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Addomesticamento dell'elefante Nālagiri

Gerarchia:

Raccolta fotografica di Francesco Lorenzo Pullé e del Museo Indiano di Bologna » Fotografie dei reperti conservati presso il Lahore Central Museum » Addomesticamento dell'elefante Nālagiri

Denominazione:

Addomesticamento dell'elefante Nālagiri

Note al titolo:

del catalogatore

Data:

[1902 - 1903]

Note alla data:

riferimenti biografici

Tipologia:

documento fotografico o iconografico

Tipologia documento:

positivo

Tipologia di media:

documento fotografico

Consistenza:

1 positivo

Segnatura:

scatola 9, n. FLP.386

Altre segnature:

  • 00001.00003.00078

Descrizione del soggetto:

Frammento di rilievo in cui è possibile riconoscere la figura completa e di profilo di Gautama Buddha, mentre posa la mano destra, lacunosa, sul capo di un elefante il cui corpo è completamente mancante. Buddha è rappresentato con indosso un mantello dalla scollatura ovale e intorno alla testa, sulla cui sommità si distingue una uṣṇīṣa separata, ha un nimbo con bordo liscio; alle sue spalle, nel margine superiore sinistro del rilievo, si distinguono due figure frammentate per la parte inferiore del corpo. Più vicino a Gautama Buddha è un uomo con barba dalle fattezze erculee riconoscibile come Vajrapāni, che stringe in mano un vajra, il suo principale attributo, mentre la figura più prossima al margine, anch'essa maschile, ha il torso scoperto, indossa una colanna e dei bracciali e mantiene le mani giunte in gesto di devozione. Sopra il capo nimbato di Buddha è iscritto il numero "600", mentre alla base del rilievo si trova il numero "0 83".

Dimensioni:

14,5x10 cm, verticale

Stato di conservazione:

buono

Note allo stato di conservazione:

Abrasioni, macchie (stampa); sgualciture, abrasioni, macchie, foxing, alterazione del colore, lieve deformazione (supporto secondario).

Note storico critiche:

Autore delle fotografie:
fotografo non identificato, fotografo principale

L'episodio rappresentato nel rilievo si riconosce come l'addomesticamento dell'elefante Nālagiri che, lasciato libero per le strade di Rājagriha, capitale del regno del Magadha, su ordine di Devadatta, cugino di Gautama Buddha e invidioso della sua fama, allo scopo di eliminare quest'ultimo, che dimostrò le sue doti calmando l'animale inferocito prima che con la sua zampa calpestasse un neonato.
Il rilievo riporta il numero di registro "600", attribuitogli presso il museo di Lahore.
Una foto presente nella collezione del Victoria & Albert museum segnala che fu recuperato negli scavi effettuati presso le rovine del monastero di Takht-i-Bahi, nella valle di Peshawar, mentre è oggi conservato nel museo di Chandigarh (Errington 1987: 466).

Numero di catalogo assegnato nel corso dell'intervento di catalogazione della fine degli anni Ottanta del Novecento: 317.

Descrizione estrinseca:

singola foto
La stampa è montata su un cartoncino di supporto formato 12x17 cm.
Sul recto della stampa sono presenti il numero "600" ms. sul reperto e ms. a caratteri fotografici e il numero "0 83" ms. a caratteri fotografici, mentre sul verso del cartoncino di supporto è presente l'iscrizione ms. "317 Coll. Pullé".
La stampa era conservata all'interno della busta con etichetta recante l'iscrizione dattiloscritta "Cartone IV: Ghandara - Chandigharh".
Materia e tecnica: gelatina bromuro d'argento/carta

La documentazione è conservata da:


Persone:


Redazione e revisione:

  • Redatta in xDams , 04-04-2017 - 22/01/2018

Bibliografia:

  • E. Errington, The Western Discovery of the Art of Gandhāra and the finds of Jamālgarhī, , 1987. Tesi di dottorato, School of Oriental and African Studies
  • Victoria & Albert Museum Collections, http://collections.vam.ac.uk/item/O1270787/photograph/ (contributo consultato in rete 20/06/2017).

CPA-FT0073-0000376-0001

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