resa possibile dalla collaborazione con Chialab, Expert System e ChannelWeb per met­tere a disposizione degli utenti della rete il cospicuo patrimonio informativo pro­dotto e contribuire così all’accrescimento della conoscenza sulla storia di Bologna degli ultimi secoli. Il portale è attualmente gestito da Museo della Città di Bologna s.r.l., che ha dato vita al progetto Genus Bononiae.

Le Fondazioni, nella realizzazione del progetto Una Città per gli Archivi e nello sviluppo del portale archIVI, hanno potuto contare sulla collaborazione della Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna, scandita da una serie di convenzioni, accordi, collaborazioni, siglati tra il 2007 e il 2011, e sull’intensa collaborazione istituzionale e operativa con l’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC).

Il portale archIVI

É stato progettato e realizzato come uno strumento in grado di essere usato da utenti diversi: gli studiosi e gli storici, esperti conoscitori del mondo degli archivi, ma anche coloro che fino ad oggi hanno avuto poca o nessuna familiarità con questo mondo, come gli studenti delle scuole medie inferiori, superiori e coloro che sono animati da semplici curiosità per la storia bolognese più recente. A questo scopo il portale mette a disposizione un insieme di modalità di consultazione, con differenti gradi di complessità per incontrare le esigenze dei diversi profili di utenti. Ad oggi risultano attivi i seguenti ambienti:

  • Ricerca: in questo ambiente l’utente può ricercare, individuare e consultare le schede descrittive degli archivi, dei soggetti produttori, dei soggetti conservatori e le riproduzioni digitali di una parte della documentazione descritta. A questo scopo può servirsi:
    • delle modalità di ricerca quali la Ricerca libera, la Ricerca negli archivi, la Ricerca per parole chiave, la Ricerca nei soggetti produttori;
    • dell’elenco alfabetico degli archivi;
    • dell’elenco alfabetico dei soggetti produttori;
    • dell'elenco alfabetico dei soggetti conservatori.
  • Percorsi: questo ambiente consente di effettuare ricerche selettive, muovendosi in una trama di relazioni tra i luoghi, gli eventi, le persone, le famiglie e le istituzioni legate alla storia moderna e contemporanea bolognese;
  • Mostre virtuali: questo ambiente mette a disposizione delle mostre bidimensionali o in 3D, che offrono agli utenti degli narrazioni relative a singoli episodi della storia bolognese più recente, costruite attraverso le riproduzioni digitali della documentazione d'archivio descritta in archIVI.
inserito il 03 agosto 2014

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